HWV 67 Questo oratorio fu composto fra maggio e giugno del 1748, ma fu eseguito al Teatro del Covent Garden solo nel marzo del 1749. Questo oratorio non presenta un amore contrastato o una passione travolgente. Non vi sono battaglie, non sono presenti gelosie: il Re Solomon e la sua Regina sono innamorati più che mai, e lo si vede e sente nel Primo Atto. L'azione è ridottissima, proprio come negli oratori militari, JOSHUA, JUDAS MACCABEUS, OCCASIONAL ORATORIO, ALEXANDER BALUS. L'Ouverture, oltre ad un primo movimento ossia un accademico Maestoso, si erge su un Allegro fugato, uno dei più interessanti ed impegnativi scritti da Handel, e su un ben congegnato Allegro su tempo di "danza". Grazie alla disponibilità di Chiara Cattani, si è pensato di coronare questa sezione con una sua esecuzione fatta su strumento musicale cembalo solo, preso dalle trascrizioni delle OUVERTURES di Handel, edite da Walsh.
Si ringrazia per l'esecuzione live su strumento musicale cembalo La figura di Solomon viene esaltata per le sue grandi qualità umane e per la saggezza con cui sapeva affrontare anche le questioni meno significative. Nel Primo Atto lo si vede alle prese con la sua consorte, esaltando la felicità coniugale; questo argomento è rappresentato da Handel con grande ampiezza melodica e con un disegno ritmico di respiro suggestivo. Nel Secondo Atto, statuaria si staglia la sua saggezza, nel giudizio sulla contesa di due prostitute sul diritto di madre su uno stesso bambini. Nel terzo Atto si assiste alla visita della Regina di Saba che attirata da tanta sapienza, abbagliata dallo splendore della Reggia di Solomon appena edificata. La Regina farà dono a Solomon di 120 talenti d'oro e di una gran quantità di aromi e di pietre preziose, mentre i Regnati si accingono a proclamare alle loro genti anni di gloria e prosperità. Nel Primo atto viene presentata la consacrazione del tempio appena eretto, ed il Re, i sacerdoti ed il popolo intonano canti di ringraziamento. Il Re poi si apparta con la sua Regina, con la quale amoreggiano e si dichiarano il loro amore. E' l'atto dedicato al famoso giudizio, detto "salomonico": si fa riferimento alla sentenza che dà il Re Salomone sulla questione delle due donne che reclamano la tutela su uno stesso fanciullo. E' l'atto teso tutto alla accoglienza trionfale che Salomone riserva per la visita di Stato della Regina di Saba: questa vicenda è tratta dal primo libro dei Re e dal secondo libro delle Cronache.
Gli atti, tre, I Critici inglesi associarono subito l'Oratorio SOLOMON ad una composizione tesa ad esaltare Re Giorgio II, rimarcando un parallelismo fra la società perfetta, utopica, del Re Salomone, e quella dell'Inghilterra del diciottesimo secolo retta dal monarca suddetto. Secondo Young, Solomon esalta la ragione, la saggezza, la ricchezza e la pienezza della cultura. Alcuni hanno intravisto in SOLOMON, un oratorio sacro, nel senso che dentro vi è espressa una religione, che non è nè quella ebraica, nè quella cristiana. Vi è una visione che può che può definirsi panteistica, cosa che in realtà cozza con la scelta del protagonista. Solomon infatti era stato più volte celebrato come pilastro di saggezza, ricchezza e gloria: egli aveva realizzato i progetti del padre David, completando il tempio, senza contare i meravigliosi edifici, fra cui si deve annoverare il palazzo della figlia del Faraone, che il librettista considerò come Regina, fra un centinaio di abitanti dell'harem.
SOLOMON
contiene alcuni dei più grandiosi cori handeliani, che fanno il maggior
vanto I corni e le trombe sono utilizzati indipendentemente, sia nell'insieme, sia in responsorio, rinforzando le masse corali, dove puntano il discorso con una corta fanfara. Cinque fra i cori di SOLOMON sono a doppio coro, e permettono di vedere il diagramma di quello che è stato lo sviluppo stilistico di Handel. In due cori, addirittura si arriva a ripartire i violini e le viole in 4 parti. Il trattamento ampio delle viole caratterizza la partitura, cosa che si estende sia ai movimenti relativi ai cori che nei pezzi solistici. Nell'aria di Zadok Golden columns, del Terzo atto, le viole sono suddivise, mentre non lo sono i violini. La musica che viene riservata al Re Solomon muta in continuazione, presentando ogni situazione dell'animo umano: ora è musica angosciosa, ora è musica piena di sensazioni, ora è carica di speranza.
Accanto alla figura del Re
Solomon, sono presenti importanti figure femminili: nel primo atto
troviamo la Regina consorte, nel secondo Atto due prostitute, e nel
terzo Nicaule, Regina di Saba. Si nostrano così tre categorie d'amore:
la felicità coniugale nella figura giovane della consorte di Re Solomon,
innamorata e senza complessi, l'affetto materno nella prima meretrice
che viene in scena nel Secondo atto, e l'amore platonico e l'amicizia
della Regina Nicaule, in visita ufficiale nel Regno di Solomon. Curiosità: nel 1835 Felix Mendelssohn con l'orchestra del Niederrheinsche Musikfest a Colonia, diresse il SOLOMON per il quale già da tempo aveva curato l'arrangiamento della parte del basso continuo. A cura di Arsace da Versailles - Faustina da Versailles Rodelinda da Versailles - Il Principe del Cembalo Rodrigo - Arbace - Alessandro Andrea - Carla - Stefano
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