Il primo
brano, intitolato È una lusinga degli amici per trattenerlo dal
partire, si basa su una melodia di seste e terze parallele, che
nasconde internamente il presagio di un riferimento ai corni. Il tema viene interrotto dall'imitazione dello squillo
di una cornetta di postiglione, nota fin dal Medioevo col nome di Hiefhorn. La tonalità scelta è il si bemolle maggiore, che le teorizzazioni seicentesche sugli affetti ritengono calma e
serena.
Il secondo brano è un fugato in sol minore, col sottotitolo
È una rappresentazione delle diverse vicende cui potrebbe andare incontro nel paese
straniero. Con venti battute, le note
arrivano a toccare tonalità molto lontane: da sol minore a do minore, poi fa minore, si bemolle minore, mi bemolle minore,
per poi tornare al fa minore e do maggiore. Bach rievoca in questo modo il viaggio che il protagonista si appresta a
compiere.
Il terzo brano, in forma di passacaglia e
nominato È un lamento generale degli amici,
è descrittivo della fermezza con cui il viaggiatore non viene convinto a non
partire. Gli amici, dunque, si dolgono per la sua decisione. Il pezzo è caratterizzato da cromatismi dolorosi nello stile dei lamenti di Froberger e Pachelbel nel basso ostinato e nella melodia,
dove si ripetono frequentemente ritardi. La tonalità del fa minore, esprime, secondo
Johann
Mattheson, una paura condivisa dal gruppo di amici, dolce e pacata, ma contemporaneamente profonda e grave. Il pezzo ha carattere dolente,
e con la curiosa indicazione di Adagiosissimo e dalla forte omogeneità
ritmica.
Nel quarto brano, Qui arrivano gli amici, che, rassegnati
dalla sua pertinacia, prendono congedo da lui, l'armatura di chiave reca due bemolli, ma modula costantemente. Il pezzo è
basato su un motivo di scale discendenti. Alla nona battuta, i fa che si ripetono in controtempo sembrano
richiamare in modo imperioso e vicino: si genera un'atmosfera di attesa che dura
alcune battute, dal momento che la vettura postale è già in arrivo.
Il quinto brano, Aria di Postiglione, è
suddiviso in due parti: una melodia che si estrinseca su una doppia scala ascendente e poi discendente si
intreccia e si alterna col tema della cornetta del postiglione, in ottave discendenti ripetute. Questo motivo si presenta
dapprincipio nel registro acuto, per rappresentare la lontananza della vettura, e poi si avvicina sempre più al registro medio e basso,
poichè il mezzo di trasporto è arrivato. La tonalità è si bemolle maggiore,
calma e serena, ma anche decisa e coraggiosa. Nella partenza, tuttavia, sembra già
almanaccarsi un ritorno, per la presenza di semicrome, i cui gradi prima si allontanano dalla tonica e poi ritornano ad
essa.
Il sesto ed ultimo brano è una fuga il cui controsoggetto è ricavato dal
tema presente nel brano precedente, l'Aria di Postiglione. Si tratta della
parte più complessa dell'intera composizione, sia strutturalmente, che
interpretativamente. La tonalità di si bemolle maggiore, l'andamento Vivace, le note ribattute e le figurazioni in semicrome
creano un'atmosfera aperta e brillante.
Si annette alla
presente registrazione anche il video della esecuzione live,
tenutosi
presso l'Associazione Cembalistica di Bologna
VIDEO
per il ciclo
MANI SULLA TASTIERA DEL CEMBALO!
A cura di
Il Principe del Cembalo -
Faustina da Versailles
Alessandro - Carla - Andrea
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