Pier Francesco

Tosi

 

( 1654 - 1732 )

 

 

Vide i natali a Cesena nel 1654.
Tutte le corti d’Europa lo ospitarono per vederlo esibirsi; dal 1682 a Londra si dedicò alla attività di maestro di canto e compositore.
Nel 1690 si rappresentò una sua opera: si tratta di PIRRO E DEMETRIO a Venezia.
A Vienna rimase dal 1705 al 1711 come compositore di corte, come anche nel 1719, dopo un breve soggiorno a Dresda.
Pubblicò un trattato di canto a Bologna nel 1723 intitolato Opinioni de’ cantori antichi e moderni, da cui si legge:

Molti maestri fanno cantare il contralto a' discepoli per non sapere in essi trovare il falsetto, o per isfuggire la fatica di cercarlo.
Un diligente istruttore sapendo che un soprano senza falsetto bisogna che canti fra l'angustie di poche corde, non solamente procura di acquistarglielo, ma non lascia modo intentato acciò lo unisca alla voce di petto in forma che non si distingua l'uno dall'altra, che se l'unione non è perfetta, la voce sarà di più registri, e conseguentemente perderà la sua bellezza.
La giurisdizione della voce naturale, o di petto, termina ordinariamente sul quarto spazio, o sulla quinta riga, ed ivi principia il dominio del falsetto, sì nello ascendere alle note alte che nel ritornare alla voce naturale ove consiste la difficoltà dell'unione; consideri dunque il maestro di qual peso sia la correzione di quel difetto che porta seco la rovina dello scolaro se la trascura
....
”.

Dopo un breve soggiorno a Londra, nel 1730 tornò in Italia, spegnendosi poi a Faenza nel 1732.


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A cura di  Arsace

 

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Ultimo aggiornamento: 17-10-21