(Liége 1704 – 1745)
|
|||||
Egli fu battezzato a Liège il 24 Febbraio 1704. Si ignora tutto della sua famiglia e della sua gioventù. Se si deve credere a Terry, egli sarebbe stato maestro di canto a Tongres. Il 27 Febbraio 1730 venne ingaggiato come “phonascus” al collegio di Saint-Martin a Liège; si ricorda una messa a due cori e sei composizioni di Vespri. Saint-Martin a Liège Il 18 marzo 1735 venne nominato organista della cattedrale Saint-Lambert a Liége; sembra che esso sia stato canonico minore e beneficiario della cattedrale. Il suo onorario fu aumentato nel 1738; nel 1740 egli presenta a Saint-Lambert dei brani musicali da far stampare: si trattava forse di sonate per due violini e basso oggi perdute. Hubert morì molto giovane, probabilmente qualche tempo prima del 23 giugno 1745, data in cui c’è menzione di alcuni candidati che richiedevano il posto di organista nella chiesa di Saint-Lambert che era divenuto vacante. La sua opera rimane poco conosciuta. Se la messa e le sonate per 2 violini e basso sono state perdute, i Vespri datati 1733 sono conservati a Maastricht. Il Fondo Terry a Liége ha conservato un Magnificat in Re maggiore per 4 voci, violini ed organo, del 1738. Un altro Magnificat nella stessa tonalità e delle Litanie in do maggiore si trovano alla cattedrale di Namur. La biblioteca del Conservatorio a Liége ha conservato anche degli esemplari di due delle sue opere strumentali stampate: “Six sonates pour clavecin également propres pour un violon ou pour une flute traversiére avec le basse”, Op.1, stampate a Liége dall’autore; e “Six sonates a tre”, Op. II ugualmente incise a Liége da Andrez. La biblioteca inoltre conserva infine una raccolta manoscritta, verosimilmente autografa, sotto il titolo di “Pieces de clavecin composte par Monsieur Renotte”; questa raccolta è appartenuta al suo successore titolare degli organi della cattedrale.
Questa raccolta di 104 pagine contiene fino alla pagina 82 delle composizioni che sono di pugno certo di Renotte. A partire da questo punto si trovano dei nomi come Leonardo Leo, Lancette o Hamal, ma anche altri che sono anonimi, non essendo possibile stabilire se si tratta o no di composizioni dell’organista di Saint-Lambert. Nessuna datazione è possibile, avendo le eventuali argomentazioni stilistiche meno peso di quelle fatte per le composizioni celebri, dove la musicologia più recente tende a rifiutarle. I pezzi di questa raccolta non sono delle suites, ma sono raggruppate per tonalità: sette in la, cinque in si bemolle, cinque in fa, diciannove in sol, diciannove ancora in re (di cui sei in minore), e d infine 12 pezzi in do maggiore.
Tuttavia la costruzione dei pezzi permane monotematica e d’andamento ancora barocco, ma non si trova praticamente del fugato e imitazioni. Per contro vi si percepiscono degli elementi che presagiscono lo stile preclassico, come i bassi Alberti. Al rigore ed alla complessità dello stile barocco si oppongono ormai la semplicità, la badinerie e la trasparenza dello stile galante, tutto impregnato della cantabilità italiana, privilegiando la scrittura a due voci. Vita delle Rovine dell'Antica Cattedrale di Liége La scrittura d’Hubert Renotte è vicina a quella di Balbastre (1727 – 1799) o a quella di un Duphly (1715 - 1789), ma presenta una simbiosi spesso felice dello stile francese, nobile e molto ricco di ornamentazioni, con la vivacità delle opere italiane. Renotte non ha rivali in modo particolari nei rondeaux alla francese: affettuosi senza sentimentalismi, essi possiedono spesso uno charme ed una grazia irresistibile. L’allegro rondeau in sol a 3/8 è un modello del genere e tanto da poter evocare i “Roseaux” del grande Couperin. Bisogna tener presente i pezzi abbastanza sorprendenti in do maggiore che si trovano alla fine della raccolta manoscritta, come per esempio lo stupefacente tessuto di scale ed arpeggi che, un secolo prima Carl Czerny, che scrosciano con una virtuosità trascendente nelle “Roulades et harpeggio”. O ancora l’”Allegro de torrent” brillante ed evocatore, ma temibile per l’esecutore!
Infine la molto bella “Bagatelle ou follies de Liége”: un tema di basso ostinato nel genere della passacaglia, è ornato da 12 variazioni delle quali la virtuosità si amplifica gradatamente e che termina con un “Menuet ensuite des folies de Liége” facendo da pezzo di variazione finale. Il tema è molto differente da quello delle celebri “Follie di Spagna” tante volte variato dopo Corelli. Il tema di queste follie è veramente di Liége? La sua struttura è basata su un movimento di terze che si interlacciano attorno ad una marcia di basso molto corrente che non permette di risolversi. Ma la voga delle follie variate, nata nel XVII° secolo era molto diminuita nel corso del secolo seguente. Pertanto il liegese Grétry, (il compositore famoso per la superba aria "O Richard, o mon Roi!", simbolo dei movimenti Realisti, tratta dalla sua Opera Riccardo Cuor di Leone, che tanta importanza ebbe il 1° Ottobre 1789 - SI VEDA QUI -), per esempio, vi sacrifica ancora la seconda metà del secolo e Josè Quitin ci ricorda che nel “Les Hypocontes” (composizione di Jean Noel Hamal) se ne cita l’uso. Si fa presente che di Hubert Renotte esiste un cd commerciale, eseguite dalla cembalista Verlet - Jos Van Immerseel A cura di Principe del Cembalo, Faustina da Versailles Arsace da Versailles, Rodelinda da Versailles |