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Giuseppe Chiarini, abile cantore
evirato, seppe ben destreggiarsi con un tal numero di avventure galanti a
Torino da allarmare la Castigata corte Sabauda.
Soprattutto l'infatuazione di una dama dell'aristocrazia gli fece ben
presagire una imminente violenta reazione dei familiari.
Poiché fu avvisato in tempo del grave pericolo credette opportuno non
sfidare la sorte e dette tempestive dimissioni. Quindi se ne partì per
Parigi dove raccolse moltissimi consensi nelle opere di Francesco Cavalli
SERSE e ERCOLE AMANTE.
Le donne francesi comunque non sentivano un grande trasporto verso i
castrati, e quindi ciò permise al Chiarini di non correre altri rischi.
A cura di Arsace
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