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Giovanni Antonio
Giaj
( Torino, 11
Giugno 1690 - Torino, 10 Settembre 1764 )
Tutta la famiglia piemontese Giaj risale a Nicolas,
proveniente dall'Alsazia e giunto a Torino verso il 1650. Egli, valletto di
camera del principe Don Gabriele di Savoia, unitosi in matrimonio a Claudine
Daysi, si stabilì a Torino dove morì il 2 Novembre 1685 lasciando ben 5
figli.
Giovanni Antonio Giaj, figlio di Stefano Giuseppe, che faceva lo speziale
(morto a Torino il 28 Giugno 1695) e di Giovanna Francesca Arcor, fu il
primo ad essere musicista nella famiglia. Compì i suoi primi studi sotto la
direzione di Francesco Fasoli nel “Collegio degli Innocenti” della
Cattedrale di Torino, luogo in cui vi entrò nel 1700. Dopo il probabile
perfezionamento a Roma, intraprese la carriera di compositore con IL TRIONFO
D'AMORE OSSIA LA FILLIDE, rappresentato al Teatro Carignano nel 1715.
Sposatosi nel 1726 con Margherita Valsecchi appartenente alla borghesia
commerciante torinese, continuò a scrivere opere per Torino, Venezia e Roma.
Alla morte di Andrea Stefano Fiorè, nel 1732, Giovanni Antonio Giaj assunse
la direzione della Cappella Reale di Carlo Emanuele III. Venne confermato
ufficialmente nella carica il 24 Ottobre 1738 e la conservando tale uficio
fino alla morte: ottenne per il suo incarico un salario annuale di 1600 lire
che trasmise al figlio Francesco Saverio.
Il giovane Gaetano Pugnani dovette a Giovanni Antonio Giaj il piano degli
studi compiuti a Roma nel 1749 con Pasquale Bini.
Composizioni
Opere teatrali
IL TRIONFO D'AMORE OSSIA LA FILLIDE (Torino, 1713);
SESOSTRI; in collaborazione con A. S. Fiorè (Zeno e Parlati; ivi, 1717);
ARTENICE (da Zeno; ivi 1723; rifacimento dell'opera di Orlandini);
PUBLIO CORNELIO SCIPIONE (Giovanetti; ivi, 1726);
IL TAMERLANO (A. Piovene; Milano, 1727);
I VERI AMICI, in collaborazine con Fiorè (P. Silvani e D. Lalli; ivi, 1728);
MITRIDATE (A. Zeno e D. Lalli; Venezia, 1730);
DEMETRIO (Metastasio; Roma, 1732);
IDASPE (probabilmente di A. Zeno; Milano, 1732);
EUMENE (Zeno; Torino, 1737);
GIANGUIR (Id.; Venezia, 1738);
ADRIANO IN SIRIA (Metastasio; ivi, 1740);
FETONTE SULLE RIVE DEL PO (G. M. Baretti; Torino, 1750; per il matrimonio di
Vittorio Amedeo III con Maria Ferdinanda di Spagna);
LE TRE DEE RIUNITE per le nozze di Vittorio Amedeo di Savoia e Maria Antonia
Ferdinanda, infanta di Spagna (Madrid, 1750).
Inoltre
2 SERENATE (Malta, 1727 e 1729);
5 SINFONIE;
5 MESSE;
REQUIEM;
1 KYRIE-GLORIA-CREDO;
5 KYRIE E GLORIA;
5 CREDO;
4 DIXIT DOMINUS;
4 BEATAR VIR;
4 LAUDATE PUERI;
2 CONFITEBOR;
2 MAGNIFICAT;
3 MISERERE;
7 VENI SANETE SPIRITAR;
2 VICTIMAE PASCHALI LAUDES;
7 LITANIE;
16 INNI (fra cui 6 Annui Sacrae redeunì);
ANTIFONE per la Novena di Natale;
3 LAMENTARIONI;
DUODECIMA PROFETIA DI NABUCODONOSOR;
circa 36 altri mottetti;
2 cantate e arie.
Francesco Saverio Giaj
( Torino, 27 Settembre
1729 - Grugliasco, Torino, 12 Agosto 1801 )
Figlio di Giovanni Antonio Giaj, terminati gli studi iniziali con il padre e
nella cappella della Cattedrale di Torino, raggiunse la maturità musicale,
attraverso una borsa di studio che gli fu concessa dal Re di Sardegna Carlo
Emanuele III, a Bologna nel 1759, a Roma nel 1760 e a Napoli nel 1761, dove
fu in relazione con il maestro della cappella reale, Giuseppe De Majo.
A Roma riscosse successo dirigendo opere proprie durante un'accademia
organizzata dal cardinale Albani con il concorso dei migliori esecutori
della città e della Cappella Pontificia.
Quando ritornò a Torino, ottenne l'interim della carica paterna e la nomina
ufficiale il 7 Novembre 1764. Tra i suoi colleghi citiamo Gaetano Pugnani, i
maestri della cappella della Cattedrale Quirino Gasparini e il bolognese
Bernardino Ottani. Nel gennaio 1771 avvenne un incontro tra Francesco
Saverio Giaj e Mozart, di passaggio a Torino, dove era venuto per assistere
alla rappresentazione dell'ANNIBALE IN TORINO di Paisiello. Nel 1775 diresse
le musiche eseguite per le nozze di Clotilde di Francia con Carlo Emanuele
IV.
L'opera di Francesco Saverio Giaj sembra essere quasi esclusivamente di
carattere religioso se si eccettua un Concerto per violino ed una Pastorale
per archi e 2 flauti che potrebbero essere firmati da lui o dal padre. Non
si ha prova che abbia affrontato il genere teatrale. Sposato con Angela
Teresa Trucchi, ebbe 10 figli e, dopo aver assistito all'occupazione di
Torino da parte delle truppe francesi nel 1798, morì, forse per il fatto che
il 1798 segna la fine del suo incarico musicale poichè la Cappella Reale fu
soppressa, dovendo abbandonare il luogo in cui lavorò sempre con
un'orchestra composta di una sessantina di musicisti, fra i quali il giovane
Viotti, Ignazio Celoniat e i fratelli Besozzi.
Composizioni
Concerto per violino;
PASTORALE a 2 flauti con violini, violoncello e basso continuo;
11 MESSE;
3 REQUIEM;
3 KYRIE E GLORIA;
1 KYRIE;
2 GLORIA;
3 DIES IRAE;
2 DIXIT DOMINUS;
2 CONFITEBOR;
3 BEATUS VIR;
4 MISERERE;
2 LAUDATE DOMINUM;
3 MAGNIFICAT;
2 TE DEUM;
4 LITANIE;
26 LEZIONI per la settimana santa;
Responsori per il CASTRUM DOLORIS;
numerosi MOTTETTI.
Michel ’ Antonio Giaj
( Torino, 1701
ca. - Lione,
? )
Cugino primo di Giovanni Antonio Giaj e figlio del librario Giuseppe Antonio
e di Angela Maddalena Viretta, decise di trasferirsi stabilmente a Lione
intorno agli anni 1730-35.
La sua vita si divise fra la composizione e l’insegnamento musicale: insegnò
violino nel Collegio dei Gesuiti e violinista nei concerti dell'Accademia
della Belle Arti.
Come compositore invece ottenne il privilegio di stampa per 6 duetti per
violino, varia musica strumentale e DIVERTIMENTI BOSCAREGGI. Era pure
commerciante di spartiti di musica strumentale italiana. Uno dei suoi figli,
Joseph, dopo la rivoluzione fu gentiluomo e maestro di cerimonia del
principe Esterhàzy.
Composizioni
6 DUOS DE VIOLON (Lione, circa. 1756);
DIVERTIMENTI BOSCAREGGI.
A cura di
Arsace
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