Dalla rivista mensile Mese di Novembre 2012 Uscito in edicola Dicembre 2012 Si riportano notizie relative ad un programma musicale che ha avuto molti consensi già in occasione delle manifestazioni musicali di Marmirolo, presso la Palazzina da caccia dei Gonzaga Bosco della Fontana nel giugno 2010, nell'agosto 2011 di Madrid presso il Giardino del Palazzo Reale e, come potrete leggere nell'articolo qui sotto, nel settembre 2012 svoltosi all'interno di Palazzo Ducale di Mantova. Non si crede di dover aggiungere altri commenti, l'articolo parla chiaro dei professionisti che ci pregiamo, riconoscenti, di ospitare nella Triade dei siti..... Qui è ascoltabile la versione effettuata presso i Giardini del Palazzo Reale di Madrid.... artisti veri live... questo ci si pregia far ascoltare Testo tratto dal GERUSALEMME LIBERATA di Torquato Tasso Canto XII, 52-62, 64-68 Musica di Claudio Monteverdi (1624) Tancredi
che Clorinda un uomo stima -
Guerra e morte avrai: - disse - io non rifiuto Notte,
che nel profondo oscuro seno Non
schivar, non parar, non pur ritrarsi L'onta
irrita lo sdegno a la vendetta, Tre
volte il cavalier la donna stringe L'un
l'altro guarda, e del suo corpo essangue Misero,
di che godi? Oh quanto mesti -
Nostra sventura è ben che qui s'impieghi Rispose
la feroce: - Indarno chiedi Torna
l'ira ne' cori e li trasporta, Ma
ecco omai l'ora fatal è giunta Segue
egli la vittoria, e la trafitta -
Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona Poco
quindi lontan nel sen d'un monte Non
morì già, ché sue virtuti accolse
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Il combattimento di Tancredi et Clorinda è il titolo di un madrigale rappresentativo di Monteverdi, su testo del Torquato Tasso, scritto per soprano (Clorinda) e 2 tenori (testo e Tancredi). Composta nel 1623, commissionata da Girolamo Mocenigo in occasione del carnevale, fa parte dell'Ottavo libro di madrigali guerrieri et amorosi, pubblicato nel 1638. Il dramma riprende le vicende narrate nel canto XII della GERUSALEMME LIBERATA, quando il cavaliere cristiano Tancredi, innamorato di Clorinda, guerriera musulmana, viene costretto dalla fatalità a confrontarsi in duello proprio con l'amata e ad ucciderla. In punto di morte Clorinda si converte e, battezzata, affronta con serenità il trapasso: S'apre il cielo; io vado in pace. In questa composizione, che costituisce una summa nella storia della musica drammatica del XVII secolo, nonchè un madrigale insolitamente lungo rispetto la norma (la durata non superava i 5 o 6 minuti), Monteverdi impiega soluzioni musicali nuove, con l'orchestra e le voci che formano due entità separate, e agiscono come copia una dell'altra. Si ritiene che Monteverdi fosse stato portato a provare questo arrangiamento dalle 2 balconate opposte di San Marco, che avevano suggerito musica simile ad altri compositori, come per esempio Giovanni Gabrieli. Ciò che fa spiccare questa composizione sulle altre, è il primo impiego del tremolo (una veloce ripetizione del medesimo suono) e del pizzicato per realizzare effetti speciali nelle scene più intense del dramma.
Testimonianze di Angelo Manzotti live con Accademia dei Solenghi diretti da Rita Peiretti
In relazione allo stesso brano, si riporta una testimonianza spagnola dell'esibizione effettuate il 28 Agosto 2011 presso il giardino del Palazzo Reale di Madrid.
+++++++++++++++++++++++++++ Qui recensione su DECEBALO di Leonardo Leo del 2006 Qui
recensione sul cd Arie d'opera di Nicola Porpora
A cura di Il Principe del Cembalo, Faustina da Versailles Rodelinda da Versailles, Arsace da Versailles Arbace, Alessandro Torna alla Home di Angelo Manzotti
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