Da Versailles al Patibolo

Il regno dell’ultima favorita di Versailles fu interrotto dalla morte di Luigi XV, di fronte alla quale Madame Du Barry seppe mostrare un gran coraggio. Lei non esitò a toccare con le sue mani nude le pustole del Re, sebbene lei non avesse mai avuto il vaiolo.

Ufficialmente cacciata da Versailles dal suo amante (condizine indispensabile per poter ricevere l’estrema unzione), lei fu arrestata al castello di Rueil, l’11 Maggio 1774, poi chiusa nel convento del Pont-aux-Dames, prigione di stato situato nella Brie.

Non è che nel 1776 che Luigi XVI l’autorizzò a stabilirsi definitivamente a Louviciennes.

Per la rivoluzione, lei era una donnaccia reale, accusata di aver divorato l’oro dei francesi.

Negli ultimi mesi della sua vita, i gioielli fecero girare la testa fino a fargliela perdere.

Nella notte fra il 10 e l’11 gennaio 1791, una grande parte dei suoi gioielli le venne rubata. Ritrovati in Inghilterra, lei vi fece 4 viaggi nella speranza di recuperarli.

Venne arrestata il 22 settembre 1793 e rinchiusa a Sainte-Pélagie.

Incisione cattura du Barry

Condannata a morte dal tribunale rivoluzionario, lei propose di offrire i suoi gioielli che le rimanevano alla Nazione.

Lei venne tuttavia condotta nella Piazza della rivoluzione per esser ghigliottinata l’8 dicembre 1793.

Alla vista della lama gocciolante di sangue, lei si dibattè, supplicò (rimane nella memoria il suo “Ancora un momento signor carnefice….”) e morì urlando.

Per i suoi contemporanei, la antica favorita era morta come era vissuta: senza dignità, nel rumore, con fracasso… come una prostituta di lusso che fu l’ultima favorita di Versailles.

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