Il Secolo di Luigi XIV° |
"Tutti i tempi hanno prodotti eroi, e politici, tutti i popoli hanno subito rivoluzioni, tutte le storie sono pressocchè uguali per chi vuole mettersi nella memoria nient'altro fatti. Ma chiunque pensa e, quel che è ancora più raro, chiunque abbia del gusto, novera appena quattro secoli nella storia del mondo. La Quarta età è quella che chiamano il Secolo di Luigi XIV°, e, delle quattro, è forse quella che maggiormente si avvicina alla perfezione. Arricchita dalle scoperte delle tre età, in certi generi ha fatto di più che quelle tre messe insieme. In realtà non tutte e arti sono state portate più avanti di quanto siano sotto i Medici, sotto gli Augusto e gli Alessandro, ma in generale la ragione umana si è perfezionata. Soltanto in questa epoca si conosce la sana filosofia, e si può in verità dire che, partendo dagli ultimi anni del Cardinale Richelieu per giungere a quelli successivi alla morte di Luigi XIV°, si compì nelle nostre arti, nella nostra mente, nei costumi, come nel governo, una rivoluzione generale, destinata a servire in eterno come il segno distintivo per la gloria autentica del nostro paese. Tale felice influenza non si arrestò soltanto in Francia, si estese in Inghilterra, suscitando l'emulazione di cui aveva allora bisogno quella nazione animata ed ardita, portò in Germania il gusto e le scienze in Russia, ravvivò persino l'Italia languente, e l'Europa fu debitrice della sua raffinatezza e dello spirito della società e Corte di Luigi XIV°" Voltaire - "Il secolo di Luigi XIV°" |