Per il Ciclo Around
Handel
in assoluta completa prima
mondiale moderna
(fatta su cembalo e non tastierine
disco)
On Line il 6 Gennaio 2020
-
Il
Principe del Cembalo per aver
fornito la completa partitura rara
-
Orlando Bass per la disponibilità
ad eseguirla su clavicembalo
Henry
Symonds (1706 - 1740)
nacque a St.Martin Ludgate il 7 ottobre 1706, e
sembra essere sfuggito all'attenzione di
Charles Burney,
ma Sir
John Hawkins
lo menziona come uno dei musicisti associati ai concerti organizzati e
promossi da Thomas Britton.Tra gli altri vi comparivano figure come John
Hughes, Philip Hart e Obadiah Shuttleworth.
Poco si conosce sulla
vita, gli unici dati biografici che ce li fornisce Sir Hawkins:
Henry Symonds,
era membro della banda dei musicisti del Re, organista della chiesa di
San Martino, e anche della cappella di San Giovanni, al termine di James
Street, vicino a Bedford-row.
Si sa che era un celebre maestro di clavicembalo al suo tempo.
Fu Membro
della Royal Society of Musicians nel 1739.
Pubblicò
Six Sets of Lessons for
the harpsicord,
opera nella quale egli accenna che tali composizioni furono sottoposte
all'attenzione di
Giovanni Bononcini,
il quale con piacere le approvò.
Henry Symonds
morì
presso la sua residenza a Princes St. Bedford Row
il 6 gennaio del 1740.
La data di morte è
riportata come avvenuta il 7 aprile dello stesso anno.
Al suo decesso Henry Symonds era "musick master" organista di West Ham
and di St. John Chapel in St. John's Square.
Tra gli incarichi che ebbe ricordiamo il ruolo di
Organista di St. Martin Ludgate
dall'ottobre del 1706 al 1740 circa; inoltre fu
membro della "Royal
Society of Musicians” (1739).
Le
Six Sets of Lessons of the
Harpsicord
furono messe alla luce dall'editore William Smith a Londra verso il 1734
circa, e sono dedicate alla Contessa di Sunderland.
Le
Lessons
appartengono a quelle composizioni che
rientrano nella cerchia Handeliana, in particolar modo per la fluente
fusioni tra lo stile tipicamente inglese
Purcell,
Blow
etc... e lo stile innovativo di Haendel.
Cembalo originale inglese del 1720
Haendel opera una mirabile
fusione tra eredità inglese (la sua nuova nazione)
Purcell,
Blow
e successivi, la granitica tradizione contrappuntistica ereditata
proprio dalla sua patria e lo stile francese.
Nelle Lessons della prima generazione, come nel
nostro caso
Symonds,
si opera una semplice fusione (ma non marcata) di stile Haendeliano e
tradizione inglese. Già questo
Thomas Roseigrave
l'aveva fatto nelle sue Lessons del 1729, nonostante fosse il più grande
diffusore delle sonate scarlattiane su suolo britannico.
Nelle sue
Six Sets Lessons for the Harpsichord,
pubblicate dall'editore William Smith a Londra nel 1734, Symonds in
particolare
dimostra una eccellente fluidità compositiva. Si potrebbe confrontare
con le Lessons di
Thomas Chilcot
pubblicate anche esse nello stesso anni dall'editore Smith.
Entrambi i compositori mostrano un influenza prettamente Handeliana con
"ingredienti" e linguaggi stilistici vari. Appare però evidente comunque
che Symonds risenta dell'influenza oltre di Chilcot, anche di Loiellet,
e con uno stesso peso.
Symonds nelle Lessons segue la consueta forma della Suite: Allmand,
Corant, Saraband, Jigg, ossia l'archetipo inglese, cosa che lo
differenzia invece rispetto Chilcot , che invece adotta anche la forma
italiana della Suite.
Le Lessons includono anche altri movimenti come Menuet, Gavot e prelude.
Infatti le sue Lessons non hanno alcuna influenza
scarlattiana, bensì seguono la tradizione della fusione
dei due stili con più
dedizione alla scoperta di nuove armonie; alcune Lessons sperimentano
alcune "dissonanze " e un'abile polifonia nelle danze che compongono
proprio queste Lessons.
Tra
"gli around Handel"
che segnerà drasticamente il mutamento di stile sarà proprio
Maurice Greene,
che mentre nelle sue Ouvertures per cembalo sono un pallidissimo
riflesso dello stile Haendeliano, le sue Lessons tendono proprio una
totale inclinazione allo stile italiano.
Non dimentichiamo già il
diffondersi degli
Essercizi per Gravicembalo
di Scarlatti proprio ad opera di
Roseingrave,
e il proliferare su suolo inglese di composizioni tastieristiche tipiche
italiane:
Domenico Alberti,
G. B. Pescetti,
Baldassarre Galuppi,
e altri ancora che segnarono notevolmente la musica da tasto inglese
"all'avanguardia": si pensi all'influenza Scarlattiana (non molto
marcata) nelle Lessons di Thomas Chilcot.
Sir
John Hawkins: A General
History of the Science and Practice of Music ( New York 1963)
Donovan
Dawe: Organists Of the City of
London 1686 - 1850
A cura di
Il
Principe del Cembalo - Faustina da Versailles
Arsace da
Versailles - Rodelinda da Versailles
Arbace - Rodrigo
- Alessandro
Andrea - Carla -
Stefano Gizzi
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