On line il 18 Novembre 2020

Ebbe i natali nella prima metà del 1700,  e - come dimostrano il frontespizio del libretto de Il matrimonio discorde, (testo di C. Goldoni, Teatro Capranica 1756), ed l'incipit del manoscritto di una sua Introduzione e fuga per cembalo - era "maestro di cappella romano".

Disegno del Juvarra per il Teatro Capranica

Illustre compositore della tradizione romana della polifonia vocale, Lorenzini ebbe modo anche di comporre in un semplice stile a cappella: le sue produzioni sono vicine a quelle  di Cannicciari, Casciolini e Giorgi, come dimostra il suo Requiem, mentre i suoi brani per la Settimana Santa si avvicinano più allo stile di Anfossi e Cordans.

La circostanza che la sua attività musicale si svolse per oltre 50 anni  presso la Basilica di S. Maria Maggiore ha permesso di ottenere molte notizie dalla gestione amministrativa del capitolo della chiesa stessa.
Nel 1740 fu aggregato alla Congregazione di S. Cecilia, in qualità d'organista, e nel 1751 detenne il ruolo di organista a S. Maria Maggiore durante un concorso per il posto resosi vacante: "vacato il posto di organista nella nostra basilica fu ordinato a monsignor Giustiniani prefetto della musica di fare il concorso [(] cui intervennero il signor Gaetano Fransaroli, il signor Lorenzini, il signor Costantini tedesco, et il signor Ballabene, i quali in presenza di tre maestri di cappella furono esaminati col suono dall'organo [(]. Fu in secondo luogo imbussolato il signor Lorenzini, et corso il bussolo, furono trovate numero 11 palle bianche et una nera [(] si che rimase eletto per organista della nostra basilica" (Roma, Arch. capitolare di S. Maria Maggiore, Atti capitolari, aa. 1751-1819, p. 13).
Fu la prima volta che si allestì un concorso per assegnare il posto di organista, in quanto prima la scelta era soggettiva ed operata dal prefetto della musica, ossia il responsabile amministrativo della cappella musicale.



 

Ottenuta la patente di compositore nel 14/06/1752 superando l'esame di contrappunto, effettuato con da G.B. Casali e G. Chiti, le sue firme sulle prove dei candidati degli anni 1782, 1783, 1790, 1794 e 1796 dimostrano che a sua volta divenne uno degli esaminatori.
Dopo 35 anni come organista, divenne  maestro di cappella della basilica di Santa Maria Maggiore, al posto del defunto Sante Pesci (03/09/1786).

Il 05/01/1794 L. Pelli fu nominato coadiutore di Lorenzini nella guida della Cappella musicale Liberiana.

Raimondo Lorenzini operò anche come didatta e autore di alcuni brani per clavicembalo: scrisse tra l'altro una Gramatica per il bassetto (Roma, Biblioteca Casanatense, Mss., 2546) e un Regolamento per il cembalo (Münster, Bischöfliches Priesterseminar, Santini-Bibliothek, Mss., 2397).
L'ultima testimonianza riguardo a Raimondo Lorenzini è una sua supplica, datata 26/04/1806 in cui domanda ai guardiani della Congregazione di S. Cecilia di esentarlo dalla carica di esaminatore per l'età avanzata e la malferma salute.

La data della sua dipartita viene desunta dalla lista dei salariati della cappella musicale del maggio 1806: "A Raimondo Lorenzini, maestro di cappella giubilato a tutto li 15 che cessò di vivere, scudi 5".

Anche presso l'Archivio storico dell'Accademia nazionale di S. Cecilia un documento riporta che la  "Posizione del Sig.r Raimondo Lorenzini aggregato come maestro compositore [(]. Defonto in maggio 1806 [(] aggregato come organista".

La produzione di Raimondo Lorenzini, pressocchè tutta manoscritta, è quasi totalmente conservata nel fondo musicale dell'Archivio capitolare di S. Maria Maggiore:

il Pange lingua (93/7),

Messa a otto concertata (120/1)

Introito, Chirie, Graduale, e Sequenzia pro defunctis a quattro, cinque, e otto, concertata (93/19).

Nella Biblioteca del Conservatorio di S. Cecilia: Contrappunto a quattro parti, per l'ammissione nella Congregazione di S. Cecilia (Fondo accademico, Raccolte di esami, G.Ms.3583), Antifone per i vesperi di Natale (G.Ms.2648);

Nella Biblioteca Casanatense di Roma:

una Scala a 4 voci in forma di discorso familiare, con violini, viola, trombe, corni e basso (Mss., 2278).

Nella Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli:

l'Introduzione, e Fuga per cembalo (Musica strumentale, 54). 

Composizioni sacre di Lorenzini sono conservate anche presso l'Archivio capitolare della Basilica di S. Giovanni in Laterano.

Non dimentichiamo inoltre le 11 Sonate per clavicembalo manoscritte, di cui la 9 concessa per il sito da Il Principe del Cembalo.

Fonti e Bibl.: V. Raeli, Da C. Cecchelli a R. L. nella Cappella della Basilica Liberiana, Roma 1920; M. Marx-Weber, W.A. Mozart's "Miserere" K 85/73s, in All kinds of music: in honour of A. D. McCredie, a cura di G. Strahle, Wilhelmshaven 1998, pp. 117-120; R. Eitner, Quellen-Lexikon, VI, p. 221; Répertoire international des sources musicales, s. B/2, Recueils imprimés XVIIIe siècle, pp. 144, 349, 367; s. A/2, Music manuscripts after 1600 (www.nisc.com); C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, IV, pp. 99 s. (n. 15149); Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 496; The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XV, p. 187; Die Musik in Geschichte und Gegenwart (ed. 2004), Personenteil, XI, coll. 470 s.
(Informazioni elaborate da L. Della Libera)

Naturalmente si affianca anche questa volta la ripresa video della effettiva esecuzione di Orlando Bass della partitura in prima mondiale eseguita fornita da Il Principe del Cembalo, con chiare mani suonanti una reale tastiera di clavicembalo spesso incrociandosi per il ciclo "Mani sulla tastiera del Cembalo".



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