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Recensione
Si tratta di un cd edito dalla
HYPERION, n° catalogazione CDA67053
THE PARLEY OF INSTRUMENT diretto da Peter Holman, DDD, durata 63.38.
Si tratta delle composizioni giovanili di Handel nel periodo
degli
inizi del 1700: c'è la suite tratta dall'opera ALMIRA del 1705 che
viene
ricostruita da Peter Holman.
Poi segue la suite in G minor possibile come suite dell'opera NERO,
catalogata come HWV 453, di durata 9.21 sempre del 1705.
Inoltre c'è il concerto OBOE concerto in G minor descritto come HWV
287.
Segue la suite, e questo debbo dire il vero è la vera chicca, la suite
dall'opera FLORINDO E DAFNE, indicata come HWV 336, 352 e 354, e si
annota
del cd che è la prima incisione.
In effetti l'opera FLORINDO E DAFNE era stata concepita come un'opera
unitaria poi però data l'eccessiva lunghezza, Handel ha proceduto a
separarla in 2 opere che sono contrassegnate dall'HWV 3 e HWV4, ma la
musica
è andata pressochè perduta: di HWV 3 FLORINDO si sono salvati solo 5
numeri,
della seconda invece solo alcuni brandelli, che sono stati riportati
nella
suite dentro il cd in questione.
Il cd si conclude con L'Ouverture in B Flat maggiore tratto dall'opera
RODRIGO.
L'organico risulta ricco non solo per la composizione, ma anche per la
sapienza con cui Handel sa riempire anche con pochi strumenti la
melodia
lasciando vivere la cantabilità del pezzo: potere della Musica...
4 violini primi
4 violini secondi
2 viole
4 violini bassi
2 oboi,
1 fagotto
tiorba, aciliuto e chitarra
2 cembali
A
cura di Arsace |
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