Domenica 4 ottobre 2015, presso la Saletta della ASSOCIAZIONE CLAVICEMBALISTICA BOLOGNESE, si è svolto il primo incontro di una serie di eventi promossi dal Principe Troubetzkoy e la professoressa Maria Pia Jacoboni, intitolata "Bologna tra clavicembalo e pianoforte"; il Principe infatti aveva suggerito alla Associazione di proporre in luogo delle solite esecuzioni di Johann Sebastian Bach, nuove composizioni bolognesi, proprio in relazione ai tesori che alcuni compositori caduti in oblio celano nella loro produzione.
L'evento è stato presentato ed analizzato attraverso una corposa trattazione degli autori presentati dalla dottoressa Donata Bertoldi, preceduto dai ringraziamenti della professoressa Maria Pia Jacoboni.
Donata
Bertoldi Ha conseguito la laurea in Lettere
e Filosofia presso l’Universtà di Padova. Si è successivamente diplomata in
musicologia presso l’Università di Bologna. Contemporaneamente ha conseguito
il diploma in pianoforte ed ha studiato clavicembalo. Docente di Storia ed
estetica musicale presso vari Conservatori, tra cui per un lungo periodo
presso il Conservatorio di Bologna, dove ha
ideato e curato l’attività di comunicazione con la stampa per il
Conservatorio, successivamente coordinando L’Ufficio Stampa
e le attività di produzione e comunicazione interna ed esterna. Dal 2012 è
docente presso il Conservatorio di Firenze, dove oltre all’attività
didattica svolge compiti di supporto. Ha pubblicato vari saggi sulla
musica nel Veneto e a Vicenza, studi su aspetti e momenti della musica per
tastiera dal ‘300 all’’800, in particolare sull’ambiente bolognese e
l’attività musicale del Conservatorio, e i volumi
LE TASTIERE, STORIA ESTETICA E PRASSI,
Rugginenti Editore; LUIGI
BOCCHERINI E LA SUA CULTURA MUSICALE DEL CLASSICISMO,
Edizioni dell’Erba, Fucecchio. Dopo un attento vaglio delle partiture, la Professoressa Jacoboni ha scelto quelle che sembravano più appropriate in termini di varietà dei movimenti e che avessero un qualche interesse musicale, cercando di fare una cernita scartando le partiture con contenuto scialbo e di scarso interesse musicale, come molte di quelle presenti dal sito IMSLP (Petrucci);
gli incontri dedicati a queste riscoperte squisitamente bolognesi, legate al cembalo ed ai primi fortepiano, che si svolgeranno con cadenza domenicale secondo un programma che verrà di volta in volta comunicato, saranno accompagnati mano a mano dalla stampa di una collana di volumi che raccolgono le partiture trascritte e revisionate, segnalate alla Associazione dal Principe stesso, e da lui fornite al vaglio della professoressa Jacoboni.
Nel primo Volume, sono stati presentati il noto Pier Giuseppe Sandoni, che nel nostro sito è stato ben presentato grazie alle realizzazioni di Paola Nicoli Aldini, e che nel corso della giornata del 4 Ottobre 2015 è stato suonato tuttavia con nuova interpretazione presso la Saletta dalla brava cembalista Vania Dal Maso; allo stesso modo, anche
Francesco
Antonio Baldassarre Uttini, presente
nel Primo Volume, ed eseguito live in sede al cembalo.
A questi nomi, che
abbiamo già avuto modo di presentare in prima assoluta nel nostro sito, qui
e qui, si sono aggiunti anche quello di
Agostino Tinazzoli, che in prima esecuzione su cembalo live
di una sonata, presenta un allegro favoloso, è stato riportato ieri in luce,
e quello di Francesco Campeggi,
quello di Luigi Palmerini e
quello di Maria Brizzi Giorgi,
che tuttavia un triennio fa era stato già presentato alla Saletta.
Naturalmente questi autori inclusi nel Primo Volume, tra l’altro inviato a tutti i Conservatori d’Italia e nelle principali capitali europee, non esauriscono di certo la panoramica dei compositori di matrice bolognese: ve ne sono altri in gestazione, che per il momento si preferisce tacere, giusto per fare la sorpresa al momento opportuno. Una serata deliziosa, con musiche rare ed inedite, tutte suonate di getto dalla brava Vania Dal Maso, che addirittura non ha voluto soffermarsi con una pausa per suddividere il vasto lavoro di esecuzione, che ha rasentato una intera ora di musica, in una sala assolutamente piena di gente, che produceva calore e anidride carbonica: aprire le finestre d’altro canto avrebbe potuto rovinare l’ascolto visto che oltre al traffico in via Saragozza, si era aggiunto lo scroscio della pioggia. La cembalista a fine concerto ha ricevuto il titolo di membro della Accademia Filarmonica di Bologna, accanto ai fiori ed agli applausi di tutti, compreso in prima fila, accanto al Principe Troubetzkoy, anche il maestro Tagliavini e sorella, dimostratisi entusiasti delle nuove scoperte di partiture bolognesi disperse nel tempo.
Si prevede infatti, cavalcando questo entusiasmo, l’esecuzione di tutto questo lavoro di ricerca del Principe e della Professoressa Jacoboni, sui pregiatissimi cembali storici della collezione del celebre maestro Tagliavini per Dicembre 2015. Ringraziamenti nel Primo Volume "Bologna tra clavicembalo e pianoforte" a pagina 4 del volume
Per finire la giornata in bellezza, mentre gran parte degli invitati erano passati al consueto ricco buffet in salotto, il Principe ha suonato a prima vista le partiture della serata ed anche qualche cosa di Rameau a memoria, nella ammirazione e consenso dei pochi astanti che aveva lì intorno, e giunti all’ascolto di note che provenivano dalla saletta, dove non doveva esserci più nessuno: alla sapienza dimostrata nello scegliere partiture rare ed ignote e di valore, ha saputo dimostrare come il ”suonar per diletto” possa corrispondere proprio ad un livello professionale, esattamente come i Marcello, per citare un noto caso del Settecento….
Qui segnaliamo il sito della Clavicembalista Vania Dal Maso
che ringraziamo molto per la sua disponibilità e grande gentilezza
Per finire la sezione, ci pregiamo di inserire anche alcuni video della esecuzione live, i quali hanno una registrazione effettuata con un altro microfono, della serata del 4 Ottobre 2015 organizzata dalla Associazione Clavicembalistica Bolognese.
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A cura di
Faustina da Versailles - Il Principe del Cembalo Arbace - Rodrigo - Alessandro Andrea - Carla - Stefano
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