La sinfonia del terzo Atto prevede, sottolineando con grande enfasi, l'arrivo della Regina di Saba: è un delizioso movimento di un vero e proprio concerto per oboe ed archi, in cui i tratti si snodano lentamente, consentendo un altalenante gioco di intarsi melodici. Symphonia: arrival of Queen of Sheba
All'inizio del Terzo Atto, Solomon ordina ai musicisti della sua Corte di rappresentare una "masque" per intrattenere la appena giunta Regina di Saba: questa parentesi è costituita da 4 cori, ognuno dei quali è introdotto da degli assoli talvolta fatti sullo stesso tema, con la stessa tecnica musicale di teatro di Purcell. La scrittura corale è volutamente descrittiva , mirando ad evocare di volta in volta suoni pastorali, i fragori guerreschi, la selvaggia disperazione di un amore non corrisposto, ed il ritorno alla calma dopo la tempesta. La sequenza non ha valore solo per la superba qualità di ciascuno degli episodi, ma anche per il contrasto di atmosfera evocata fra le 4 tavole. Questi cori sono a cinque parti, tranne il pezzo "Shake the dome", dove due gruppi di 4 voci rappresentano le armate nemiche. L'importanza ed il numero di questi cori avrebbero potuto portare uno squilibrio nell'oratorio, come era stato per ISRAEL IN EGYPT, dove Handel fu obbligato ad aggiungere dei pezzi solistici in ogni ripresa. In SOLOMON, Handel fece attenzione a non danneggiare l'oratorio, affidando al personaggio Solomon la voce di un mezzo-soprano donna: Handel aveva a disposizione un buon basso e un buon tenore, ma a loro relegò il ruolo di sacerdoti; Handel volle fare come contraltare al debordo dei cori dei pezzi con voce alta: questo aspetto è molto evidente nei pezzi di insieme nei quali il tenore ed il basso non partecipano mai; ma esiste un'altra ragione per questa scelta: i ruoli eroici nell''opera seria barocca erano sempre affidati a voci alte, ed Handel traspose questa associazione nel campo degli oratori inglesi: i suoi giovani innamorati sono quasi sempre delle voci alte. Solomon è sia un uomo giovane che innamorato; è anche in un certo modo un personaggio simbolico, senza tinte forti, e quindi Handel è ricorso ad una tessitura simile a quelle che usava nell'opera e in sintonia con il cast di cui poteva disporre al momento. Ev'ry sight these eyes behold, è l'aria d'entrata della Regina, che molti critici hanno trovato non all'altezza della sinfonia di apertura del Terzo Atto. Essa presenta una melodia scorrevole, con una parte strumentale concertata accattivante: potrebbe definirsi come una semplice gavotta cantata da una principessa inglese "alla Purcell". Ev'ry sight these eyes behold
A questo punto inizia proprio il Masque, seguendo il desiderio del Re Solomon che vuole ammaliare la Regina di Saba con uno spettacolo: siamo dinnanzi ad uno spettacolo dentro lo spettacolo dell'Oratorio. Si vuole rappresentare quattro aspetti contrastanti, esposti con contrasto musicale. Handel segue gli insegnamenti della musica autoctona inglese, ma arricchisce il tutto con una scrosciata di musica meravigliosa ed ispirata. E questa summa viene aperta con Music, spread thy voice around che può considerarsi come una nuova ode a Santa Cecilia, sebbene di piccole dimensioni. E' un madrigale a 5 voci, con parti antifonali: Handel prendendo spunto da un tema dei mottetti di Steffani, personalizza l'idea iniziale creando un tutto nuovo proprio di stampo eminentemente handeliano. Music, spread thy voice around
Poi il Re introduce il tema marziale, e Shake the dome and pierce the sky è un doppio coro, nello stile pieno handeliano, con tutti i crismi cerimoniali e decorativi. Questo brano non è che si ossa dire abbia una sua chiara terminazione, e in questo aspetto si è giunti a credere che Handel abbia troncato una vera e propria terminazione proprio per accentuare il contrasto con il brano immediatamente successivo. Now a diff'rent measure try
Siamo dinnanzi ad uno dei più grandiosi cori handeliani, ed affronta il tema dell'amore, trattato con concetti violenti: ci si riferisce anche a morte e selvaggia disperazione: ad un certo punto si è immersi in un silenzio pregno di rispetto e di paura: Infatti alle grida dei tenori piene di angoscia, si passa ad ascoltare un qualcosa che sembra avvicinarsi ad una passione. Draw the tear from hopeless love
E si giunge alla terminazione del Masque con Thus rolling surges rise, che è un madrigale, che sfoggia un contrappunto leggero ed elegante. Thus rolling surges rise
Secondo il Lang, Handel aveva a cuore del Terzo Atto principalmente questa masque, e quindi ritiene vi sia un calo di interesse da parte del compositore. Ma questa ipotesi trova la sua confutazione del pezzo che canta la Regina di Saba quale commiato dalla Corte Salomonica. Pious king, and virtuous queen
Nell'aria di Zadok Golden columns le viole sono suddivise, mentre non lo sono i violini. Golden columns, fair and bright
Si passa ad un massiccio Anthem Praise the Lord, nello stile degli Alleluja, che secondo Winton Dean sarebbe opportuno spostare nelle esecuzioni alla fine del Terzo Atto come finale dello stesso, consiglio che è stato seguito nella incisione dell'oratorio nel cofanetto edito dalla Philips, diretto da Gardiner. Praise the Lord with harp and tongue! / Praise the Lord through ev'ry state
How green our fertile pastures look
Questa che segue è l'aria di cui si accennava prima, ossia la meraviglia del commiato cantato da Nicaule, Regina di Saba: Handel tocca un vertice assoluto: l'intensità della scrittura è sublimata nella bellezza ordinata della forma: è una scena dove la Regina riparte dopo aver potuto ammirare le meraviglie, le bellezze, le ricchezze della terra, dopo aver potuto constatare la pietà di Zadok e del popolo, dopo essersi resa conto di persona della saggezza del giovane Re Solomon, che possiede pure alte doti politiche: la conclusione in sostanza di ciò che poteva essere una visita ufficiale in terra straniera di una alta personalità politica. Tutto il pezzo è ufficiale e pino di decoro: tutto è pervaso di nobiltà e sincerità per le parole profuse nell'aria. Con questa aria, che potrebbe ricordare la visita ufficiale della Regina inglese nei suoi Dominions e questo fa di SOLOMON un oratorio squisitamente inglese, dove il popolo prova sentimenti intensi verso la Monarchia. Will the sun forget to streak
Altra versione di Will the sun forget to streak
Ev'ry joy that wisdom knows
L'atto Terzo si conclude con il coro doppio The name of the wicked shall quickly be past in otto parti, che è una splendida preghiera, un canto ampio e dolcissimo. Secondo Lang esso è un coro di una potenza travolgente. The name of the wicked shall quickly be past
A cura di Arsace da Versailles
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