Let God Arise, (Che Dio si alzi), lo Chandos Anthem numero 11, HWV 256, è basato in sostanza interamente sui versetti del salmo 68, con una sola inserzione drammatica del salmo 76 (il tuo biasimo, oh Signore, fa cadere carri e cavalli). 

L'Anthem inizia con una sontuosa e sfavillante sonata, a tre voci, che presenta un tripudio di note, incastonate in una melodia complicata e al tempo stesso cantabile: non manca un oboe solista che si evidenzia nell'orchestra di archi. 

Questa sonata consiste in 2 movimenti, il secondo è un vivace fugato che termina con la parte lenta, introducente il coro: la scrittura è estremamente viva, trasudante l'entusiasmo di Handel alla lettura del testo. 

La conclusione della sonata si incastra a pennello coll'incipit melodico che introduce il coro, complicato, elaborato, ricco, e dove la melodia non rischia di rimanere schiacciata da un freddo ed inespressivo contrappunto. 

I cori sono di una varietà tematica molto incisa, poggiando una parte della loro vitalità interna dallo sfruttamento di immagini che evocano il testo (come nel primo ritornello) e nel mescolamento drammatico della tessitura corale ed imitativa. 

Il Primo coro "Let God Arise" alle parole "Let his enemies be scattered" la musica assume un carattere martellante che si ripeterà anche nei a solo, e che verrà interrotta solo dal bel corale finale in forma di siciliana prima che l'Anthem termini con la maestosa doppia fuga. 

L'aria del tenore che segue, che ha un incipit che fa ricordare uno stile bachiano, cupo, ma l'ascoltatore viene ingannato subito dalle immediate battute successive: questa oscurità viene spazzata via da una melodia radiosa e gioiosa, piena di vita: si canta "Like as the smoke vanisheth"; con un obbligato di violoncello e del contrabbasso corrispondenti alla linea fiorita del solista. 

L'aria del soprano successiva, "Let the righteous be glad" è anche essa accompagnata da un obbligato di oboi. 

L'Anthem Let God Arise termina su una sequenza potente di movimenti corali, dove l'effetto imponente è straordinariamente ottenuto con una grande economia di mezzi. 

Si tratta del coro "O Sing Unto God". Questo coro iniziale porta ad un certo punto ad un pezzo corale lento "Praised be the Lord" che manifesta il grado di interiorizzazione della musica in stile Barocco Inglese. Alla fine il coro trasforma l'atmosfera con una nuova melodia: sulle parole "At Thy rebuke" si palesa il ritmo della Hornpipe inglese. 

L'ultima fuga raggiunge il suo apogeo in un tema nobile con una nota tenuta sulle parole "Blessed be God", (Che Dio sia benedetto), alternando con degli Alleluja sonori le altre voci, unendo, con tutta l'esuberanza di cui Handel è capace, il fervore virtuoso del salmista all'ostentazione dello stile georgiano: l'Alleluja finale è uno dei rari esempi di cantus firmus.

1 - Sonata

Strumentale

 

2 - Let God Arise

Coro

Let God arise, and let his enemies be scattered:
let them also that hate him flee before him.
 

3 - Like as the remoke vanisheth

Aria per tenore

Like as the smoke vanisheth, so shalt thou drive them away:
like as wax melteth at the fire,
so let the ungodly perish at the presence of God.
 

4 - Let the righteous be glad

Aria per soprano

Let the righteous be glad and rejoice before God:
let them also be merry and joyful.
 

5 - O sing unto Lord

Coro

O sing unto God, and sing praises unto his name.
 

6 - Praised be the Lord

Accompagnato

Praised be the Lord.

7 - As thy rebuke

Coro

At thy rebuke, O God: both the chariot and horse are fall’n.
 

8 - Blessed be God

Coro

Blessed be God, Alleluia.

Registrazione live coro ed orchestra di Neuchatel

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A cura di

Arsace e Faustina da Versailles