(Milano 1686 - Torino 6 Ottobre 1732) ***News*** Era figlio di Angelo Maria Fioré, che era violoncellista e compositore che faceva parte dell'Accademia Filarmonica di Bologna, e fu attivo presso la Corte di Parma ed attivo presso la Reale Cappella di Torino come violoncellista del Duca di Savoia. Andrea Stefano rivelò subito la sua talentuosità, già che a 13 anni apparteneva alla Accademia Filarmonica e musicista a servizio di Vittorio Amedeo di Savoia. Fu attivo anche a Roma, divenne maestro di cappella alla corte di Torino, dedicandosi alla composizione di vari generi musicali: dal melodramma alla musica sacra e da camera, riscuotendo apprezzamenti lusinghieri e ammirazione da parte di autorevoli musicisti contemporanei. Nel 1699 aveva già pubblicato a Modena un volume di Sinfonie da Chiesa, dedicate allo stesso Amedeo di Savoia. Si unì in matrimonio con Caterina de Caroli, da cui ebbe 4 figli. Il figlio maggiore di nome Vittorio Amedeo, seminarista al tempo della morte del padre, continuò a intrattenere rapporti con I Cavalieri del Teatro Regio di Torino, per conto dei quali si occupò a Napoli nel 1738, del contratto con il cantante Angelo Amorevoli per la stagione inaugurale d'Opera a Torino nel 1740 -1741. Andrea Stefano Fiorè ebbe anche una quinta figlia, Rosa, la ebbe dalla sua seconda moglie, Vittoria Vilver. Tra il 1703 ed il 1705, Fiorè fu a Roma in compagnia di G. B. Somis (che fu suo collega nel corso della sua vita), mentre beneficiava di una borsa di studio concessa dal Duca di Savoia. Il 13 Giugno 1707, ottenne il titolo di Maestro di Cappella alla Corte di Torino, incarico che mantenne sino alla morte, nel 1732. Uomo colto, musicista interessato sia alla teoria che ai trattati antichi, Fiorè era attento anche alle opere dei suoi contemporanei francesi ed italiani, godendo anche della possibilità di consultare una sua ricca biblioteca musicale, letteraria e di cultura generale. Su disposizione di Vittorio Amedeo di Savoia, Fioré si occupò della riorganizzazione della Cappella Reale di Musica nel 1718 ed incaricato di sorvegliare la costruzione dell'organo della Basilica di Superga. Facciata della Basilica di Superga Da sottolineare come un altro collega ricolleghi Fioré alla grande tradizione musicale anche francese: infatti Marc-Roger Normand era il cugino primo di François Couperin Le Grand. Coevo di Giovanni Antonio Giay, collaborò con quest'ultimo alla composizione dell'Opera I Veri Amici (Torino, 1728). Ogni sua composizione comunque veniva accolta con successo non solo su suolo italiano, ma anche a Vienna per non parlare del consenso che poteva aver ottenuto anche in Spagna (cosa che comunque resta da approfondire). La riscoperta di questo compositore in tempi recenti e l'interesse per le sue composizioni hanno portato alla realizzazione di alcuni cd, e qui si sceglie quello del gruppo già noto per le esibizioni in Ensemble Isabella Leonarda, di cui qui si segnala il cd dedicato al compositore con alcuni esempi sonori..... Clicca sull'immagine per informazioni Opere Teatrali La casta Penelope (1707) La Svanvita (Libretto P. Pariati; Milano, 1707) L'Engleberta (Apostolo Zeno, Vienna, 1708) Atenaide, solo I Atto (Apostolo Zeno, Vienna, 1709; il secondo Atto è di Antonio Caldara, mentre il Terzo di Francesco Gasparini) Ercole in Cielo, componimento da camera per musica (Pariati, Vienna, 1710) Il Trionfo di Camilla (S. Stampiglia, Reggio Emilia, 1713) Arideno (Molina, Torino, 1716) Teuzzone, in collaborazione con G. Casanova (Bursetti, da Zeno, Torino, 1716) Merope (Apostolo Zeno, ivi, 1716) Sesostri, Re d'Egitto (Bursetti, da Zeno e Pariati, ivi, 1717) Il trionfo di Lucilla (Apostolo Zeno, Torino, 1718) Publio Cornelio Scipione (Piovene e Salvi, Milano, 1718) Il Pentimento generoso (D. Lalli, Venezia, 1719) L'Argippo (Milano, 1722) L'innocenza difesa (Silvani, Torino, 1722) Ariodante (Salvi, Milano, 1722) Il Trionfo della fedeltà, in collaborazione con G. Razetti (dal Germanico di P. G. Barzisa, Torino, 1723) Elena (C. N. Stampa, Milano, 1725) I Veri Amici, in collaborazione con Giovanni Antonio Giaj (Silvani e Lalli, Torino 1728) Siroe, Re di Persia (Metastasio, ivi, 1730). Opere Dubbie: Sidonio (Rariati, Milano, 1706) L'Anfitrione (idem, 1707) Agrippina (Vienna 1709) Tito Manlio (Milano, 1710) Zenobia in Palmira (A. Zeno, Milano, 1710) Melissa contenta, intermezzo (ivi, 1710) Inoltre Sei cantate, Messa ad 8 voci e strumenti, 2 litanie a 2 voci e strumenti; Miserere; 9 tra mottetti ed inni a più voci e strumenti. Si segnala anche la pubblicazione di 12 Sinfonie da Chiesa a tre, cioè 2 violini, 1 violoncello con basso continuo per l'organo, Op. I (Modena, 1699). QUI sono possibili visualizzazioni di alcune partiture di N. Pelicelli, Musicisti in Parma, in N. d'Arch., 1933 A. della Corte, in MGG; M- Th. Bouquet, Musique et musiciens à Turin de 1648 a 1775, in Memorie dell'Accademia delle scienze di TTorino, Torino 1968 e Parigi 1969 M.-Th. Bouquet, Un maitre de chapelle à la court de Turin, in Studi piemontesi, (1972); Storia del teatro Regio di Torino, a cura di A. Basso, I, M. T. Bouquet, Il teatro di corte, Torino 1976; M.-T. Bouquet, Itinerari musicali della Sindone, in Centro di studi piemontesi, Torino 1981; in Diz. encicl. univers. della musica e dei musicisti, II, Le biografie, II, Torino 1985; F.J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, pp. 256 s.; R. Eimer, Lexikon der Musiker, III, pp. 458 s.; C. Schmidl, Diz. univers. dei musicisti, II, pp. 458 s.; U. Manferrari, Diz. univer. delle opere melodrammatiche, I, pp. 389 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, IV, coll. 255 ss.; The New Grove Dict. of opera, II, pp. 216 s. Si ringrazia della concessione sia l'Artista Angelo Manzotti che l'Ensemble Isabella Leonarda per i brani live ascoltabili in queste sezioni
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