La strana morte di Madamigella de Fontanges
Luigi XIV ha sempre amato le donne giovane e non grasse, e benchè provvisto di una favorita ufficiale, Athenais de Montespan, lui continuava a moltiplicare i tradimenti. Senza dubbio però questo era il risvolto - non voluto - della medaglia: in quel periodo Madame de Montespan somministrava al Re, ignaro, tutta una serie di afrodisiaci che, sebbene dessero alla Marchesa de Montespan notti inebrianti non placavano la fame del Re. E così fra le varie storielle fugaci, si susseguono i nomi delle piccole meteore della storia... Mademoiselle de Grancey, la Principessa Marie-Anne di Wurtemberg, e pure la cameriera della stessa Montespan... mademoiselle Oeillets, per giungere ad una un po' più importante, Isabelle de Ludres.
Mademoiselle Isabelle de Ludres Secondo Bussy-Rabutin Quando aveva appena rotto con Isabelle de Ludres, partita
per il convento, il Re si avvicinò a Madame de Maintenon. Una rivale
pericolosa si affacciava nel palco di Versailles: la favorita in titolo
aveva trovato un espediente da manovrare per controllare i favori del Re, ma questo rimedio si rivelò
alla fine per la Montespan peggio del male da neutralizzare (Maintenon),
e nel contempo fece preoccupare molto anche Madame de Maintenon…
Angelique de Scorailles de Fontanges - qui sopra - entrò a servizio della Principessa Palatina nel 1678, che era Duchessa d’Orleans, seconda moglie del fratello del Re, ossia Louis Philipp. Si definiva "figlia d'onore" della Principessa, ossia quelle damigelle che per la bellezza, charme ed intelligenza le erano più vicine. Era figlia di un gentiluomo della Rouergue. Secondo Madame de Sevigné era "La più bella persona della Corte" ed apparteneva ad una delle più antiche famiglie dell'Alvernia. Aveva i capelli biondi-rossastri, carnagione bianca, la bocca finemente disegnata, a tratti sembrava una bambola e due occhi glauchi e sognanti.
Il Castello dove nacque Angelique de Fontanges Nel 1678 aveva quasi 18 anni... li avrebbe compiuti nel 1679.
Tramite il continuo burlarsi di lei, ricordiamo che la Montespan indusse Louise de la Valliére a ritirarsi in un convento, sfruttando i sensi di colpa della stessa Si narra che il Re quando vide mademoiselle de Fontanges ne rimase folgorato e, scoperto che era una damigella a servizio della cognata, una sera lasciò il castello di Saint-Germain, e con la scorta di alcune guardie del corpo, si recò a Palais-Royal a Parigi, dove risiedeva la Palatina, e lì grattò la porta - segnale convenuto - e mademoiselle des Andrets, complice, lo guidò nell'appartamento delle compagne damigelle e fu così che il Re possedette per la prima volta Angelique de Fontanges. Athenais de Montespan (qui sopra) era al tempo la favorita del Re. Temendo per la sua posizione che lei sentiva declinare, era una donna in apprensione, che si pentiva ed eliminava, se bisognava, le troppe contesse carine o marchese che attorniavano il sole che lei considerava come il suo.
Il Re ben presto la notò, colpito dalla sua gran
bellezza. La Montespan accettava tuttavia la
presenza a Corte di questa elettrizzante giovane fanciulla venuta dalla
campagna di Limousine, senza troppe sofferenze. Secondo le parole del coevo, l’Abate de Choisy,
Angelique era bella come un angelo, ma stupida come la luna. Athenais invece sapeva che il Re apprezzava molto
l’intelligenza e la stramberia: la loro lunga relazione ne era la prova.
Da quando la sua bellezza era sfiorita e il suo corpo aveva preso dei
chili, se la favorita seppe tenere legato a sé il Re, era grazie al suo
spirito ironico e brillante. La Montespan però dimenticava che Angelique
aveva 18 anni appena e non faceva mistero di voler sedurre il Re!
Di fatto, qualche giorno le fu sufficiente per farlo cadere fra le sue braccia. Il Re - qui sopra in età giovanile - apprezzava molto la bella Angelique: le donò 300.000 luigi, gioielli, pietre preziose, una carrozza grigio perla tirata da otto cavalli (Quella della Montespan....ne aveva solo sei!!!). Un privilegio regale. Non solo … ben presto nulla era troppo bello per la bella: feste brillanti, ricchi doni… Il Re elevò a Ducato il feudo di Fontanges che lei aveva ereditato da suo padre. Certamente lei non sapeva reggere una qualsiasi conversazione e il Re la educò con pazienza. "Devi esprimerti solo con esclamazioni. Fai sentire sorpresa, stupore, piacere". Il Re convinse La Fontaine a cantarne addirittura l'inimitabile bellezza, ed il poeta la chiamo "Questo degno presente dei cieli". Lungi dall’esser stanco, Luigi XIV era soggiogato e gustava sempre di più la spontaneità del suo nuovo amore. Ma a Corte non si riusciva ad odiarla in quanto era così stupida che nessuna dama riusciva ad invidiarla, anzi, per far dispetto alla Montespan la lodavano spesso. Molto presto lei occupa – privilegio ultimo – in un appartamento comunicante con la camera Reale.
Fino a da quel momento, Mademoiselle Fontanges faceva il bello e cattivo tempo a Versailles, e lanciava anche delle mode.
La pettinatura “alla fontange” fu una creazione di Angelique: accadde che durante una giornata di caccia con il Re, si impigliò i capelli già scossi dal vento nel ramo di un albero, e per riorganizzarli li ammucchiò sulla sua testa e li sistemò con un nastro, il cui nodo cadeva sulla fronte.
Il Re, affascinato da questo aspetto
accidentale, le chiese di tenerli sempre così. Questo stile divenne di
moda più o meno fino al 1720, tutta l'Europa adotterà questo taglio di
capelli chiamato
"alla Fontanges".… che smacco per la Montespan…. E Athenais? oh beh, lei la temeva in un momento, la odiava in un secondo, rosa dalla gelosia e da una immensa inquietudine. Non si pensi che la Regina Maria Teresa rimanesse impassibile, lei a diverse riprese arrotava le parole col suo tremendo accento spagnolo "Oh quella puttana, quella puttana!" Un giorno il confessore del Re, il padre La Chaise, un prete mondano, disse un giorno che Angelique era così bella che, se il Re peccava con lei, il cielo avrebbe trovato di certo degli accomodamenti. E la Montespan che aveva sentito inviperita esclamò "Sì, Dio gli darà una sedia affinchè si accomodi meglio!" giocando sul nome del prete, in quanto la chaise vuol dire sedia in francese. La Fontanges cominciava ad esser considerata quasi come una favorita e ci sono testimonianze che durante una messa solenne le due amanti del Re erano entrambe in prima fila sotto gli occhi del sovrano. Primi Visconti testimonia: "Madame de Montespan con tutti i suoi bambini sulla tribuna di sinistra dal lato del Vangelo e Mademoiselle de Fontanges a destra sui gradini elevati dal lato dell'Epistola... Pregavano col libro da messa in mano, alzando gli occhi in estasi come delle sante...." Madame de Maintenon, ovviamente preoccupata, arrivò a consigliare ad Angelique di interrompere la relazione con il Re, e lei le rispose che non si poteva buttare una passione come ci si disfaceva di una camicia! .Alla fine di dicembre 1680, Angelique partorì un bambino morto. Affranta dal dispiacere e soffrendo di emorragie, lei decise di ritirarsi nel convento de Chelles, vicino a sua sorella. Madame de Sevigné ironizzava che era stata "ferita in servizio". Ma Angelique non si riprese più dal parto.
Il suo stato peggiorava. Trasportata all’abbazia di Port-Royal a Parigi, lei ebbe in incontro con il Re, e rese l’anima poco dopo, il 28 giugno 1681. Il Re la inviò a curarsi a Port Royal di Parigi e il prelato Bousset pregò con lei chiedendo con fervore a Dio di di salvarla. Il Re stesso che andava a trovarla pianse molto per lei, ma nulla riuscì a salvare la svampita. Luigi XIV soffrì molto per questa perdita e il Conte d'Armagnac ebbe parole bellissime in occasione della messa funebre: "non ha fatto mai male a nessuno. Era una ragazza pura". La Corte era sotto choc.
Come poteva esser morta in questo modo? I pettegolezzi iniziarono a moltiplicarsi. Angelique de Fontanges finì per morire avvelenata. Da chi? Mistero. La Principessa Palatina, seconda moglie di Luigi Philipp d’Orléans accusò Athenais de Montespan che nutriva un odio senza pari per la sua rivale ! l’”Affaire dei Veleni” era scoppiato qualche mese prima e a Versailles ognuno vedeva un miscuglio di erbe velenose dietro ogni morte sospetta.
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