PRIMA PARTE

Dedichiamo una sezione specifica, suddivisa in 3 parti, ai compositori inglesi, coevi di G.F.Haendel.
La presente analisi prenderà in considerazione alcune composizioni scritte immediatamente dopo la pubblicazione delle suites de pieces de clavecin di Handel a Londra (c.1725) e dopo la pubblicazione degli "Esercizi di Gravicembalo" di Domenico Scarlatti pubblicati sempre a Londra nel 1739.

I compositori qui di seguito menzionati, pubblicarono suites e lessons per clavicembalo che all’epoca rappresentarono il top della loro produzione di musica cembalistica.

 

Manoscritto conservato presso la British Library di autore ignoto

Il manoscritto, databile sicuramente dopo il 1725, senza alcun titolo, è scritto in stile di preludio.

Preludio

(Si ringrazia anche la professoressa Jacoboni per la disponibilità)

Notevoli sono le analogie stilistiche e strutturali del brano in questione con il preludio della Suite N°3 in Re minore - HWV 428. Si tratta dunque di un compositore che ben conosceva lo stile handeliano.

(? - 1740)

Poco nulla si conosce della vita di questo compositore.
Pubblicò nel 1733 presso l'editore londinese William Smith, Six sets of lessons for the harpsichord, dedicate alla Contessa di Sunderland.
La presente Lesson e quella che sarà presente nella prossima sezione, riflettono prettamente lo stile handeliano.

Fifth Set

Il tema del minuetto finale con variazione della sesta Lessons sembra quasi scritto da Handel, anche se ovviamente non possono farsi paragoni con le composizioni del Caro Sassone.

(c.1707 - 1766)

 

Thomas Chilcot ebbe una rapida e brillante carriera presso la sua natia Bath.
Chilcot eseguì frequentemente le opere di Handel e i propri concerti per cembalo.
Le suites o Lessons di Chilcot furono pubblicate sempre dall'editore londinese W.Smith nel 1734.
Le lessons non sono paragonabili ai suoi concerti per cembalo e orchestra, ma comunque sono di ottima fattura tanto che Handel fu tra i "subscribers" delle sue lessons. Presentiamo qui il Presto in La maggiore tratto dalla seconda suite, dove Chilcot si dimostra forte debitore di Haendel. Fortissima è l’analogia strutturale e tematica del brano in questione con il presto di Re minore (movimento tanto caro a Handel) della 3 suite HWV 428.

I concerti per cembalo e orchestra di T.Chilcot del 1756 riflettono una svolta nello stile compositivo della musica da tasto: la grande assimilazione dello stile scarlattiano.

Presto in La Maggiore

Fortissima è l'analogia strutturale e tematica del brano in questione con il presto di re minore (movimento tanto caro a Handel) della terza suite HWV 428. I concerti per cembalo e orchestra di T.Chilcot del 1756 riflettono una svolta nello stile compositivo della musica da tasto: la grande assimilazione dello stile scarlattiano.

 

(1685 - 1757)

La pubblicazione a Londra nel 1739 dei 30 esercizi di gravicembalo di Domenico Scarlatti, segna una svolta nello stile dei compositori inglesi per clavicembalo: si assiste infatti ad un lento processo di mescolanza tra lo stile Handeliano e lo stile di Domenico Scarlatti.

Sonata K 21

(1685 - 1748)

Circa la bibliografia dettagliata di P. G. Sandoni si rinvia alla sezione dedicata ai compositori, contenuta nel presente sito. Il brano che vi proponiamo è la sonata prima in re minore, contenuta nella raccolta Cantate da camera e sonate per il cembalo, pubblicate a Londra circa nel 1730 e dedicate alla contessa di Premboke.
La raccolta di sonate del 1727 risente (specialmente nel movimento centrale della sonata qui in oggetto) dello stile handeliano. Lo stile del cantabile operistico è ben evidente. La Sonata si conclude con una giga, danza tanto cara alla musica da tasto inglese. Le Lessons di Sandoni, pubblicate in varie date da svariati editori inglesi, riflettono un completo processo di assimilazione dello stile handeliano, ne è testimonianza la Battle alla quale si rinvia l'ascolto, sempre nella sezione di Sandoni qui in handelforever o in GFH.

Sonata in re minore

Una terza fase del sonatismo di Sandoni lo si percepisce dalla varie raccolte sparse sia in collezioni private, sia nelle varie biblioteche europee: lo stile galante risulta molto evidente, e specialmente la Lezione del sonatismo di Domenico Alberti risulta perfettamente assimilitata ed elaborata in modo originale. Le sei sonate per il cembalo (nella prossima sezione ne presenteremo alcune), pubblicate dall'editore Bremner senza data, sono un esempio concreto dello stile galante, ormai imperante mentre era Handel ancora vivente.

Ricordiamo anche

AROUND HANDEL 3                  AROUND HANDEL 2

 

A cura di

Il Principe del Cembalo - Rodelinda da Versailles

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