Salone di Mercurio

Purtroppo non vi è nulla che possa ricordare il lusso sfolgorante della sua decorazione, sotto Luigi XIV°, come sala da ricevimento: i muri erano ricoperti da pannelli di broccato, ed il letto, abbellito da ricami, era separato dalla stanza da una balaustra d'argento. 

Soffitto Salone Mercurio -Versailles

Questa stanza è un esempio significativo di come Charles Le Brun procedeva a decorare gli ambienti di Versailles: l'artista sovraintendeva ogni cosa, preoccupandosi di ogni dettaglio, così da ottenere un insieme sempre omogeneo.

Soffitto Salone Mercurio -Versailles

 

Particolare del soffitto Salone Mercurio - La Giustizia

Particolare del soffitto Salone Mercurio - L'Autorità Reale

L'Autorità Reale nell'insieme del soffitto del Salone di Mercurio - Versailles 

 

Particolare del soffitto Salone Mercurio - L'Adresse

A volte si occupava egli stesso delle decorazioni, mentre altre volte affidava ai suoi collaboratori la realizzazione di altri particolari, come ad esempio gli stucchi, realizzati in gran parte da Regnaudin e dai fratelli Marsy. 

La Deposizione in Tomba - Salone di Mercurio

Per gli arazzi, Charles Le Brun ricorreva sempre agli operati delle manifatture di Gobelins.

Luigi XVI° sopra il camino del Salone di Mercurio - Versailles

Luigi XVI° sopra il camino del Salone di Mercurio - Versailles

Luigi XVI° sopra il camino del Salone di Mercurio - Versailles

Il resto della mobilia, cioè il tavolo, uno specchio alto tre metri disposto fra le finestre, alari, candelabri e lampadari erano tutti in argento, ma tutto venne fuso nel 1689.

Ma resistono al tempo il soffitto dipinto da Jean-Baptiste de Campaigne e il famoso orologio offerto a Luigi XIV° da Antoine Morand nel 1706 (qui immediatamente sopra) e collocato in questa stanza, dove il Re a quest'epoca non si coricava più.

La Sacra Famiglia - Dipinto nel Saone di Mercurio - Versailles

Il Salone di Mercurio trovò questa sua funzione originaria:

infatti nel 1700 servì al Duca d'Angiò divenuto Re di Spagna col nome di Filippo V°;

nel 1701 il Re in persona vi abitò personalmente durante i lavori di completamento della sua camera nuova;

nel 1715, dopo la sua dipartita, la bara venne esposta in questo Salone.

Dipinto: Alessandro facendo portare animali stranieri ad Aristote - Salone Mercurio - Versailles

Dipinto: Alessandro riceve una ambasciata- Salone Mercurio - Versailles

Dipinto: Tolomeo nella sua biblioteca - Salone Mercurio - Versailles

Dipinto: Augusto riceve una ambasciata di indiani - Salone di Mercurio - Versailles

Il damasco che riveste le pareti, come quello del Salone di Marte, così come quello del Salone di Apollo, ricordano le sete che decorarono questi saloni dal 1843 al momento della Rivoluzione.

San Michele - dipinto nel Salone di Mercurio - Versailles

A cura di

Arsace da Versailles