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Locatelli oggi rappresenta per i più una
figura minore
della musica Barocca; invece ai suoi tempi era considerato un valente
compositore e soprattutto un grande virtuoso del violino: alcuni testi addirittura lo classificano come la punta
estrema del virtuosismo violinistico settecentesco, il "Paganini del XVIII
secolo".
La sua vita fu caratterizzata da un grande peregrinare concertistico per
mezza Europa, e dal 1729 si stabilì definitivamente ad Amsterdam.
Oltre a "Il Pianto di Arianna", sesto e ultimo concerto di una raccolta datata attorno al 1741, e che fa
intendere come avesse una tendenza ad
avvicinare la musica alla letteratura, la principale e celebre raccolta del
maestro è l'Op. III° intitolata L'arte del Violino, del 1733 (che può reperirsi
in un duplice cofanetto a basso prezzo della ARTS).
Tale opera consiste in una raccolta di 12 concerti per violino ed
orchestra e di 24 capricci per violino solo. Tra questi concerti se ne
distingue uno in particolare considerato vera summa, una sorta di compendio
globale delle possibilità virtuosistiche del violino applicate
al concerto: il nome di suddetto concerto è "IL LABIRINTO ARMONICO", il
12° e ultimo concerto della raccolta, quasi a voler significare la ciliegina sulla
torta.
Una curiosità: la raccolta è preceduta da un motto latino: "Facilis aditus,
difficilis exitus", come per dire sembra facile, ma in realtà il risultato
da raggiungere è difficile. Questo perché l'esecutore oltre a dover
conoscere bene le tecniche specifiche dello strumento, deve possedere una
grande estensione della mano sinistra.
A cura
di Arsace |
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