|
Baldassare Galuppi detto «Il Buranello», dall'isola di Burano vicino
Venezia dove nacque il 18 ottobre 1706, fu un fecondo compositore,
apprezzato in tutta Europa.
Come il concittadino Vivaldi compì i suoi primi studi musicali sotto la
guida del padre, modesto violinista.
Galuppi manifestò precocemente la sua innata propensione alla dimensione
teatral-drammaturgica della musica, componendo, giovanissimo, La fede
nell’incostanza ossia Gli amici rivali, un’opera che però non riscosse
successo.
Studiò poi composizione e clavicembalo col Lotti e, dopo un breve periodo
trascorso a Firenze, fece ritorno a Venezia riscuotendo i primi consensi e
iniziando una intensa attività teatrale.
Nel
1740 divenne maestro di coro all’Ospedale dei Mendicanti.
Nel 1741 intraprese il primo importante soggiorno all’estero, a Londra,
dove ricoprì il ruolo di direttore musicale al New Theatre di Haymarket,
inaugurandone la stagione il 31 ottobre col pasticcio Alessandro in
Persia che ottenne un grande successo, con 21 repliche nella stagione.
Galuppi compose opere serie a Londra fino al 1743.
Al ritorno in patria ottenne incarichi sempre più
prestigiosi ed importanti, diventando il più celebre ed apprezzato
compositore del nord Italia.
Nel
1748 divenne vice maestro e nel
1762 primo maestro di
cappella
a San Marco e,
sempre quell'anno, direttore dell’Ospedale degli Incurabili.
Nel 1765 Caterina di Russia, dopo un lungo periodo di serrate trattative
con il governo della Serenissima, ne ottenne il trasferimento a
Pietroburgo, dove divenne
compositore di corte e maestro di cappella, acquisendo fama anche come virtuoso del clavicembalo.
Ritornò a Venezia tre anni
dopo, per dedicarsi principalmente alla musica
sacra.
Morì il 3 gennaio 1785 a Venezia.
Galuppi fu famoso soprattutto come
compositore d’opere, sia serie che buffe: dal 1728 al 1773 vennero rappresentate
in tutto 91 opere
sue
a
Venezia, Torino, Milano, Roma, Londra, Vienna, Napoli,
Padova, Madrid, Pietroburgo e in altre città.
Da rilevare la sua feconda collaborazione con Carlo Goldoni dalla quale
nacquero capolavori come L’Arcadia in Brenta e Il Filosofo di
Campagna.
Compose inoltre 10 serenate e cantate drammatiche,
27 oratori, numerose opere a carattere religioso, 51 sonate per cembalo, 7
concerti a quattro per archi, 3 concerti per flauto traverso, 2 concerti
per cembalo e una sonata per trio.
Vediamo cosa scrive Charles Burney del
suo
incontro con Galuppi avvenuto
il 16 agosto 1770:
"La visita fatta stamattina presto al
signor Galuppi è durata a lungo ed è stata utile e dilettevole. Ho avuto
un gran piacere nel vederlo e nel costatare come il tempo abbia
salvaguardato la persona d’un così grande compositore e il suo genio.
E’ ancora vispo e ciarliero e dalle apparenze potrà ancora deliziare per
diversi anni gli amici della musica. Il suo carattere e le sue maniere
sono naturali, aperti e piacevoli. La persona è piccola e magra, ha però
un aspetto nobile. Il signor Galuppi era un allievo del famoso Lotti e ben
presto si rivelò un buon clavicembalista e un uomo di genio nella composizione.
E’ stato così gentile da presentarmi la signora Galuppi e di mostrarmi la
sua casa dove ho visto un magnifico quadro di Paolo Veronese raffigurante
un bimbo dormente, già appartenente alla famiglia della moglie per diversi
anni. Da qui mi ha condotto nel suo studio dove c’era solamente un
clavicordo che a sentir lui imbrattava carta. Ha l’aspetto d’un buon
padre di famiglia e gode a Venezia di un’ottima reputazione sia per il suo
comportamento nella vita privata che per il suo talento. Eccezion fatta per Sacchini,
che si può considerare il migliore dopo di lui, eccelle al
cospetto dei musicisti di Venezia come un
gigante tra i nani. A una mia richiesta è stato così gentile da
promettermi un brano ancora sconosciuto d’una sua composizione in segno e
ricordo della sua amicizia.
Gli ho mostrato il mio piano e ne abbiamo
discusso come pure abbiamo discusso di musici e musica molto intimamente e
con sentimenti affini. La sua descrizione della buona musica m’è sembrata
eccellente ed è stata, anche se estremamente sintetica, assai
significativa: essa si compone,
disse, di vaghezza, chiarezza e buona modulazione.
M’è sembrato qui, anche se d’estate non si rappresentano opere, che il
signor Galuppi abbia molto da fare; egli è infatti tanto maestro di
cappella a San Marco quanto agli Incurabili. Riceve 100 zecchini all’anno
come organista privato della famiglia Gritti ed è organista anche in un'altra chiesa di cui ho dimenticato il nome.
Tutto ciò che qui si fa per lui è veramente meritato poiché è uno dei geni
originali della migliore scuola che esistano in Italia. Le sue
composizioni sono sempre geniali e spontane e posso aggiungere
ch'egli è un buon contrappuntista ed amante della poesia. Il genio si rivela
nelle sue partiture e nella natura delle melodie che introduce nei testi,
dove l’espressione della sua musica corrisponde ai pensieri del poeta e
spesso anzi li migliora."
Il Miserere di Galuppi
Sonate per cembalo
Galuppi:
immagini
Discografia
|
La
Clemenza di Tito
Mónika González, soprano (Vitellia)
Zoltán Megyesi, tenore (Titus)
Zita Váradi, soprano (Servilia)
Barnabás Hegyi, controtenore (Annius)
Andrea Meláth, mezzo-soprano (Sextus)
Tamás Kóbor, tenore (Publius)
Savaria Baroque Orchestra, dir. Fabio Pirona
Hungaroton
(2 CD, 2008)
|
|
Gustavo
Primo, Re di Svezia
Karoly, Gonzalez, Cecchetti, Kiss, Castiglioni,
Savaria Baroque Orchestra, dir. Fabio Pirona
Hungaroton
(2 CD, 2002) |
|
Messa
per San Marco, 1766
+ Concerti a 4 in D & g
+ Bertoni: Kyrie a quattro concertato per La Ducal Cappella di San Marco
Athestis Chorus, Academia de li Musici, dir. Bressan
Chandos
(1 CD, 2002) |
I Luoghi di Baldassare
Festival Galuppi e della Musica del '700
A cura di Rodrigo
|
|