Secondo alcuni, la ragione del peggioramento della costanza amorosa del Re per la sua favorita, è proprio della Montespan stessa, che, attraverso l'impiego di polverine, introdotte di nascosto nel calice del sovrano, a base di cantaride, eccitava in lui ulteriori appetiti, soddisfatti con frequenza proprio dalle stesse rivali di Athenaïs.

La lotta di Madame de Montespan con la Principessa di Soubise

La Principessa de Soubise

Luigi XIV posò l'occhio su Anne de Rohan, baronessa di Soubise, che aveva in quel momento solo 28 anni, e che non oppose una ferrea resistenza. Il Re l'incontrava nell'appartamento di Madame de Rochefort, in modo discreto per non far trapelare nulla, essendo anche Anne sposata. 

Quello però che il Re non sapeva era che il marito, al corrente di tutto, non aveva di certo il pessimo carattere del marito di Madame de Montespan, e anzi, quasi appoggiava l'adulterio col Re, in quanto vi scorgeva una possibile fonte di guadagno. 

Non sollevò quindi il cornuto nessuna obiezione, ma chiese denaro, tanto che riuscì ad acquistare l'antico Palazzo dei Guisa, che diventò il Palazzo di Soubise. Il marito cornuto accumulò milioni su milioni. 

Ai complimenti per la sua ricchezza, egli era soleto abbassare la testa e indicare la moglie, come univa vera meritoria di tanta opulenza del casato.

La graziosa Anne non solo era avida quanto il marito, ma, dopo aver ricoperto di ricchezze tutta la famiglia, ottenendo il titolo di Principessa, ed elevando la sua baronia in Principato, pensò di poter trattare Madame de Montespan dall'alto in basso, con una certa arroganza: la cosa non piacque proprio per nulla alla Marchesa. Athenaïs ricorse dunque alla Voisin per ottenere filtri d'amore per far tornare il Re da lei, allontanando la Soubise. 

Non si sa se fu proprio questo filtro a far cadere in disgrazia madame de Soubise, ma fatto sta che il Re l'abbandonò bruscamente. 

Madame de Sévignè osservò nei suoi scritti che Madame de Soubise era passata rapida come un lampo, e questo allietò la favorita, che si dice averla vista appoggiata familiarmente sulla spalla dell'amico, segno inequivocabile di "Io sto meglio che mai".

Ma Madame de Sévignè ebbe modo anche di notare poco dopo comportamenti sopra le righe tanto da affermare "E' come pazza". Ed in effetti motivi per stare in tensione Madame de Montespan ne aveva eccome... dopo la Soubise, dovette affrontare il confronto con una serie di nuove favorite che spuntavano come funghi.

Lotta di Madame de Montespan con Mademoiselle des Oeillets

Come si è già accennato, tutti gli afrodisiaci che Athenais propinava al Re, se da un lato la soddisfavano con delle nottate inebrianti, è anche vero che Luigi XIV aveva bisogno di altri sfoghi. Alla fine del 1675, Il Re Sole si occupò di mademoiselle de Grancey, ed anche della Principessa Marie-Anne de Wurtemberg; poi passò ad uno dei nomi che uscirono più tardi, nell'Affare dei Veleni: Mademoiselle des Oeillets.

Al tempo era la cameriera di Madame de Montespan, ed aveva intrattenuto piacevoli momenti col Re, ogni volta che Sua Maestà si fermava nell'anticamera di Athenais, in particolar modo quando quest'ultima era indisposta.

Si narra che Mademoiselle Oeillets non fosse affatto una donna discreta: faceva ben capire che il Re l'aveva onorata parecchie volte, e si vantava di non esser mai rimasta in stato interessante (fatto non vero giacchè ebbe da Sua Maestà una figlia, che venne dichiarata prole di un personaggio inesistente, Filippe de la Maison Blanche).

Non era per niente bella, eppure il Re si intratteneva con lei. La des Oeillets in questo periodo osservava il Re in silenzio davanti al fuoco, mentre sospirava.

Questa storia del Re con la propria cameriera non piacque per nulla alla Montespan, quando venne a sapere il tutto. Ecco che mescolò vari flaconi, acquisiti da diverse fattucchiere, nel cibo del Re. Cosa accadde dopo? il Re si stancò della des Oeillets! Cosa poteva pensare Madame de Montespan? che i filtri funzionavano eccome! non solo: tutto ciò la indusse a pensare che preparandone altri, sarebbe tornata agli antichi splendori, come prima fra le amanti del Re. 

La lotta fra Madame de Montespan con Mademoiselle Isabelle de Ludres

Ed invece ottenne l'effetto indesiderato: Luigi XIV si interessò a mademoiselle Isabelle de Ludres (qui sotto), di grande bellezza, che apparteneva alla Camera delle figlie di onore della Regina....ma non sapeva tacere... e le chiacchiere giunsero presto alle orecchie della Montespan, che decise allora di impiegare afrodisiaci ancora più potenti per avere per sè il Re: intrugli di polvere di rospo, occhio di vipera, testicolo di cinghiale, carciofo, escrementi di volpe, urina di gatto.... Risultato di tutti questi sforzi fu la nascita il 4 maggio 1677 di Françoise-Marie de Bourbon, futura Mademoiselle de Blois

Venne soppiantata forse la de Ludres? no, anzi era talmente intenzionata a conservare il suo momento di gloria, che ideò la diceria che fosse incinta di una creatura del Re. E secondo i coevi, la bella Ludres, colle sue arie contegnose, ingannava la Corte colla sua gravidanza - come riferisce il cronico Primi Visconti. E questo induceva i grandi del Regno ad alzarsi al suo passaggio, anche in presenza della Regina stessa, e essi si risiedevano ad un cenno di questa nuova favorita. Indicibile la rabbia della Montespan! 

Fra le due donne scoppiavano risse incredibili. Un mattino, per esempio, il Re disse, finita la messa, una frase all'orecchio della  Ludres: ebbene quando quest'ultima andò dalla Montespan, scoppiò una tremenda lite tanto che la Montespan cercò di strozzarla. La Montespan trattava malissimo la rivale, e diffuse la menzogna che avesse il corpo coperto di "squame", ossia che avesse la scabbia o la lebbra.

Quando giunse nelle mani della Montespan una scatola contenente polvere grigia, furono propinati nuovi intrugli al sovrano e, fatto sta che il Re si stancò anche della de Ludres. Anche in questo caso la Montespan aumentò la fiducia negli afrodisiaci: nella sua mente, l'allontanamento di mademoiselle Ludres era conseguenza di quella polvere grigia! 

Mademoiselle Ludres finì i suoi giorni nel convento delle Figlie di Santa Maria del Faubourg di Saint-Germain. Questo ritiro lasciò indifferente il Re, se si pensa invece ad un fatto analogo che ebbe come protagonista della fuga dal mondo mondano della bella e buona Louise de La Valliére.

La lotta di Madame de Montespan contro Mademoiselle de Fontanges

Siccome gli afrodisiaci continuavano a ringalluzzire il Re, la Montespan non poteva bastare... ed ecco che il Re posò gli occhi su una delle damigelle di onore della principessa Palatina, biondina, cogli occhi grigi, di appena 18 anni. Era mademoiselle de Fontanges.

L'abate de Choisy, il compagno di giochi di Monsieur, il fratello del Re, diceva che "era bella come un angelo, ma stupida come la luna".

Quando il Re vide tale bellezza, non seppe resistere; una sera lasciò Saint-Germain e con una scorta di guardie del corpo, si recò dalla cognata, a Palais Royal, e tramite la complicità di mademoiselle des Andrets, entrò nell'appartamento della Fontanges riuscendo a possederla per la prima volta.

Quando lasciò Palais-Royal all'alba, alcuni riconobbero il Re...e quindi Madame de Montespan venne a conoscere tutta la scappatella del Re. 

E' qui che iniziò a delinearsi, nel furore della Montespan, il progetto di eliminare sia il Re che mademoiselle de Fontanges. Ricorse così a La Voisin che le procurò un miscuglio terribile, proprio poco prima del 12 marzo 1679, giorno in cui Louvois ordinò l'arresto della strega.

Alla notizia dell'incarcerazione della Voisin, Athenais si spaventò molto e lasciò il palazzo di Saint-Germain per Parigi. Molti interpretarono questa fuga come un litigio fra i due amanti, e nessuno poteva immaginare che invece essa era stata dettata dalla paura che la strega Voisin si lasciasse sfuggire qualcosa durante gli interrogatori. 

Dopo alcuni giorni, Athenais si rese conto che la Voisin non aveva fatto il suo nome, e quindi tornò a palazzo..... ma che sorpresa! Mademoiselle de Fontanges si era stabilita in un appartamento comunicante col Re!

In una cantina di Vitry, Guibourg, La Hussaye ed un prete si riunirono attorno ad un tavolo su cui era posta una statutina di cera bianca che raffigurava il Re: fecero un sortilegio e la infilzarono in diversi punti, recitarono preghiere per nulla cattoliche! Per 9 giorni si ripeterono queste riunioni, poi il Re si vide vacillare, tremare e liquefarsi per diventare una crosta bianca, che il giorno dopo era dentro un cofanetto consegnato a Madame de Montespan, che lo nascose in un mobile dai vani segreti.

Si delineava così il sospetto dell'esistenza di un piano per eliminare il Re: in effetti Madame de Montespan, da quando aveva trovato la giovane Fontanges al suo posto, aveva deciso di eliminare sia Re che la giovincella. Chiese così alla Trianon, collega della Voisin, di preparare una formula velenosa allo scopo, talmente velenosa che se il Re avesse toccato solo una carta imbevuta del composto sarebbe morto poco dopo. 

Un contrattempo però inibì la riuscita del piano e in quel momento inoltre La Reynie aveva fatto proteggere il Re dopo la scoperta dei laboratori delle avvelenatrici. La Montespan decise allora di attendere che si calmassero le acque. Dai documenti inclusi negli Archivi della Bastiglia, quello che la Montespan cercava era un veleno discreto, che lentamente finisse la sua rivale, cioè che "desse l'impressione di spegnersi per languore e dolore, dopo il trapasso del Re". 

Ricercare una formula per creare tali veleni era la meta di tutte le streghe, e la Montespan faceva compiere molte ricerche in tal senso. Ma bisognava testare il prodotto... e così che la Montespan fu vera mandante dell'omicidio del lacchè di Madeleine Chapelain: questa dama infatti per testare un veleno non esitò ad usare il suo servitore come cavia. Una improvvisa emorragia, un veloce trasporto all'ospedale de la Charité, e la costanza di assidue visite della sua datrice di lavoro, che si mostrava sempre desiderosa di sapere il suo stato di salute (o meglio dell'effetto del veleno). 

Ma fu un fallimento giacchè, con gran cruccio da parte di Madame de Chapelain, dispensatrice di droghe, in soli 12 giorni il lacchè si spense....evidentemente non era un veleno discreto! E' che per un lacchè non ci si sarebbe posti troppe domande, ma per un personaggio più importante, una simile emorragia poteva destare sospetti.

Con varie prove pratiche su valletti, scudieri, cameriere, parenti, amici, i complici di Madame de Montespan erano riusciti ad affinare dei veleni che riuscivano ad agire in parecchie settimane, cosa che avrebbe destato davvero poco interesse anche nei medici più curiosi....

Quando il Re istituì, per la gravità e la vastità del caso dell'Affare dei Veleni, la Camera Ardente, Madame de Montespan, presa dalla paura, decise di starsene buona buona tenendo ancora una voltsa un comportamento prudente: buon proposito certo! solo che l'astio nei confronti della Fontanges ben presto le fece perdere la prudenza.

Due brutti ceffi, Roumani e Bertrand, fedeli alla Marchesa, sarebbero dovuti entrare negli appartamenti della Fontanges, travestito il primo da mercante di stoffe, ben bene imbevute di veleno, guanti compresi, ed il secondo come suo aiutante. Ma ancora una volta La Reynie venne a scombinare i piani della Montespan, perchè faceva sorvegliare i due scellerati.

Ci fu una tregua forzata, dove la Montespan riuscì a mostrare una gran amicizia con la Fontanges, con tanto di scambi di regali reciproci.

Un cronista coevo racconta che il Re si presentava con Madame de Montespan e Madame de Fontanges, una a destra ed una a sinistra come se fossero due "sultane". "La Regina riceveva le loro visite, ed anche quelle dei loro figli, come se fosse un dovere, come se fossero tutti una gran famiglia. Quando andavano a messa a Saint-Germain avevano delle posizioni prestabilite: Madame de Montespan e figli a sinistra della tribuna, difronte a tutti, mentre la Fontanges si disponeva col suo seguito a destra. A Versailles invece, Madame de Montespan dalla parte del Vangelo, mentre la Fontangs sui gradini più alti dalla parte dell'Epistola. Pregano ed alzano lo sguardo al cielo, come se fossero santificate".

Ma era solo una facciata ben recitata: Montespan covava una insopportabile insofferenza, specie perchè faceva un continuo confronto fra lei e la freschezza  della Fontanges: Athenais, anche in considerazione dei parti, si era appesantita.

Il memorialista Primi-Visconti ricorda che in occasione di una discesa dalla carrozza, la gonna di Madame de Montespan si sollevò mostrando una delle sue gambe grosse, che il cronista paragonò alle sue, anche se, con una punta ironica, ammise che lui era da tempo dimagrito...

E mentre accadeva questo, mademoiselle Fontanges spopolava.

 

Un coevo, Dreux de Radier racconta come nel corso di una partita di caccia, Mademoiselle de Fontanges si presentò vestita da amazzone, con abito di merletti che, indossato con la sua figura, la faceva apparire come una visione. La pettinatura era capricciosa, con qualche piuma, che andava ad esaltare lo splendore dell'incarnato. 

Pettinatura alla Fontanges

Di sera, finita la caccia, si alzò del vento e, tolto il cappellino, ricompose la capigliatura con un nastro, i cui nodi le ricadevano sulla fronte. Il Re rimase affascinato da questo nuovo aspetto di lei, e pregò Mademoiselle de Fontanges di non cambiare la pattinatura per il resto della giornata. Sembra un racconto superfluo, ma la notizia si diffuse, e tutte le signore il giorno dopo apparvero con quella pettinatura, diventando una moda per la Corte e per Parigi... moda che passò anche all'estero con nome di "pettinatura alla Fontanges". Anche in questo possiamo leggere un altro segno della leadership francese a livello europeo...

 

La Montespan non poteva tollerare che la nuova favorita diventasse arbitra dell'eleganza....e  traboccante di rabbia riprese i piani per liberarsene. Addio prudenza!

L'affare dei Veleni intanto produceva le sue vittime: una serie di arresti vennero effettuati e persone di spicco figuravano in queste liste:

Il Conte di Clermont

Due nipoti di Mazzarino, la Contessa de Soissons e la Duchessa di Bouillon

La Duchessa de Bouillon

La Principessa di Tinguy

La Marchesa d'Alluye

La Marchesa d'Alluye

La Contessa di Roure,

Marie de la Marck, che era la moglie del maestro di cavalleria de Fontet

La Duchessa de la Ferté

La Marchesa di Feuquières

Il Marchese di Thermes

Il Marchese de Thermes

Bouteville de Montmorency, ossia l'illustre capitano del Grand Condé, Duca di Luxembourg e pure maresciallo di Francia.

Il Duca du Montmorency

Uno scandalo enorme! tanto che i parigini esigevano il rogo per tutti, esattamente come avevano assistito a quello della Brinvilliers.

Nel frattempo La Voisin veniva giustiziata. La giustizia era vicina, ma Athenais non mollava, era fermamente convinta nei poteri dei suoi veleni. 

Nell'aprile del 1681, Mademoiselle de Fontanges, che aveva avuto un figlio in gennaio, venne colta da emorragia, esattamente come il lacchè di Madame Chapelain. Poi una nuova emorragia la indebolì ulteriormente; Madame de Sevigné scriveva: "La giovane duchessa si è distesa a letto essendo sopraggiunta una febbre che comportò un gonfiore generale di volto e corpo".

Mademoiselle de Fontanges decise di ritirarsi nella abbazia di Chelles: corrotto così un lacchè della bella Fontanges, la Montespan continuò l'azione venefica lentamente, goccia dopo goccia... Mademoiselle de Fontanges si spense il 28 giugno 1681: restavano al conteggio 11 mesi di agonia .... Morì a 22 anni!

Madame Palatina

Madame Palatina, moglie di Monsieur in seconde nozze, cognata quindi del Re Luigi XIV, non potè esimersi dallo scrivere: "E' un fatto certo che la Fontanges è morta avvelenata, e che lei stessa accusò la Montespan della sua morte. Un lacchè che quest'ultima aveva guadagnato alla sua causa, aveva fatto morire la giovane duchessa con del latte."

Il Re ebbe di certo dei sospetti, ma, timoroso di sapere la verità sulla Montespan, vietò l'autopsia; comunque sia, col processo dei Veleni si venne a sapere di tutte le infamie di Madame de Montespan. Poco dopo giunse la confessione deposizione di Marguerite Voisin, dove c'era tutta una accusa contro Madame de Montespan.

Marguerite Voisin era la figlia della nota strega La Voisin (immagine coeva sopra)

Saputi i contenuti della deposizione di Marguerite Voisin, tramite il ministro Louvois, il Re Sole rimase esterrefatto: volle del tempo per riflettere! Bisognava soffocare lo scandalo, per cui venne chiusa l'attività della Camera Ardente e ordinò a Le Reynie di metter sotto sicurezza qualunque documento compromettente che riguardasse la Marchesa di Montespan.

Il Re volle che venisse sentita anche la testimonianza di mademoiselle des Oeillets, damigella d'onore della Montespan, che era stata sua amante qualche anno prima. Alcuni testimoni, di minore importanza, avevano affermato durante gli interrogatori che Mademoiselle des Oeillets era venuta a cercare polveri per conto della Montespan.

Interrogata la Oeillets negò tutto, assicurando con grande fermezza, che nemmeno uno degli accusatori sarebbe stato in grado di riconoscerla, poichè lei appunto non aveva mai avuto a che fare con essi. Il confronto però avvenne nel castello di Vincennes...e essi la riconobbero. Prova che Athenais era colpevole eccome!

Facendo i conti, ben due delle sue amanti, erano avvelenatrici! Il Re ordinò quindi a La Reynie che ogni confessione compromettente sulla Marchesa non potesse esser richiesta dai giudici.

Il Ministro Louvois

Il Ministro Louvois ordinò per precauzione che tutte le persone che avessero tirato in ballo il nome di Madame de Montespan, fossero rinchiusi sì nelle varie carceri del Regno, ma che non solo non potessero parlare con nessuno, ma anche che venissero incatenati al muro della loro prigione per la maggior parte del tempo, fino alla loro dipartita.

 

In Memoria di Mademoiselle de Fontanges

1 - Archivi della Bastiglia

2 - Jean-Baptiste Gaudin de Saint-Croix

3 - La Marchesa de Brinvilliers

4 - Nicholas de la Reynie

5 - Catherine Deshayes, detta La Voisin

6 - Athenaïs de Montespan

7 - La Camera Ardente

* Il Jingle utilizzato è stato creato col Programma Finale e con successive manipolazioni di altri software.


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