Il Salone d'Ercole

I Grandi Appartamenti propriamente detti sono quelli ricavati nei due corpi laterali del Castello Nuovo, ossia quello progettato da Le Vau, che avvolse il Vecchio Castello di Luigi XIII°: riservati al Re (Nell'ala Nord) ed alla Regina (nell'ala Sud), essi  vennero rinominati sotto Luigi XV° per differenziare gli ambienti di ricevimento da quelli privati, detti Piccoli Appartamenti.  

Il Grande Appartamento del Re, affacciato sui Parterres du Nord, era originariamente accessibile  da un ampio scalone che saliva dal Cortile Reale, il famoso Scalone degli Ambasciatori, opera di François d'Obray, su progetto di Le Vau.

Luigi XIV° riceve il Grand Condè a Versailles sullo Scalone degli Ambasciatori.

Nel 1752 fu distrutto ed oggi l'accesso è permesso dal Salone d'Ercole, grandiosa congiunzione fra il corpo più antico del castello e l'ala nuova di Mansart. Anzi si può dire che I Grandi Appartamenti iniziano con questo Salone, che è stato l'ultimo arrivato nella sistemazione delle stanze di ricevimento. 

Tale sala ha occupato il posto della  Quarta Cappella , e fu creato, sin dal Regno di Luigi XIV° per accogliere il quadro del Veronese "Il Pranzo da Simone il Fariseo", che la Repubblica di Venezia aveva offerto nel 1664 al Re Sole.

Il camino, decorato con i magnifici bronzi di Vassè, è incoronato dal dipinto "Eliezer e Rebecca" sempre del Veronese (qui a destra).

Nel 1712, Robert de Cotte decise di armonizzare le tinte dei marmi (Sarancolin, Antin, Rance) con quelle dei quadri: nel 1715 i lavori si interruppero nel 1715 con la morte del Re Sole.

Nel 1725 ripresi, si conclusero fra il 1733 ed il 1736, con la realizzazione dello straordinario soffitto di François Lemoyne, raffigurante l'apoteosi di Ercole: tale dipinto finì per dare il nome al Salone.

La Sala ha una dimensione di 18,32 metri di lunghezza per 13,85 metri di larghezza: l'altezza invece è di 11,57 metri. 

Proprio per la sua dimensione, questo Salone permise concerti, balli in costume e cene di gala, come il Grand Couvert, dato nel 1769 per il matrimonio del Duca di Chartres, padre del futuro Re Luigi Filippo, che restaurò Versailles ne secolo XIX.

Il Grande Salone d'Ercole è una specie di introduzione del Grande Appartamento, che fu rimaneggiato fra il 1671 ed il 1681 più volte, prima di trovare l'aspetto attuale, grazie ai lavori di Charles Le Brun

Il Grande Appartamento era la dimora del Re fino al 1682, poi diventerà un insieme di Saloni destinati alle cerimonie ed ai divertimenti della Corte: il lunedì, mercoledì e giovedì, avevano luogo le "Serate d'Appartamento", offerte dal Sovrano per la sua Corte.

Mentre le decorazioni del soffitto sono rimaste immutate, quelle delle pareti, così come l'arredo, sono mutati nel corso del tempo: si consideri la fusione dei mobili d'argento da parte del Re Sole nel 1689, la rimozione dei mobili durante la Rivoluzione e dall'assorbimento nel Louvre dei quadri delle collezioni Reali: oggi in effetti il grosso del Louvre è costituito da questi quadri.

Il lusso che Regnava ai tempi dell'Ancien Régime fu considerato un esempio da tutte le corti europee.

Sotto alcuni particolari della Straordinaria Sala dedicata ad Ercole nella Reggia di Versailles

A Cura di

Arsace