Mathias de' Medici

Nell'ambito della storia Barocca, Siena, oltre che esser stata la città cha ha dato i natali alla super star del settecento canoro Francesco Bernardi, alias il Senesino, oggi è legata ad un'altra tradizione, che affonda le sue origini nelle radici di un'altra figura nobiliare nella panoramica della Famiglie di spicco italiane: Mathias de' Medici. Egli fu, di fatto, colui che istituzionalizzò il Palio di Siena nella forma attuale sostituendo i vari tipi di corse precedenti.

Sua Altezza Serenissima il Principe Mattias nacque il 9 Maggio 1613, maschio terzo genito di Cosimo II° e Maddalena d'Austria.

Da bambino fu destinato al sacerdozio, ma non mostrando disposizione, a 16 anni svestì l'abito e venne inviato a Siena. Alla città toscana era destinata la Principessa Caterina Medici Gonzaga, Duchessa di Mantova, che però morì poco prima della nomina, lasciando vacante la carica.

Fu così che, vista la giovane età e la maturità del ragazzo, venne nominato Governatore di Siena il giovane Mattias.

Questi prese possesso della città il 26 Agosto 1629 stabilendo la sua dimora nel palazzo di Piazza del Duomo circondandosi di una brillante raccolta di patrizi e gentildonne senesi. 

Di aspetto piacevole, a detta della gente, spiritoso, proclive alla vita spensierata ed allegra, lasciò che agli affari del Governo si occupassero i funzionari, organizzando invece feste e celebrazioni.

Nel 1632, per volere del padre si recò in Germania per partecipare, col fratello Francesco, alla guerra dei trent'anni giunta al suo ultimo periodo (1605 - 1635). Alternò così le pratiche religiose ai mondani piaceri facendosi sempre ben volere. Vi rimase fino al 1641, dando prove di valore, come nella famosa Battaglia di Lutzen (16 Ottobre 1632: nell'immagine qui a fianco, da un dipinto di Carl Wahlbom. La scena mostra la morte di re Gustavo II Adolfo di Svezia il 16 novembre 1632 )  ove affiancò il celebre condottiero senese Ottavio Piccolomini.

La cosa non mancò di accrescerne il prestigio al suo rientro a Siena. Per celebrare il suo rientro ed il  31° compleanno del fratello fece disputare, il 14 Luglio 1641, una corsa di cavalli, di cui era appassionatissimo, per le vie della città.

In quello stesso anno stabilì alcune regole di buon gusto, sia nell'uso dei costumi durante le sfilate delle feste cittadine, sia nella vita comune della città. Un esempio di ciò sta nella lapide posta in Salicotto in cui si legge:

"Il Ser.mo Principe Mattias ha proibito

che nella strada maestra di Salicotto

non possino habitare meretrici,

pena di cattura e di arbitrio.

XXX NOVEMBRE MDCXXXXI "

Si dilettò molto nei giochi con la palla e soprattutto nelle cavalcate da lui stesso organizzate nelle colline senesi. Istituì la scuderia di corte, per allevare barberi che presentava alle corse più rinomate.

Nel 1650 si recarono a Siena i suoi genitori, incuriositi della fama che stava avendo il figlio e delle grandi feste da lui organizzate a Siena.

Per l'occasione il 3 Novembre 1650 venne corsa una bufalata ed il 6 Novembre un Palio.

La corsa destò  tale ammirazione nei suoi invitati che il Principe pensò di renderla stabile nel calendario delle manifestazioni cittadine.

Fu lui che a tal proposito scelse la Piazza del Campo (a sinistra) quale luogo più rappresentativo della città per svolgere la corsa. Al di là dei com

pleanni e degli anniversari per i quali si celebravano feste, il 2 Luglio 1652 fu la prima data ufficiale dedicata esclusivamente al Palio di Siena, e questo lo si deve al Principe Mattias.

Verso il mezzo secolo d'età iniziò ad avere la gotta.

La malattia lo rese debole e, trovandosi ancora scapolo

La gente di Siena, però, riconoscente nei suoi confronti, chiese ed ottenne che i suoi visceri fossero definitivamente deposti nella chiesa della Madonna di Provenzano.

 dopo una vita da conquistatore, voleva farsi ecclesiastico secondo l'iniziale volere dei genitori. Non fece in tempo però a realizzare quest'ultimo suo desiderio. Morì l'11 Ottobre 1667 a Siena.

Il suo corpo fu sepolto nelle tombe medicee a Firenze, a S.Lorenzo.

(Notizie tratte da QUI)

A cura di

    Arsace da Versailles

Torna alla Home

Torna a Versailles