(1700 - 1774) Compositore Barocco francese,
organista e clavicembalista.
Moyreau nacque e passò la maggior parte della sua vita ad Orléans presso una antica famiglia della città.Si sa che il commercio dell’aceto era fiorente a Orleans. Non ci sono prove che il compositore sia stato nella famiglia dello stampatore Jean Moyreau, nato tuttavia nella parrocchia di St. Paul nel 1690 (e morto a Parigi nel 1762). Il giovane musicista ha potuto forse formarsi nella Cattedrale Saint-Croix nella sua città natale, inizialmente come "ragazzo del coro" (bambini che cantano nel coro, composto principalmente da cantanti professionisti). Il grande organo presente era controllato dai membri della dinastia dei Colesse. Moyreau diventerà l'organista di questa cattedrale, dalla fine del 1737 fino a circa il 1772, prima di cedere il posto a Jean-Maurice Daubet (o Dobet). Fin dall'età di 19 anni, Moyreau ha iniziato la sua carriera occupandosi di suonare l'organo nella chiesa di Saint-Aignan (24 febbraio 1719 - 13 dicembre 1737). Come molti dei suoi colleghi, era anche un clavicembalista in città. Sappiamo anche che nel 1762, almeno, ha suonato il cembalo nell’orchestra dell'Accademia musicale di Orléans, società di concerti che il compositore François Giroust (maestro di musica della Cattedrale) aveva fatto rinascere dal 1757 al 1765. Le Accademie di Musica dell’epoca possono anche essere considerate come gli antenati del conservatorio. Moyreau vi ricopriva forse delle funzioni di insegnamento. Nel 1726 sposò Jeanne Patenotre (morta nel 1746). Insieme essi ebbero undici figli. Solo uno è sopravvissuto a suo padre, Sylvain Marie, architetto del Conte d'Artois (il futuro Re Carlo X). La moglie di Christopher Moyreau possedeva una casa a Donnery, un villaggio a circa 20 miglia ad est di Orleans. Ha Lei la affittò ad un enologo e la vendette ad un nipote nel 1737. A Orléans, Moyreau acquistò nel 1752, "per lui e per i suoi tre figli minori", una casa situata in rue du Bourg-Neuf, nei pressi delle mura. Ha vissuto lì fino al 1773 e vi coltivò aranci, che ha rivenduto fin dal 1759. La sua musica differiva notevolmente dai lavori dei suoi contemporanei per la gran varietà di innovazioni stilistiche. Compositore di provincia, Moyreau non ebbe grande fama durante la sua vita ed oggi purtroppo è pressoché dimenticato.La
produzione conosciuta di Moyreau
consiste principalmente in sei libri di Piéces
de clavecin (6 "Opere"),
tutti pubblicati nel 1753, riunendo tutte le parti tra 18 e 33: si
tratta dunque probabilmente di una compilation di pezzi composti in un
arco di tempo molto lungo. Le forme adottate sono molto variegate
rispetto le composizioni francesi del suo periodo: suites con arie di
danza o pezzi che raffiguravano i nomi di personaggi evocatori,
concerti, sonate, sinfonie e ouverture.
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Esecuzione privata concessa da Il Principe del Cembalo a cui si porgono i più sentiti ringraziamenti
I titoli dei pezzi del Premier livre (dedicato al Duca D'Orleans) mostrano una notevole influenza dello stile italiano, ad eccezione dei brani di danza che sono nello stile tipico dei clavicinistes français. Dal Primo libro di pezzi per clavicembalo sopra - cliccando su Les Cyclopes - è possibile ascoltare un Brano, suddiviso in tre parti, dove spicca l'alta originalità di Moyreau:
1 - Les Cyclopes forgeans le foudre, rappresentate con un martellamento incessante di note ribattute, poi segue
2 - Apollon vient les exterminer dove l'oscillare della spada e lo "smantellamento dei ciclopi" sono tradotte in glissandi che percorrono tutta la tastiera.
3 - Concert des Siciliens delivrés du bruit des Cyclopes tripudia di gioia con una esuberanza musicale tutta italiana.
Bibliografia sul compositore · HÉAU (Gérard), Christophe Moyreau musicien d’Orléans (1700-1774) et sa famille, Dactylographié, [Donnery], 1984, 12 p. (la prima ricerca completa e conclusiva sopra la figura di Moyreau); da tenere presente dal punto di vista della ricerca genealogica.) · TURELLIER (François), Christophe Moyreau (1700-1774) : organiste, claveciniste et compositeur orléanais, Bulletin de la Société Archéologique et Historique de l'Orléanais, Nouvelle série, T. XIX, N° 161, décembre 2009, pp. 5-39 (Errata dans : BSAHO, Nouvelle série, T. XX, N° 163, 1er semestre 2010, p. 134). · TURELLIER (François), Les orgues et les organistes de la cathédrale Sainte-Croix d’Orléans. Leur place à l’église et dans la ville, des origines jusqu’aux travaux d’Aristide Cavaillé-Coll, in : "L’Orgue", Revue trimestrielle publiée par l’Association des Amis de l’Orgue en coédition avec Symétrie, N° 291, Versailles, Lyon, 2010-III, pp. 3-33. A cura di Con la collaborazione di Arsace da Versailles ed il materiale de Il Principe del Cembalo |