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Galleria degli Specchi Il Lavori di restauro, terminati nel 2007, hanno ridato l'antico Splendore al Capolavoro Barocco: tali manutenzioni hanno rivelato la ricchezza dei capolavori di Charles Le Brun.
Versailles, 1678: al posto della Galleria degli Specchi c'era la Terrasse Luigi XIV la fece edificare al posto della Terrazza di Le Vau, che collegava originariamente il padiglione settentrionale al padiglione meridionale del palazzo. Veduta del Palazzo di Versailles nel 1669, con la Terrazza di Le Vau I lavori iniziati nel 1678 durarono dieci anni.
Essi erano collegati da una terrazza, in mezzo a cui era collocata una fontana che era in grado di far ammirare i giardini di Le Notre e per i quali il Re aveva concepito tutta un'arte particolare nel mostrarli. La Galleria degli Specchi, che quindi sostituì completamente la Terrazza, portata a termine da Hardouin Mansart e Charles Lebrun, con l'aiuto dei più grandi artisti dell'epoca, interrompe il susseguirsi delle divinità per le quali erano dedicate le Sale dei Grand Appartament: è il Re Sole ad esser protagonista nelle volte e nei soffitti: la storia di Francia sostituisce le storie greco romane di Dei ed Eroi.Vengono celebrate le vittorie militari della Francia e i successi politici di Luigi il Grande. Luigi XIV° ha preso il posto di Apollo e di Ercole: La storia di Francia ha soppiantato la mitologia....
Assieme ai due Saloni della Pace e della Guerra, la Galleria degli Specchi divenne un esempio d'arte decorativa vantato in tutta Europa. La Galleria degli Specchi misura 73 metri di lunghezza, 10,50 metri di larghezza per 12,30 metri di altezza. Alle diciassette finestre arcuate che si affacciano verso giardino, fanno da contraltare altrettante finte porte, decorate di specchi a riquadri smussati ai lati e incorniciati d’ottone cesellato e dorato. Quattro di queste porte mettono in comunicazione l’Appartamento del Re. Lo spazio è mirabilmente scandito da pilastri di marmo rosso con capitelli in bronzo dorato, da nicchie con statue antiche, da trofei cesellati, da leggiadre figure femminili in legno dorato che reggono cornucopie con candelabri di cristallo di rocca.
La Decorazione di questa Galleria, celebre anche oggi in tutto il mondo, è particolarmente curata. Gli spazi tra le finestre sono scandite da paraste di marmo rosso bruno di Rance, con le basi di bronzo cesellato e dorato con capitelli ideati appositamente da Caffieri per questa galleria. Il fregio della cornice in stucco dorato è ornato con gli emblemi degli ordini reali di San Michele e di Santo Spirito. Sulla cornice si notano ventiquattro gruppi di putti realizzati dallo scultore Coysevox e, un po’ ovunque, ghirlande, trofei e cascate d’armi, opere di Coysevox, Tuby, Le Gros e Massou. All’epoca del Re Sole questa Galleria possedeva degli arredi di argento massiccio, come le giardiniere per gli aranci, i tavoli e gli sgabelli, nonché le più belle statue delle collezioni reali. Incisione rappresentante il Trono ed i mobili d'argento al tempo di Luigi XIV° Da questa incisione, in tempi recenti si è fatta una ricostruzione tramite degli elementi scenici di come poteva apparire tridimensionalmente il Trono d'Argento del Re Sole e le statue ai lati, rappresentanti l'abbondanza del Regno di Francia. Dettaglio del Trono e di alcune statue dei lati decorative Dettaglio del Trono in argento massiccio del Re Sole Questa galleria, dove si accedeva liberamente come in tutto l’appartamento, brulicava di una quantità notevole di gente, dal popolo ai più grandi signori. Un tempo veniva addirittura attraversata quotidianamente da mucche, asine e capre che erano condotte fino agli appartamenti delle figlie di Luigi XV, allora bambine, affinchè potessero bere il latte freschissimo ogni mattina. Visuale della Galleria degli Specchi Durante
i Regni che si succedettero vi furono organizzati grandissimi ricevimenti in
occasione delle varie ambascerie, della visita del Doge di Genova, di nozze
principesche come quella del duca di Borgogna, nel 1747, in cui fu dato un
magnifico ballo di gala. In alcune ricorrenze, il trono del Re veniva sistemato
sotto un baldacchino in fondo alla Galleria, dal lato del salone della pace. Le pitture della volta sono di pugno di Charles Le Brun. La Galleria degli Specchi, affascina ipnotizza, fa sentire il visitatore piccolo piccolo, sia per l'architettura che per le arti scultoree ed pitturali, e l'Eco del Re Sole domina l'atmosfera. Solo visitando personalmente il Santuario del Barocco si può avere la percezione di questa presenza e di questa imponenza.
La vecchiaia del Re Sole coincise con una serie di lutti, che colpì i suoi parenti ed amici più cari. Versailles divenne la sua Tombeau (clip tratta da "Versailles, le reve d'un Roi") Qui sopra un link che permette di vedere la Superba Galleria degli Specchi a 360° Si apre ora la Sezione del soffitto: La Galleria degli Specchi è un ambiente che si deve ammirare a 360°: pareti, soffitti, mobilia, torcere, finestre, specchi, prospettive, luci, riflessi, colori, sfumature, brusii di ammirazioni delle decine di migliaia di visitatori giornalieri esterrefatti ... A cura di Arsace da Versailles
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