1855: Dio salvi la Regina

 

 

Luigi-Filippo, re dei francesi, aveva dunque fatto di tutto per spogliare Versailles dal suo carattere protocollare e dalla sua funzione di luogo della Corte. C'era riuscito. Infatti il Palazzo era divenuto un museo. Non furono necessari molti anni prima che invece la sua naturale funzione ritornasse al galoppo, almeno per un momento. Napoleone III° per ricevere degnamente la Regina Vittoria d'Inghilterra, quale luogo migliore della Galleria degli Specchi poteva scegliere?

Napoleone, come ci riferirà Victor Hugo, non era di certo uno stupido. Uno dei suoi pensieri ossessivi era l'alleanza con l'Inghilterra: egli sapeva bene che suo zio aveva perso il suo Impero a causa sua. Napoleone III (qui a sinistra) quindi voleva una cordiale intesa. E d'altro canto riuscirà ad ottenerla. Napoleone III conosceva bene questo paese, dove era stato in esilio (ma anche non sapeva che vi sarebbe ritornato e vi sarebbe anche morto).

Nel 1854, egli ricevette in visita (quasi in qualche modo preliminare) il Principe Alberto. L'anno successivo, egli stesso fece, in aprile, una visita ufficiale a Londra, dove lo si soprannominò Waterloo per qualche giorno per cortesia. 

E fin dal 18 Agosto, egli ricevette in ritorno la Regina Vittoria a Bologna, la conduceva in treno a Parigi, e le faceva visitare addirittura la tomba di Napoleone I agli Invalidi al suono dell'organo God save the Queen. E poi, dulcis in fundo, Versailles. Napoleone  III amava Versailles, molto diversamente da Luigi-Filippo.  

Appena eletto presidente della Repubblica, vi si precipitò l'11 aprile 1849 in diligenza. Vi riandò in treno, inaugurando la linea Parigi - Chartres e la Stazione de Chantiers, il 5 Luglio. 

Non appena sposato con Eugenia de Montijo, (qui a destra) fece il suo viaggio di nozze a Versailles con lei, e le mostrò tutti i ricordi di Maria Antonietta, di cui lei era pazza.

Ma ecco la Regina d'Inghilterra in Francia: un Reale inglese fu in suolo francese fu solo prima di questo imputato ai tempi di Giovanna d'Arco, ad esclusione dello sfortunato Giacomo II: ma in questo caso era in esilio). La Corte di Marmo era illuminata a gas. Un fuoco d'artificio fu lo spettacolo eseguito dalla famiglia Ruggeri, proprio come ai tempi di Luigi XIV°, e come ancora oggi possiamo ammirare in certi periodi annuali (estate).

Si effettuano le prime fotografie della Galleria degli Specchi...

"La Galleria degli specchi offriva i più abbaglianti colpi alla vista. Ai quattro angoli erano sistemati 4 orchestre, formate da 2000 artisti e diretti da Strauss e Dufresne. Dei Bouquets di dalie, di peonie, di allori rosa, di arbusti che nascondevano i musicisti. Delle ghirlande pendevano dalla volta e si risollevavano tra loro, formando la più leggera e la più affascinante  delle decorazioni: migliaia di lampadari, di girandole, di torcere si riflettevano all'infinito nel gioco degli specchi, versavano torrenti di luce sui brillanti costumi degli invitati, tutti ornati d'ro e arricchiti di diamanti..." (Le Moniteur)

Con il gas e 200 invitati, si soffocava... 

Le 4 orchestre suonarono il God Save the Queen. Napoleone III ondeggiò fra le braccia della Regina Vittoria, mentre Eugenia col Principe Alberto. Johann Strauss era al leggio. Che danno non avere inventato la pellicola cinematografica... ma non solo per questo evento, ma soprattutto per quelli dell'Ancien Régime....si amerebbe molto rivivere quei momenti....

Che cosa si potrebbe immaginare di meglio dopo dei minuetti dopo dei minuetti eseguiti sotto la bacchetta di Rameu? Cenare nell'Opera! come accadde sotto Maria Antonietta. 

"Souper offert par Napoléon III à la reine Victoire dans la salle de l'Opéra de Versailles" 

Acquarello di Eugéne Louis Lami - Museo Nazionale del Castello di Compiégne

Il Principe Alberto (qui a sinistra) scrive: "così numerosi erano gli impressioni suscitate dai contrasti fra il passato ed il presente, che si rimaneva in silenzio e pensierosi, più di quanto si doveva essere. 

Ugualmente, cenando a Teatro, bove ebbe luogo il famoso banchetto delle Guardie del Corpo, noi eravamo seduti nella stessa loggia dove Maria Antonietta si era mostrata a loro".  

Da questa testimonianza appare chiaro come il mito della Regina Maria Antonietta si era affiancato a quello del Re Sole, entrando nel mito. 

Dopo la cena, fuochi d'artificio. "Vittoria ha fatto la toilette nel boudoir della Regina Maria Antonietta": l'emozione di questi inglesi è tutta indirizzata alla Regina Maria Antonietta. 

Dopo la cena ed i fuochi d'artificio, si ritornò alla Galleria degli Specchi circa sulle 3 del mattino. 

La calca però ci fu sia in questa occasione come al tempo si lagnava Madame Palatina al tempo di Luigi XIV° è sempre attuale. 

"La Contessa de Montijo e la Duchessa d'Alba (rispettivamente madre e sorella dell'Imperatrice) sono state parecchie volte spinte e spiegazzate...".

La Famiglia Reale d'Inghilterra: La Regina Vittoria, il Principe Alberto e figli

L'intesa cordiale è all'inizio del suo tragitto. La Galleria degli Specchi ebbe modo ancora di adempiere al suo obiettivo. Ma uno dei commensali rimase tetro ed imbronciato: era Bismarck (qui sotto). Egli preparava la sua rivincita, che si verificherà 15 anni più tardi....

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A Cura di

Arsace da Versailles