Atto Terzo Harapha, dopo aver beffeggiato Dio, è incaricato di condurre Samson alla festa di Dagon e lì, con minacce, lo induce a dimostrare le sue abilità e forze nella festa dei Filistei per il Dio Dagon: Samson dapprima rifiuta, ma poi decide di accettare la sfida, con il proposito di sconfiggere tutti con l'intervento di Jehova. Il Coro degli Israeliti intona "With thunder arm'd, great God"
Armato di tuono levati, oh Gran Dio Aiutaci, Signore, o Israele morirà! Proteggi i tuoi servitori e salva, oh salvaci per amore dei suoi servitori! Samson ritrova la pace interiore, mentre le preghiere dei suoi compagni l'accompagnano. "Thus when the sun from's wat'ry bed" aria di Samson da Atto Terzo di SAMSON
Così quando il sole dal mare suo giaciglio, velato di rosso posa la testa verso oriente terribilmente pallide le ombre erranti si incammineranno verso la loro prigione e qualche spettro incatenato scivolerà nella propria tomba. Samson invece di dichiarare il suo intento bellicoso, canta questa bellissima aria, creata in un delicato tono pastorale e ricca di caratteristici tocchi pittorici: si descrive così la tranquillità di Samson, ma anche la sua determinazione. L'azione prende il suo inizio con un recitativo accompagnato di Micah, con la sua aria successiva "The Holy One of Israel be thy guide", seguito dal Coro di Israeliti "To fame immortal go"
Micah Che il Dio d'Israele sia la tua guida. Che l'angelo delle tua nascita sia al tuo fianco! Va' verso la gloria immortale, Il Cielo ti manda per colpire Il Dio d'Israele è la tua guida. Coro di Israeliti Va' verso la gloria immortale, Il Cielo ti manda per colpire Il Dio d'Israele è la tua guida. Micah in questa scena smette di essere un mero osservatore, e sembra assumere il ruolo di capo sollevatore di folle: anche la sua musica cambia, infatti il tono popolaresco della melodia incanta il popolo di Israele che sembra seguirlo: tale tema viene ripreso nel coro, poichè gli Israeliti fanno proprie le idee di Micah. Samson parte quindi per quella che saranno le sue ultime gesta. La scena cambia: si ascolta da lontano la musica per i festeggiamenti di Dagon, ma alla boria, all'arroganza di questo popolo si aggiunge la giustizia divina: un filisteo, con l'aria "Great Dagon", interrompe l'atmosfera perchè esulta in quanto il "Grande Dagon ha sottomesso il nemico"; il ritmo è di danza alla Purcell che sfocia sostanzialmente nel coro seguente dei Filistei "Great Dagon has subdued our foe", che riprende lo stesso testo in una forma leggera, distesa ed affascinante: quelli che dovevano esser dipinti come i "primitivi orientali" presentano invece un altro brano di qualità eccezionale , in una forma imitativa e con un organico dove vengono sfoggiati anche i corni.: in sostanza i filistei non si rendono per niente conto di cosa li aspetta, che la loro rovina è vicina... solo l'ascoltatore sa come andrà a finire la vicenda.
Manoa canta "How willing my paternal love", dove cerca di riproporre il progetto di riscattare il figlio.
Quanto vorrebbe il mio amore paterno partecipare alle cure di mio figlio e condividere le pene a cui è sottoposto! Sebbene lui vaghi nelle ombre della notte non gli manca la luce perchè io ho gli occhi.
C'è una Sinfonia indicata con la dicitura "Di orrore e confusione" e delle grida di spavento e di dolore blocca il recitativo di Manoah, che viene interrotto anche dal coro dei Filistei disperati, si sentono in lontananza intonare "Hear us, our God! oh hear our city" (qui sotto): la parte strumentale inizia ad essere violenta: il loro coro viene sviluppato su elementi tratti dalla precedente selvaggia sinfonia: i Filistei - "coro fuori scena" come viene scritto in partitura da Handel - sono in crisi "Heaven, we sink, we die!"(Cielo! sprofondiamo, moriamo!) urlano....
Ascoltaci,
o Dio! Oh Ascolta la nostra preghiera! Pietà, Cielo! sprofondiamo, moriamo!
Giunge un messaggero che proclama il crollo delle colonne del tempio di Dagon e che Samson, responsabile di tale distruzione, è morto assieme a tutti i Filistei. Handel racconta la fine di Samson con una elegia, con Micah che afferma "Ye sons of Israel now lament" che è ripresa e rafforzata da un dispiacere generale del popolo nel coro seguente "Weep Israel", entrambi scritti per la tonalità del fa minore:
Brano "Ye sons" e il coro seguente "Weep Israel" Segue la lugubre marcia funebre in tempo grave, simile a quella presente nel SAUL, (come questa in tonalità maggiore), a testimoniare il dolore della tragica fine di Samson. Si tratta quasi della marcia funebre dal SAUL con alcune elaborazioni strumentali e l'aggiunta di una parte per l'organo obbligatoSi commenta il percorso che fa il suo cadavere verso il sepolcro: ma questa atmosfera lugubre viene coronata da una gran festa in onore delle gesta degne di un eroe quale era Samson. L'elegia si termina con il coro finale "Glorious hero", quando arriva un israelita con il corpo di Samson
Manoa, Coro di Israeliti Glorioso eroe, abbia la tua tomba sempre pace ed onore, dopo tutte le pene e dolori riposa dolcemente per sempre. Una donna Israelita Anche le vergini nei giorni festivi porteranno fiori e deploreranno la sua infelice scelta nuziale. Coro di Vergini Portate gli allori, portate i lauri e ornerete il suo carro funebre, ornatene le strade Donna Israelita Che tutti gli eroi possano morire come te attraverso il dolore verso la felicità. Coro di vergini Portate gli allori, portate i lauri e ornerete il suo carro funebre, ornatene le strade Coro di Israeliti Glorioso eroe, abbia la tua tomba sempre pace ed onore, dopo tutte le pene e dolori riposa dolcemente per sempre. Poi,
Manoa tuttavia impone di sospendere i lamenti, poichè Samson è morto
da Samson, quindi compiendo atti degni della sua antica fama.
Una donna Israelita Che i brillanti Serafini in fila luminosa squillino le loro trombe angeliche. Che le schiere dei Cherubini in melodiosi cori suonino le immortali arpe dalle corde d'oro. Coro degli israeliti Che i loro concerti celestiali si uniscano a far risuonare sempre la sua lode in eterno raggi di luce con la famosissima aria "Let the bright Seraphim" , con soprano solo e tromba, accompagnata dall'orchestra, che sfocia nel ricco ed imponente coro "Let Their celestial concerts".
A cura di Arsace da Versailles
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