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Figlia di un acrobata, si perfezionò
nella danza studiando
all'Academie Royale
di Parigi con Françoise Prévost. Debuttò all’Opéra nel 1721
nel balletto Les Fêtes Vénitiennes.
Nel
1725
John Rich la portò a Londra
dove si esibì col fratello (ballò con lui per tutto il corso della sua
carriera), interpretando fra l'altro Les caractères de la danse. Presto fu
acclamata come ballerina dotata di grande talento, ammirata per la sua
naturalezza, grazia, e mancanza di affettazione nei movimenti.
Oltre ad essere ballerina, possiamo considerarla esser stata la prima donna
coreografo, in quanto creò un balletto-pantomima per se stessa:
Pygmalion. In questo balletto manifestò le sue idee riformatrici, che
fecero scuola, per rendere il ballo più naturale ed espressivo: sciolse i
capelli e abbandonò gli ingombranti costumi e corsetti tipici dell'epoca
per indossare “un semplice vestito di mussola drappeggiato alla maniera di
una statua greca”.
L'accesa rivalità con l'altra vedette dell'Opéra, Marie Camargo,
suggerì alla Sallé di lasciare
temporaneamente Parigi per Londra, dove nel 1734 presentò il suo Pygmalion,
ottenendo grande successo, tanto che Handel pensò bene di scritturarla per alcune sue opere: ALCINA, ARIODANTE,
ORESTE, PARNASSO IN FESTA, e TERPSICORE, nelle quali, per assecondare
l'esibizione della Sallé, egli aggiunse tutta una serie di cori e danze.
Nel
1739 alla Camargo si aggiunse
un'altra rivale,
Barbara Campanini, che debuttò all'Opéra conquistando il pubblico francese. La rivalità artistica
fra le tre maggiori ballerine
dell'epoca si risolse
infine
a vantaggio dell'italiana.
Marie Sallé si ritirò dal palcoscenico nel 1740.
A cura di Rodrigo
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