Legato molto alla famiglia di origine di Parma, si firmava sempre Vincenzo
Re “da Parma”, cominciò a lavorare a Torino. Nel 1737, in qualità di aiuto
di Pietro Righini, arrivò a Napoli nel 1737 col compito di contribuire alla
costruzione del Teatro di San Carlo e di realizzare la scenografia per lo
spettacolo di inaugurazione, ACHILLE IN SCIRO.
Collaborò con il maestro sino al 1740, sostituendolo in sua assenza quale
pittore e realizzatore delle scene. Dopo il 1740 prese il suo posto nel
massimo Teatro di Napoli quale “Inventore, Direttore e Architetto delle
scene, ajutante della Regale Foriera”, creandone oltre 100 per opere e balli
nell’arco di 22 anni di lavoro, cioè sino alla Morte nel 1762.
Fu anche ideatore di macchine per gli apparati di vari festeggiamenti. Oltre
che per l'opera, preparò gli allestimenti per gli spettacoli di prosa e le
feste che si tenevano nel Teatrino di Corte e nei palazzi della nobiltà.
Lasciò sempre il lavoro nei teatri minori ai suoi collaboratori Antonio,
Francesco e Giuseppe Baldi. Dai pochi documenti rimasti (15 tavole incise da
Giuseppe Vasi), alcuni dei quali conservati al Victoria and Albert Museum di
Londra, si può desumere una ispirazione bibienesca, specie nelle scene di
architettura, anche se sono presenti elementi caratteristici, quali la
costante ricerca del sorprendente e del meraviglioso.