La Francia e L'Inghilterra nel pieno periodo illuministico rappresentarono la concentrazione dei poli culturali del momento. Nello specifico la Parigi di Voltaire, Rousseau, Diderot, era anche il centro musicale che attirava molti musicisti stranieri, ed in particolare per la musica da tasto (organo escluso) cosa si eseguiva? Semplice, basta sfogliare il catalogo degli editori dell'epoca Boinvin, Le Clerc,  Madame Vendome per rendersi ben conto che non vi sono affatto esclusivamente compositori francesi, ma anche italiani, e tedeschi. Abbiamo pensato di presentare alcune musiche, rare ed alcune in prima esecuzione assoluta in tempi moderni, ripartendole in due sezioni in quanto costituenti ognuna di un fase evolutiva stilistica crescente.

In questa Prima Sezione vi presenteremo 3 compositori, di cui alcuni nomi già noti e a cui rimandiamo per un approfondimento, ed un compositore sopravvissuto a noi con una sola sonata.

Ci si riferisce a Pierre-Claude Foucquet, per il quale abbiamo trattato ampiamente e rimandiamo qui, appartenente alla Scuola dei Clavicinistes Français con una particolare vena compositiva stilizzata, di sintesi, senza retorica.

 



di

Pierre-Claude Foucquet

esegue

esegue Orlando Bass

Qui rimandiamo alla sezione video, sì poichè qua presentiamo musica reale eseguita su strumento cembalo e non dietro un PC con comodi artifizi.

Il Secondo, Christophe Moyreau ci ha lasciato ben VI "Livres de pieces de clavecin", una serie di raccolte di brani nel più puro stile francese, alternati a pezzi innovativi, dove in alcuni l'influenza di Domenico Scarlatti è assolutamente evidente. Nei Concerti di Moyreau inoltre è riscontrabile il richiamo allo stile vivaldiano e all'Italia, mentre le sue Ouvertures inneggiano lo stile Haendeliano, senza trascurare il modello di Michel Corrette ravvisabile ascoltando i Sei concerti per cembalo/organo Op.26. 







Qui rimandiamo alla sezione video, sì poichè qua presentiamo musica reale eseguita su strumento cembalo e non dietro un PC con comodi artifizi.

Sul terzo compositore, occorre dire che egli varca la rete per la prima volta: si tratta di Jean-Pierre Le Grand, che  appartiene ad una famiglia di musiscisti. Louis Daquin lo cita, insieme a Foucquet e Duphly, tra i più validi cembalisti della città, mentre Leopold Mozart loda le sue composizioni per lo stile fresco ed innovativo.

Purtroppo il livre di Sonate per cembalo solo di questo compositore è andato perduto, e l'allegro che qui vi presentiamo, è tratto da una raccolta parigina del 1756 circa pubblicata a Parigi da Madame Vendome.

Sopravvivono per completezza di informazioni nella bibliotheque National dei "Pieces de Clavecin en sonates" con accompognamento di Violino di  Legrand.  Il movimento di Legrand rappresenta ormai il passaggio verso il vero stile galante.

Qui rimandiamo alla sezione video, sì poichè qua presentiamo musica reale eseguita su strumento cembalo e non dietro un PC con comodi artifizi.

 A cura di

Con la collaborazione di Arsace da Versailles ed il materiale de Il Principe del Cembalo, l'apporto di Orlando Bass e di Jean Bidon.

Torna alla Home