Rimangono abbastanza tracce del parco di Courances su come era tra 1550 e 1660 per
poter ricostruire la sua storia più antica. Egli e suo figlio Pierre fecero l'acquisizione dei domini necessari per creare un parco, ma anche per assicurarsi la proprietà del fiume Ecole e di alcune delle molto numerose sorgenti, che fanno la ricchezza della proprietà. Il sito stimolava ad una pianificazione di un giardino d'acqua e di superfici piatte rivestite a prato inglese, percorse di canali che si incrociavano ad angolo retto e tagliavano la proprietà in isole o secondo delle parallele che delimitavano i viali alberati. La rete di canali aveva anche un ruolo pratico: facilitava il drenaggio e l'annaffiamento, aumentava la riserva di pesci e proteggeva dal bestiame così come della selvaggina. Il giardino di acqua, che si ritrova in tutti i territori provvisti di acque, come in Veneto nel XVI° o nei Paesi Bassi nel XVII° secolo, sono stati messi in opera grazie a Francesco I, negli anni 1540 al Grande Giardino ed al Giardino dei Pini del castello di Fontainebleau. I Clausse non potevano non conoscerli. Il programma dei Clausse, imbrigliato per le ragioni economiche o topogafiche, fissava tuttavia le grandi linee di pianificazione dei limiti ovest e nord del parco. Facevano correre a fior di terra l'acqua sfavillante e mormorante, un aspetto della natura addomesticata di cui si andava pazzi al tempo. Questo programma poteva dare ai giardini un carattere di modernità, ma in nessun caso notevole. Perciò, bisognava escogitare qualcosa in più. I Clausse allora arricchirono il loro parco di un elemento discreto se si giudica da ciò che ne resta: il Duomo e di due altri elementi spettacolari: il Grande Canale e la Sala di acqua. Queste
immissioni distinguono radicalmente Courances dagli altri giardini della stessa epoca. Queste ragioni lo spinsero a limitare a 600 metri il Grande Canale a Courances, alimentato da una derivazione del fiume l'Ecole; il contrasto tra acqua selvaggia ed acque addomesticate fluide a confronto era un effetto ricercato. I Clausse progettarono anche la Sala di acqua, un piano di acqua trapezoidale di 4.700 metri quadrati, incorniciato di fronte da quattordici "urloni" di arenaria, disposti che sputavano l'acqua. Questa vasca di cui non si conosce altrove un equivalente, portava agli occupanti del castello un piacere visuale ed auditivo nel momento della passeggiata dal fiume fino al villaggio. Ci si ricordò di questi vantaggi quando si intrapresero i lavori per ingrandire di 2000 metri quadrati la nuova Sala di acqua all'inizio del XX°. Queste decisioni però spettacolari contrastavano con la mediocrità della casa. Così Claude I Gallard fece ricostruire castello nel 1627. Questo ammodernamento lo indusse poi, di conseguenza, a riconsiderare il disegno e la superficie del parco. Il suo progetto necessitava di espandere verso sud i suoi beni e all'est in una zona ricca di sorgenti. Suo figlio Claude II, molto fortunato, proseguì gli acquisti di terre e l'abbellimento dei giardini. È probabilmente egli che, negli anni 1640, fece stendere, nell'area attuale del prato delle Tre Grazie, un grande viale che conduce dal castello allo specchio di acqua del Cerchio di Moigny alla fine del parco. Il viale, di una larghezza inusitata, era bordato dei sottili canali, scomparsi, eccetto quello des Nappes, finiva al cerchio di acqua ed oltre, ad un emiciclo di verde artificialmente, creato e sopraelevato, per teatralizzare le vedute sino là mediocri dal castello. Courances era
alla vetta dei giardini alla moda: a Coulommiers, a Ponte-su-Yonne, a Liancourt, si tracciavano dei
viali simili, raddoppiati di canali davanti al castello; questi Giardini sono
però spariti ed oggi, Courances è indiscutibilmente il più bel esempio in Francia dello stile di giardino
del XVII° secolo. Le masse piantate erano disposte in modo da liberare davanti al castello una grande area di prato che finiva a mezzaluna e "palizzate". Il piacere del luogo prevaleva sull'aspetto pratico dello stesso, senza tuttavia eliminarlo. L'insieme della proprietà era stato messo a posto, per fasi successive e senza l'intervento di nessuno artista di rinomanza. A cura di Il Principe del Cembalo - Faustina da Versailles Arsace da Versailles - Rodelinda da Versailles Arbace - Alessandro - Andrea - Carla
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