Avendo avuto modo di ascoltare in prima persona le performances di Orlando Bass, Vincitore del XVI� Concorso Clavicembalistico Bolognese, svoltosi i primi di Novembre 2015, avendo saputo dopo le esibizioni della sconcertante giovane et� e dell'esistenza pure di un cd nel 2014 (a venti anni) e di uno nel 2015 (a ventuno anni), epoche in cui s� chi ha talento riesce a portare a termine la produzione di un cd commerciale, ma con fatica (oramai l'epoca in cui chiunque avesse voluto riusciva a fare un cd con un minimo di capacit�, specie se in et� matura - cio� anni dal 1990 al 2010 circa - � ben passata), ci si � decisi di effettuare gli acquisti necessari per potersi godere un vero giovane talento al clavicembalo, forti del fatto che la bravura era effettiva assistendo durante il concerto dal vivo. Ci pregiamo qui di effettuare una Presentazione del Cd RAMEAU Pi�ces de Clavecin en concerts Transcription pour deux Clavecins Podeur & Bass Presentiamo qui una breve biografia di Mireille Podeur, pupilla di Kenneth Gilbert, fra l'altro insegnante con lezioni private dello stimatissimo Il Principe del Cembalo che spesso ci concede alcune sue esecuzioni, oltre ad esser fonte inesauribile di idee e suggerimenti e gran cultura cembalistica e barocca. Ricordate tutti che ultimamente egli ha contribuito alla realizzazione del PRIMO VOLUME de "Bologna tra il clavicembalo ed il pianoforte" (Primo.... infatti si tratta di un ciclo di raccolte inedite, collaborando con la Professoressa Maria Pia Jacoboni e l'Associazione Clavicembalistica Bolognese). Mireille
Podeur si � diplomata al CNSMD
di Parigi in clavicembalo, analisi e musica da camera. Lavora ugualmente
con Kennet Gilbert al Mozarteum de Salzbourg e Mirelle Lagac� a Montr�al.
Inoltre � aggregata di musicologia all�Universit� di Parigi-Sorbona. Borsista
al Ministero della Cultura dopo aver ottenuto i suoi diplomi al CNSMD di
Parigi, studia un anno in Canada e negli Stati Uniti. Scrive
in questa occasione parecchie trasmissioni sul repertorio tastieristico
per Radio Canada. Al suo ritorno insegna all�Universit� di Rouen e
crea l�ensemble Arts Baroques programmato nei numerosi festival (Sabl�,
Ambronnay, Dieppe, Le Printemps des Arts de Nantes, La P�niche Op�ra)
per parecchi spettacoli e concerti (Les Vanitez, Le Soleil du Nord, Les
Miroirs du Soleil, Une journ�e chez Louis). Incaricato dalla DRAC
dell�Alta normandia, l�ensemble lavora per tre anni con il Teatro
delel Arts de Rouenm, Op�ra Normandie per una serie di Master class
sull�opera italiana del XVII� secolo con Howard Crook ed Isabelle
Poulenard. Produce in questa occasione l�opera EURIDICE di J. Peri e
la sua registrazione per la casa discografica Maguelone, premiata
dall�Opera Internazionale. Si
specializza nel repertorio lirico, poi � invitata dall�ensemble
� Les Menus Plaisirs du Roy � diretto da J.L. Impe, per un
lavoro di ricerca sull�opera barocca e le loro parodie (Atys, Pers�e,
La fille mal gard�e, Alceste) a Ambronnay, Sabl�, Bruxelles, Parigi,
la Chabotterie e L�Orangerie della Reggia di Versailles e per ter
registrazioni Musica in onda sul canale ARTE. Nel quadro delle sue poste
di insegnamento e di direzione dei dipartimenti di musica antica ai CRR
di Nizza, poi di Limoges, lei sviluppa uan attivit� lirica sostenuta
con degli studenti e monta parecchie opere fra cui il ROLAND di Lully,
LE TRIOMPHE DES ARTS di Michel Delabarre, l�ORFEO di Luigi Rossi in
collaborazione con Gilles Poirier coreografo, Paolo Zedda linguista e
Thomas Leconte ricercatore al CMBV. Ha
registrato per Musica Ficta i � Divertissements de campagne �
di J. B. de Boismortier con i Menus Plaisirs du Roy per una uscita nel
2014. Realizza attualmente con Orlando Bass una serie di concerti e di
registrazioni da Maguelone sotto la direzione artistica di Didier Henry,
autore delle trascrizioni per due clavicembali: � Les Pi�ces de
clavecin en Concert � de Jean Philippe Rameau, le � Quatre
Saisons � di Piazzolla, i � Concerti Grossi di Handel, Opera
VI �, in collaborazione con Laurent Soumagnac l�Atelier du
Clavecin.
Il
contesto di composizione I
"Pi�ces de clavecin en concerts" di Jean-Philippe Rameau
sono stati pubblicati a Parigi in 1741. In seguito al successo di questi
"Pi�ces" un secondo tiraggio fu completato nel 1752, mentre
un'edizione inglese, realizzata da Walsh, appare fin dal 1750. Insieme
originale di opere, comprendono cinque concerti scritti per clavicembalo
obbligato, un violino, o flauto, e basso di viola, (o secondo violino).
L'edizione
nel 1738 dei "Pi�ces de clavecin en sonates avec accompagnement de
violon" per Casanea de Mondonville non � estranea alla bella
iniziativa di Jean-Philippe Rameau, dove le parti concertanti di
clavicembalo che si sostituiscono ai tradizionali bassi del continuo
propri alla sua musica di camera dell'epoca barocca. Tutto lungo il
XVIII� secolo, le parti per tastiere scritte dai compositori vanno a
costituire altrettante primizie per i futuri duetti, tri o quartetti con
tastiera dell'epoca classica.
Jean-Philippe
Rameau � un 58-enne. Alla vetta della sua celebrit� come compositore
di opera, trascrive per clavicembalo parecchi pezzi estratti dalle sue
opere sceniche (Les Indies Galantes in particolare), o impiega i
magnifici pezzi di questi libri per tastiera e li trascrive per
l'orchestra dell'accademia Reale di musica. Si ritrova questa abitudine
in un buon numero di compositori di questa epoca, Fran�ois Couperin
raccomanda cos� di suonare sopra a due clavicembali i suoi trii per duo
e basso continuo, ogni mano destra prendente una delle parti di sopra e
le mani sinistre lo stesso basso, precisando dice egli "che � pi�
agevole di riunire due persone che quattro"...
Gaspard
Leroux pubblica fin da 1705 dei pi�ces de clavecins di cui d� una
versione in trio e basso continuo, precisando nella sua prefazione che
possono essere suonate anche con due clavicembali.
Basandosi
su queste testimonianze che fanno del clavicembalo la tastiera per ogni
occasione, la tentazione era troppo forte per non trascrivere per due
strumenti a tastiera questo molto ricco corpus di musica concertante.
La
trascrizione per due clavicembali Essendo
gi� scritta da Jean-Philippe Rameau la partitura di clavicembalo
obbligata, il lavoro � consistito in un primo tempo nel trascrivere per
l'altro clavicembalista le parti di violino per la mano destra e quella
di basso di viola per la mano sinistra. Abbiamo fatto questo lavoro con
priorit� nella lettura diretta alla tastiera.
Le
problematiche idiomatiche si sono allora molto rapidamente presentate.
Se certe parti presentano un'evidente realizzazione alla tastiera, come
se Rameau stesso li avesse concepiti cos� per due clavicembali, altri
passaggi si prestano a parecchie interrogativi: trattare
le tessiture spesso alte dalla viola senza perturbare la condotta logica
del basso, sostituire alla tastiera le note tenute degli strumenti ad
archetto o suoni continui, concepire una realizzazione coerente ed una
parte di tastiera realmente idiomatica, utilizzare i sistemi di
scrittura propria al clavicembalo del XVlIl� secolo,
osservando i tratti di stili offerti da Rameau nei suoi " Pi�ces
de clavecin en concerts " o nei suoi libri di clavicembalo
pubblicati nel 1707, 1724 e 1728. Ci
siamo molto rapidamente presi in questo gioco della composizione spesso
vicino all'improvvisazione che i musicisti praticavano molto in
quell'epoca.
Le
riprese ci hanno permesso di amplificare la scrittura per le parti delle
doppie, degli ornamenti complementari, delle imitazioni, dei tratti di
spirito ed alcune citazioni che i curiosi del repertorio sapranno
riconoscere: sovrapposizione di due dei suoi pi�ces "La Poule"
e
"L'Egyptienne" nella parte di clavicembalo obbligato di
"Le Rameau", 4�me Concert. Abbiamo
ripartito alcune parti da un clavicembalo all'altro, privilegiando il
gusto pronunciato concertante di questa epoca. Abbiamo adattato infine
la nostra trascrizione alla necessit� sonora di questo strumento al
suono fugace, staccato, legato o sopralegato, alla sua chiarezza e alla
sua luminosit�, cos� come alla sua dolcezza ed alla sua grande
delicatezza.
Alcune
delucidazioni sui titoli dei Pi�ces A
partire dalla fine del XVII� secolo, i pi�ces di musica si vestono
poco a poco di nomi celebri, rinomati, o pi� enigmatici. Dei
clavicembalisti come Fran�ois Couperin, oltre la denominazione
tradizionale dei movimenti di danza (allemande, corrente, sarabanda,
bourr�e, gavotta, minuetto, loure,..) prendono l'abitudine di
attribuire i loro pi�ces ai personaggi importanti o pretettori,
rendono omaggio a dei musicisti e a degli uomini e donne che apprezzano
o che ammirano. Certe altri richiamano un certo umorismo o battute di
spirito per i quali i riferimenti non non saremo forse mai in grado di
conoscere�... Infine bisogna notare che i titoli sono potuti esser
attribuiti dopo la composizione, come un piccolo esercizio di stile, o
divertimento da salotto. Eccettuati i Minuetti, i Tamburelli, il Pantomime che si riferiscono a delle danze, tutti i �Pi�ces de clavecin en concert� di Rameau si vedono attribuire un titolo di cui le citazioni sono per la maggior parte riconoscibili (f.f: documentazione Philippe Lescat e Patrick Florentin, coi nostri ringraziamenti). 1�me
concert La Coulicam: per citare il lavoro di Du Cerceu " Histoire de la derni�re r�volution de Perse ", ripubblicato sotto il titolo di �Histoire de Thamas Kouli-Kan, roi de Perse " (1740), e di cui il riferimento � confermato dal titolo di un esemplare dell'edizione di 1752 sotto l'ortografia �La Koulikam�. La sua storia potrebbe imparentarsi con quella di Philippe d� Orl�ans: leggera citazione critica all�indirizzo del Reggente? La
Livri: o Conte de Livry, primo �Maestro di Palazzo della Casa del Re
Louis XV, amante del teatro e protettore di Piron, autore drammatico per
il quale Rameau scrisse i divertimenti destinati al Teatro della Fiera.
Questi incontri si fecero particolarmente alle riunioni del Caveau dove
Rameau poteva attorniarsi tanto bene di artisti, canzonieri, scienziati
o uomini di lettere. L'aria d ella Livri � orchestrata da Rameau in
Zoroastre per la Gavotta in rond�.
La
V�zinet: per designare le foreste del V�sinet attribuite ha
Adriano-Maurice Duc di Noailles, alto personaggio, uomo d'armi illustre,
capitano delle cacce di Saint-Germain e grande dilettante di musica.
2�me
concert La
Laborde: per citare in modo brillante il suo giovane alunno di 7 anni,
figlio di un banchiere. Questo titolo � anche u�ilis� per il
violinista Antoine Forqueray �Allemande la borde�.
La
Boucon: o Anne-Jeanne Boucon, ragazza del mecenate Etienne Boucon e
notevole clavicembalista - diventer� poi moglie di Mondonville, autore
di Pi�ces de clavecin en sonate, particolarmente apprezzate da Rameau.
Un ritratto di Quentin de la Tour la rappresenta vicino al suo
clavicembalo.
L�Aga�ante:
diremmo oggi piuttosto La Provocante, perch� secondo il dizionario di
Tr�voux �Agacer: eccitare con mille piccole cose che fa o dice una
donna per attirarsi l�attenzione di qualcuno che non gli dispiace�.
Non � impossibile che qui qualche scherzo di salotto abbia trovato il
proprio bersaglio e designa quindi un'ignota che tutti non potevano non
riconoscere. I
Minuetti: danza molto utilizzata nelle sue opere per la scena, Rameau ne
scrisse pi� di 70. Riprende questo secondo minuetto ne lle Feste di
Polymnie (1745).
3�me
concert
La Lapoplini�re: paragonandolo al Parnasso francese, Piron dir� del salone del fattore Generale Alexandre de la Poplini�re: �Il Signore di La Poplini�re se ne era formato uno di carne e di ossa composto del grande Marmontel, del grande Rameau e di sua moglie � Ci� non era che l�apoteosi, musica e feste�. La
Timide: �Chi � imbarazzato della sua persona e non osa parlare quasi
mai� (Tr�voux), Rameau riprende questa molto bella aria in Dardanus
(1744), in �Air gracieux et un peu vif pour les plaisirs". Tambourins:
danze di origine provenzale, molto stimate da Rameau: se ne trovano non
meno di 45 tamburelli nei suoi Pi�ces scenici. Il primo viene dal
Prologo di Castor et Pollux, ed il secondo della nuova versione di
Dardanus. L'imitazione dello strumento combina il Galoubet, un piccolo
flauto tenuto con una mano sola, con il tamburo suonato dall�altra
mano. Ciascuno dei clavicembali � associato a questo gioco molto
particolare che unisce aria e percussioni, raffigurate da accordi
potenti.
4�me
concert La
Pantomime: in omaggio alla signorina Barberina, ballerina venuta da
Parma che danz� nelle Feste di H�b�. Rameau le scrisse parecchie
danze o �Airs italiens de la Pantomime�. Riprende questa aria
nell'apertura delle �Sourprises de l�Amour� (1757).
L'Indiscrete:
Chiunque �che non sa tenere un segreto, che pecca per imprudenza e per
disattenzione. Questa Pi�ce vivace dipinge certo il personaggio, ma la
sua punta di vivacit� lascerebbe spuntare il giudizio spietato del suo
autore? La
Rameau: o tutto lo splendore dello stile concertante, di volubile
scrittura italiana, la brillantezza che si trova in numerosi suoi pezzi
di clavicembalo in concerto, vera sintesi delle pi� belle performances
per tastiera. Non si pu� non ammettere l�inventivit� abbondante di
Rameau. Non citer� forse se stesso? Abbiamo osato farlo nella ripresa
della seconda parte, sovrapponendo due dei suoi pezzi �La Poule� e
�L�Egyptienne�. 5�me
concert La
Forqueray: per la celebre famiglia di musicisti Forquerav, violinista,
clavicembalista o organista. Era forse Nicolas Gilles Forqueray il
destinatario di questo sotto-titolo di Fuga? Grazie a Patrick Florentin
per questa suggestione. La
Cupis: Marie-Anne Cupis de Camargo danza per la creazione della Tragedia
di Rameau �Hippolyte et Aricie� nel 1733. Suo fratello Jean-Baptiste
� nominato 1� violino all'Opera. A chi la dedic�? Il Pi�ce descrive
la bella tenerezza dell'evoluzioni danzate, o la tenerezza stessa del
suo autore per questa notevole ballerina? Rameau riprende quella Pi�ce
per orchestrarlo nel �Le Temple de la Gloire� (1745)" nell�
�Air tendre pour les Muses�. La
Marais: o l'altro omaggio ai violinisti celebri, famiglia che attorniava
Rameau, e per citarlo la celebre Marin Marais, ordinario della Camera
del Re Louis XIV. Registrazione
realizzata su due dei clavicembali della collezione dell� �Atelier du
Clavecin� a Chaumont in Vexin: -
Clavicembalo
fiammingo Anonimo �messa alla grande tastiera� da Collesse nel 1748
(sol/re), restaurato da Laurent Sourmagnac. -
Copia
di questo strumento (le Bnonyme), per Laurent Sourmagnac realizzato dopo
restituzione dei progetti dell�originale.
I clavicembali sono accordati nel temperamento Vallotti al diapason 407 hz. Informazioni tratte dal libretto accompagnatorio del cd
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