(Napoli, 1707 – Venezia, 25 agosto 1791)

Conosciuto anche come Pier Domenico Paradies, è stato un compositore e didatta italiano.

Poco si sa del periodo della sua giovinezza; è probabile che ottenne la sua formazione musicale da Nicola PorporaProbabilmente allievo di Nicola Porpora, dedicò le sue prime composizioni al teatro. 

Dal 1746 visse a Londra ed era molto ricercato come insegnante di clavicembalo e canto ed ottenne, con F. Vanneschi, il nulla osta per la rappresentazione di opere italiane al Teatro dell’Haymarket nel periodo 1751 – 1756.

Nel 1770 ritornò in Italia.

La sua fama è dovuta alla produzione clavicembalistica, considerata eccellente dagli storici della musica.

Il suo stile compositivo fu influenzato da Alessandro Scarlatti e Domenico Scarlatti. 

Più che per le opere teatrali, in cui Paradisi non si discosta molto dal clichè in voga fra i compositori italiani coevi (eccezion fatta per un insolita ricchezza di cori e musica per balletto), Paradisi deve la sua fama essenzialmente alla, non abbondante, ma stilisticamente eccellente produzione cembalistica, di cui le 12 Sonate per Gravicembalo (Londra, 1754) costituiscono la summa. Molto adeguate allo strumento e intessute di elementi strutturali e stilistici di svariata provenienza, dal barocco al preromanticismo, esse godettero di una enorme fortuna nel ‘700 e non furono sconosciute a Mozart, che ne trasse qualche ispirazione.

Non del tutto cadute in oblio nell’Ottocento romantico, ottennero un revival nel clima neoclassico del primo Novecento.

Costituite da 2 tempi, di cui il primo bi o politematico e sempre tripartito, queste sonate indugiano spesso in un virtuosismo di tipo toccatistico, la cui fonte si può ricercare nelle toccate di Alessandro Scarlatti e di Francesco Durante

Ma le composizioni più vicine per Paradisi sono quelle incluse nei Trenta Essercizi di Domenico Scarlatti (1738), di cui egli ripropone alcuni moduli, pur inserendoli in un contesto stilistico differente. Alla monodia accompagnata, di tipo galante, Paradisi ama affiancare erudite soluzioni di antica polifonia, mostrando doti di abilità costruttive evitando così ogni banalizzazione costruttiva, che soggiogava la sonata della seconda metà del Settecento. L’eleganza, il buon gusto, uniti alla piacevolezza ed all’eclettismo stilistico decretarono il successo di queste sonate in Inghilterra all’epoca di Re Giorgio II.

Per quanto concerne invece gli altri pezzi per cembalo - ed in particolare i 2 concerti per clavicembalo ed orchestra d’archi, - essi sembrano composizioni di stile più arcaico, dove lo strumento solista non assume alcuna funzione oppositiva verso il ripieno, ma ad ogni modo, possiedono verve e mostrano una dignità di scrittura.

In linea generale, le composizioni strumentali si caratterizzano per uno stile eclettico, colto e raffinato, ricco di fantasia e virtuosismi, e strutturalmente solido.

Particolarmente noto è l'Allegro dalla Sonata VI in la maggiore, conosciuto anche come Toccata in la per arpa sola, nota per l'impiego che fece la Rai, nelle decadi passate,come sigla: ne esiste una variopinta discografia.

Sopra in testa a questa pagina è possibile ascoltare tutta la Sonata VI, eseguite live per cembalo reale, grazie al Principe del Cemablo, che ha concesso una esecuzione privata per il sito handelforever.com in esclusiva.

Paradisi è inoltre autore di concerti per organo o clavicembalo, pezzi per clavicembalo, arie e cantate.

Alessandro in Persia (Lucca, 1738)

Il Decreto del Fato (ivi, 1739 o 1740) - definita come Serenata

Le Muse in gara (G. Belli, Venezia, 1740) - definita come Serenata

Fetonte (libretto F. Vanneschi, Londra, 1747)

La Forza d’amore (ivi, 1751);

Antioco (non rappresentata?).

12 Sonate per Gravicembalo (dedicate alla Principessa Augusta, Londra, 1754;

varie ristampe, fra cui:

4 Sonate di gravicembalo, Op. 1, Amsterdam, s.a.

Sonates puor le clavecin ou pianoforte, 6 Op.1, 6 Op. 2, Parigi, s.a.

A favourite concerto for the organ and harpsichord, with strumental parts in si bemolle maggiore (Londra, ca. 1768)

A favourite minuet with variations per clavicembalo (Londra, ca 1770)

9 Sinfonie;

Concerto per Cimbalo overo Organo in sol minore;

pezzi per clavicembalo: 185 solfeggi, arie e cantate.

Le musiche di Paradisi furono utilizzate per i pasticci Annibale in Capua (F. Vanneschi, Londra, 1746), Orazio (ivi, ca 1738) e Love in a Village (J. Bickerstaffe, Londra, 1762).

 

 

 

Tutte le Esecuzioni sono private, live, su cembalo non virtuale, e concesse 

dal Principe del Cembalo

a cui vanno tutti i ringraziamenti possibili.

La Sonata IX in La magg. / La min.

Il primo movimento della Sonata IX (Allegro - La minore) risulta notevole per gli ampi arpeggi : la tensione si scioglie alla cadenza in una cascata di terzine.

Il secondo movimento (Andante in La maggiore) è un rondò, forma piuttosto inusuale nel repertorio cembalistico italiano, ma che influenzerà la letteratura della musica da tasto italiana in una fase successiva, vedasi per esempio alcune Lessons di Mattia Vento pubblicate anch'esse sempre a Londra.

Di particolare interesse risulta il Rondeau per gli elementi melodici e armonici tipici della tradizione che fa capo a F. Couperin e in particolar modo di J. Ph. Rameau.

 

Segnaliamo il cd di Sonate per Gravicembalo eseguite da Enrico Baiano, che essendo napoletano esprimono meglio secondo noi lo splendore e lo spirito tipico dell'aerea napoletana.

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