Nei
Memoires
Secrets, un certo Gorani racconta:
"Il padre del famoso pittore Mengs si trovava un giorno presso una dimora
dove si teneva un concerto.
Un musico assai noto si esibì in modo così squisito che quest'uomo, duro
fino alla ferocia, ne rimase talmente impressionato da commuoversi.
Recatosi dal novello Orfeo, che osservò con piacere i risultati della sua
arte, gli domandò di cantare nuovamente.
"Acconsento" rispose il cantante, "ma solo ad una condizione" Mengs era
pronto a tutto ed acconsentì a sua volta.
"E cioè che voi mi permettiate di farlo a casa vostra di fronte a tutta la
vostra famiglia: ed insisto poiché, a parte la mia presenza, nulla venga
mutato nell'usuale andamento della vostra casa. Desidero vedere i vostri
bambini e che loro condividano con voi il godimento che avete provato".
Annibali era a conoscenza del fatto che Mengs trattava crudelmente i propri
figli, ecco il motivo di questa condizione ed aveva tramato per portar
conforto e serenità ai piccoli. Il musico portò con sé parecchie persone le
quali videro i figli dell'ospite in uno stato di terrore e debolezza
indescrivibili. Il risultato di questa visita fu che l'elettore in persona
si interessò dei bambini, e siccome aveva trovato in uno di loro una
naturale predisposizione per la pittura, lo fece andare a studiare in
Italia. Fu così che Raffaello Mengs venne portato a fare i primi passi verso
una brillante carriera, ed il suo bel ritratto dell'Annibali può vedersi
come un esempio della gratitudine che egli provò verso Annibali.
Anton Raphael Mengs, autoritratto del 1774
A cura di Arsace