Nato nel 1725 ad Aci Catena, in un comune in provincia di Catania in Sicilia, e morì molto probabilmente a Roma negli utlimi 15 anni del 1700, e faceva parte di un ramo cadetto della famiglia nobile dei Campofiorito.

Certamente si sa che fu Nunzio Apostolico nel 1753 in Portogallo.

Nel 1763 rinunciò al suo stato di Abate del Monastero di Sant'Angelo di Brolo (Messina - qui sotto) e fu Monsignore.

Sant'Angelo di Brolo

Durante il suo soggiorno a Roma fu noto come compositore e musicista.

Reggio fu nominato anche dallo scrittore poeta romano Giovanni Gherardo De Rossi che lo ricordava come "un uomo di sommo ingegno, di molta dottrina e profondo poi nella musica".

Charles Burney nel suo saggio relativo allo stato attuale della musica in Italia ed in Francia, che venne pubblicato nel 1792, dopo i viaggi di raccolta delle informazioni che lo scrittore musicologo nonchè organista fece nelle due nazioni succitate.

Charles Burney aveva sempre ravvisato una carenza di informazioni sulla tipologia musicale eseguita nelle città di Roma e di Parigi, mentre straripavano le notizie su dipinti, statue, architetture. L'arte musicale in sostanza vemiva trascurata nei resoconti ddei viaggiatori suoi coevi, ed è per questa ragione che nel 1770 Burney attraversò Francia ed Italia.

La stesura del libro avvenne con una rielaborazione effettuata al ritorno in Inghilterra  degli appunti di viaggio presi nel suo diario, con osservazioni prima escluse, e poi in una seconda versione che le ricomprendesse tutte, ma che non fu mai stampata.

Solo due secoli dopo due differenti pubblicazioni permisero una diffusione delle osservazioni integrali.

In Italia Charles Burney ebbe modo di incontrare musicisti anche ignoti oggi, e magari di modesta statura musicale e fra questi ebbe modo di incontrare Monsignor Reggio, che descrisse come un buon compositore ed esecutore sul cembalo e sul violoncello.

Si viene a sapere così che Antonino Reggio possedeva dei cembali dal suono delicato ed era in possesso di una buona biblioteca: questo primo incontro che si svolse il mercoledì 26 settembre 1770 ed era effettuato nella prima settimana di soggiorno a Roma "Nel pomeriggio ci recammo da Monsignor Reggio compositore e discreto cembalista e violoncellista. Possiede 2 o 3 clavicembali dal timbro delicato ed una buona biblioteca. Con lui c'era un vecchio abate della Biblioteca Vaticana e parlammo a lungo di antiche musiche e manoscritti. Il nostro incontro d'altra parte non era stato casuale. Dopo una passeggiata ci recammo dal Duca di Dorset dove si faceva musica."

Charles Burney lo rivide il 14 novembre 1770, dove fu di passaggio nuovamente a Roma, dopo aver visitato Napoli, per prendere la strada di ritorno in Inghilterra.

Siccome il primo incontro era stato organizzato dalla nobiltà inglese che risisiedeva a Roma, si deve ritenere che Antonino Reggio dovesse avere una certa notorietà per esser non solo raccomandato per l'incontro con Burney, ma anche per il ricordo che lasciò a quest'ultimo che finì per citarlo più volte nel suo resoconto, sia nelle note del suo diario pubblicato nel 1772, sia in una stampa riveduta nel 1773. Eppure nel dizionario musicologico moderno oggi non v'è alcuna traccia del monsignore.

Nel 2009 il ricercatore prof. Anthony Hart (The Münster Scarlatti manuscripts revisited. A possible source of the origin of the manuscripts) mentre stava analizzando importanti fonti per lo studio delle Sonate di Domenico Scarlatti presso la Collezione di  Münster ha stato notato che una grafia era uguale a quella della collezione manoscritta che è sotto il nome di “A. Reggio”, identificato come Monsignor Antonino Reggio, ecclesiastico siciliano, proveniente da una nobile famiglia siciliana che visse in Spagna nel medesimo periodo di Scarlatti: da questo si estrapola l'origine "siciliano", il grado sociale "nobile", la carriera "divenuto Monsignore a Roma" e la permanenza nella penisola iberica  ai tempi di Domenico Scarlatti e Farinelli.

Presso la biblioteca Nazionale di Firenze esiste un altro suo manoscritti di "Concertini a tre soprani e contralto per le Signore Marchesine Laura, Prudenza e Giacinta Astali"  (MUs 338 - Hr 27- Hr 46): una seconda copia di questo manoscritto si trova alla Biblioteca del Palàcio National de Ajuda con referenze 46-II-49, ed è una esatta copia di quello originale a Munster scritto di pugno di Reggio, con il titolo "Concertini per Camera a quattro voci e Basso consagrati alla Maestà fedelissima di Giuseppe I, Re del Portogallo e Algarvia".

Re Giuseppe del Portogallo

Presso la bibloteca di Montecassino, sono invece rinvenute sino a noi Tre sonate per cembalo.

A Palermo invece troviamo presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Palermo c'è la  copia di un libretto di una azione sacra intitolata "Il Re Mesa. Azione Sacra da cantarsi nella Chiesa del venerabile monastero di san Niccolò l'Arena.... Musica del Signor don Antonino Reggio dei principi di Campofiorito".

Nel 2013 venne pubblicato "Eminent for the skill in The Art, And Learning in The Science of Sound: the life and music of Antonino Reggio" (Edizione Antonino Reggio, Valletta 2013): in questo libro esiste una elencazione delle composizioni conosciute di Reggio con descrizioni ed incipit.

Mentre le opere sono state descritte con il prefisso Hr, pedissequamente con la cronologia di produzione, le composizioni per tastiera seguono un listato conforme al numero del volume indicato da Reggio stesso.

La maggior parte dei lavori di Reggio, circa 18 manoscritti contenenti circa e 152 partiture appartengono alla collezione Santini della Diozesanbibliothek a Munster.

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Sotto presentiamo alcune sonate del compositore per cembalo solo, grazie alla disponibilità di Jean Bidon.

 

 

 

 

Sonata 1 - Andantino

Sonata 2 - Allegro

Sonata 3 - Fuga in Allegro

Sonata 4 - Minué

Sonata 5 - Andante Assai e Staccato

Sonata 6 - Allegro

Sonata 7 - Presto

Sonata 8 - Adagio

Sonata 9 - Presto

Sonata 10 - Presto

 

 

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