(Somerset,
1562 – Anversa, 15 marzo 1628)
Oltre ad
esser compositore di origine fiammingo-inglese, si distinse come
organista e musicista proprio per il suo virtuosismo alla tastiera:
dedicò infatti molte composizioni a questo strumento.
Secondo la
critica John Bull fu sicuramente uno dei maggiori compositori del XVII
secolo, superato solamente dal connazionale
William Byrd, da
Frescobaldi e da
Sweelinck. Spesso viene considerato l'autore
dell'inno nazionale inglese, God Save the
Queen, ed è ricordato anche aver scritto inoltre
l'anthem God the Father, God the Son
in Inghilterra. John Bull si ritiene ebbe i natali ad Hereford, in Inghilterra, verso il 1562/1563.
Nel 1573
entrato nel coro della Cattedrale di Hereford si distinse a tal punto da
poter entrare nel 1574 come fanciullo cantore nella Cappella Reale, dove
fu discepolo di John Blitheman e William Hunnis; a questi studi canori
tuttavia Bull affiancò quelli per organo.
La sua
carriera musicale non si fermò quando conseguì il dottorato nel 1592,
infatti nel 1596 divenne il primo maestro di musica al Gresham College,
valendosi del favore che la stessa Regina
Elisabetta manifestò nei suoi confronti traboccando di
ammirazione per lui.
Nel 1607 si
unì in matrimonio con Elizabeth Walter, dalla quale ebbe una figlia.
La sua
relazione con una donna sposata determinò la sua espulsione dal collegio
di Gresham per non più potervi far ritorno.
Dopo aver
pubblicato sette pezzi per virginale nel Parthenia (unica sua
pubblicazione, dedicata alla principessa Elisabetta), Bull in segreto e
frettolosamente abbandonò l'Inghilterra nel 1613, fuggendo dall’ira
dello stesso Re Giacomo e dell'Arcivescovo di Canterbury.
Si rifugiò
così nei Paesi Bassi, dove per un po' di tempo fu nascosto ed ospitato
dall'inviato inglese William Trumbull,
che però colto dalla paura di perdere la propria posizione alla fine si
schierò dalla parte del Re. Questo però non fece desistere Bull dal rimanere comunque nei Paesi Bassi, dove nessuno sembrava trovarlo: nel 1615 fu nominato aiuto-organista presso la cattedrale di Anversa, che fece sua come titolare nel 1617.
La sua fuga
Bull la volle giustificare con diverse missive, anche al sindaco di
Anversa, deve affermava di essere fuggito dall'Inghilterra per motivi di
religione, proclamandosi cattolico.
Ad Anversa
incontrò sicuramente
Jan Pieterszoon Sweelinck, uno
dei clavicembalisti più noti del tempo, da cui fu molto influenzato.
Sino al 1628 continuò la sua carriera di musicista,
compositore ed organista, finché il 15 marzo dello stesso anno morì
nella sua abitazione. Fu poi seppellito nel cimitero presso la
cattedrale di Anversa.
Ha lasciato
numerose composizioni per virginale, quasi tutte raccolte nel
Fitzwilliam Virginal Book:
sono composizioni di carattere brillante e capriccioso: un esempio ne è
La caccia del Re.
Mentre la maggioranza dei suoi lavori è legata al suo periodo
nei Paesi Bassi, che hanno la peculiarità di essere una anticipazione
dello stile contrappuntistico del successivo Bach, la maggior parte di
musica composta ante il 1613 è andata perduta: in parte distrutta,
rubata da altri o adattata in altre composizioni.
Susi Jeans,
"John Bull".
The New Grove Dictionary of Music and Musicians, ed. Stanley Sadie. 20
vols. London: Macmillan Publishers Ltd., 1980. ISBN 1-56159-174-2
The Concise Edition of Baker's Biographical Dictionary of Musicians, 8th
ed. Revised by Nicolas Slonimsky. New York: Schirmer Books, 1993. ISBN
0-02-872416-X
Leigh Henry, Dr John Bull: 1562–1628. [London]: Herbert Joseph Ltd, in
association with the
Walker Cunningham, The Keyboard Music of John Bull. Studies in
Musicology 71. Ann Arbor: UMI Research Press, 1984. ISBN 0-8357-1466-7
John Bull: Keyboard Music. Edited by John Steele & Francis Cameron, with
additional material by Thurston Dart. Stainer & Bell, London 1967. 2
vols. The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell. 29 vols. London: Macmillan Publishers, 2001.
A cura di Il Principe del Cembalo - Rodelinda da Versailles Arsace da Versailles - Faustina da Versailles Arbace - Alessandro - Andrea & Carla - Stefano Torna all'indice di Orlando Bass
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