Galleria degli Specchi

Il soffitto dell'Apoteosi

Le Roi donne ses ordres pour attaquer en même temps quatre des plus fort places de la Hollande (1672)

Il Re si riunisce coi suoi generali, ed indica col dito un dettaglio di una grande carta delle Provincia-Unite, che è individuata anche da un Amore, dalla Personificazione di Minerva, Dea della la Saggezza, da leggersi come simbolo della Prudenza Reale, e dalla Gloria

"Io ho stimato più vantaggioso per i miei progetti ed insolito per la mia gloria, attaccare tutte in una volta le 4 fortezze del Reno": così scrive Luigi XIV° al ministro Colbert.

Particolare: da sinistra a destra: Il Grand Condè, Monsieur, ed il Re Sole

Il Re, in questo dipinto raffigurato, si trova vicino a Monsieur, suo fratello, il Grand Condé e il Maresciallo de Turenne, ed espone loro il suo audace piano di attacco. Minerva, al ddi sopra di loro, assiste al consiglio di guerra. Un giovane ragazzo, con la fronte ornata con una benda dorata e situato da un lato del Re, rappresenta il disegno segreto del Monarca.

Luigi XIV° è rappresentato in armatura, rivestito di una cappa di colore oro, la mano sinistra sull'anca in segno di autorità designando col dito a Monsieur che deve attaccare la città di Rheinberg (o Rimberg), di cui il piano avvolto rimette sotto il bastone di comando che il Re tiene nella mano diritta. Luigi XIV° è posto davanti alla carta delle città di cui organizza l'assalto sui bordi del Reno. I nomi delle 4 piazzaforti ("Wessel" (Wesel), "Burich" (Büderich), "Orsoy" e "Rimberg") da attaccare sono iscritti in lettere di oro sulla carta. 

Filippo d'Orleans, detto Monsieur, fratello del Re, ha appena ricevuto l'ordine reale di condurre l'assedio di Rheinberg, segnandosi il petto in segno di accettazione e di riverenza, mostra, con l'aiuto del bastone di comando, tenuto nella mano diritta, i preparativi in corso: soldati che si mettono in marcia, riunendo le loro armi ed i loro cavalli nella parte sinistra del quadro. Il livello di importanza di Monsieur è superato da quello del Re, che infatti lo supera di una testa. Esiste una simmetria fra il R e suo fratello: si completano per il colore delle loro cappe: all'oro della cappa reale risponde il blu di quella di Signore, costituendo così il blu ed oro della monarchia francese. 

Il Volto di Monsieur ha creato molti problemi di restauro nel 2004-2007, tanto che per ricostruirlo è stato necessario scollare il volto per permettere un intervento sul frammento di tela e sul rivestimento di gesso che serve da supporto. 

Luigi II° di Borbone (1621-1686), detto Il Grand Condè, è dipinto davanti a Monsieur: nella sua qualità di principe del sangue, ha un piede posto sulla gradino più alto della pedana, come il Re e Monsieur, e l'altro piede sul gradino inferiore. Porta un'armatura, una cappa viola, purpurea, appoggiati della mano diritta sul suo bastone di comando e fa un gesto con la mano sinistra, preparandosi a ricevere gli ordini del sovrano. Ha condotto l'assedio di Wesel. È dipinto di profilo.

Dettaglio: il Maresciallo de Turenne

Henri de La Tour d'Auvergne, visconte di Turenne (1611-1675) era cadetto di una famiglia che possedeva il ducato di Bouillon ed il principato di Sedan, situato nelle terre sovrane. È dipinto la mano sinistra sull'anca, segno di fermezza e di determinazione. la spada al lato, il bastone di comando nella mano diritta. Porta una cappa di un colore rosso vermiglio intenso: colore marziale, ma che viene all'ultimo posto di una gerarchia dei colori: dopo l'oro di Luigi XIV°, il blu di Monsieur ed il viola-purpureo del Grand Condé. Turenne ha condotto l'assedio di Büderich.

La Previdenza che accompagna questo principe ovunque è seduta vicino a lui, mentre la Vigilanza nell'aria. Mentre la Vittoria, che lo anticipa, è raffigurata da Marte, che porta uno scudo con i fiordalisi.

La Vigilanza è posta a sinistra della composizione, sullo sfondo; ha gli stessi attributi che nella composizione Le Roi gouverne par lui meme: è alata, tiene un gallo, un sperone ed una clessidra. 

Vicino alla mappa stesa principale, si distinguono quattro carte arrotolate delle quattro città, che saranno assediate contemporaneamente: "Wessel" (Wesel), "Burich" (Büderich), "Orsoy" e "Rimberg" (Rheinberg). 

Da notare che Charles Le Brun ha messo in luce la gerarchia fra i membri di questo consiglio di guerra: Monsieur, fratello di Luigi XIV, è sullo stesso grado del Re; il Grand Condé, principe di sangue, ha il piede diritto sul secondo piolo; infine Turenne che, principe straniero, ha i due piedi su questo piano inferiore. 

La rappresentazione di questa scena è  in un campo pieno di agitazione dove i soldati si attrezzano per partire in campagna.

A cura di

Arsace da Versailles