|
|
Si apre subito questa sezione indicando il sito ufficiale del bellissimo palazzo, irrinunciabile meta per chi ama il Barocco francese e la storia di Francia: http://www.chateaudechantilly.com/ Due sono le figure dominanti di questo palazzo: il primo il Gran Condé, il secondo il Duca d'Aumale: In questa sezione ci si concentrerà soprattutto sul Grande Condé, figura di spicco nella storia Barocca di Francia Statua del Gran Condé posta in asse principale dei giardini del parco di Chantilly Essa è situata dinnanzi alla grande scalinata di accesso ai giardini Qualche breve cenno sul periodo ante Gran Condé Dal 900 d.C. al 1400 circa, Chantilly era di proprietà dei Senlis, della famiglia Le Bouteiller, che eressero il primo castello, oggi totalmente scomparse. Nel 1386, gli eredi rovinati da una rivolta antifeudale dei contadini, furono costretti ad alienare la proprietà a Pierre d'Orgemont, che era stato cancelliere alla Corte di Re Carlo V. Fu lui che nell'arco di tempo compreso fra il 1386 e il 1394 si dedicò alla costruzione di una fortezza medioevale con ben 7 torri a punta su di un isolotto: oggi se ne possono notare solo i basamenti, nei fossati, che nel loro perimetro delineano la base triangolare del palazzo che oggi si può ammirare. Verso la fine del 1400, non avendo avuto eredi diretti, Pierre Orgemont lasciò la proprietà a suo nipote Guglielmo di Montmorency: costui poi nel 1522 diede Ecouen, Montmorency e Chatilly a suo figlio, il gran scudiero di Corte Anne de Montmorency. Anne de Montmorency (1493 - 1567) Egli fu compagno d'armi del Re di Francia Francesco I° di Valois a Marignano: egli si oppose al potere della casa dei Guisa, e sotto il regno di Enrico II° e Carlo IX° fu tenuto in alta considerazione. Lottò contro i protestanti; ma un colpo di pistola nel 1562 gli fracassò la mascella nella battaglia di Dreux. Nel 1567 cadde nella battaglia di Saint-Denis. Anne de Montmorency affiancò alle doti guerriere una grande passione per le arti: infatti tramite le sue campagne in Italia, egli ebbe modo di entrare in contatto con le grazie dell'arte rinascimentale italiana, scoprendone l'estetica: questo gli ispirò di ripensare il castello medioevale, facendolo rinnovare seguendo il gusto della penisola; fu l'architetto Pierre Chambiges che, ricevuto l'incarico, andò a variare le facciate rivolte sul cortile. Nel 1560 il Montmorency affida a Jean Bullant la realizzazione di un secondo castello su di un isolotto a sue della fortezza, che prenderà il nome di Capitaneria o "Piccolo Castello": si tratta di una costruzione rettangolare, oggi intatta, che al tempo venne divisa dalla fortezza da un corso d'acqua (interrato nel 1800), che attraversa l'attuale corte della Capitaneria e l'odierno giardino della Voliére. L'architetto Jean Bullant, ricordato in una statua decorante le facciate esterne di Hotel de Ville a Parigi Una passatoia unisce i due castelli: si poteva così accedere al Piccolo Castello attraverso un ponte levatoio, oggi soppresso. Le facciate del Piccolo Castello che si riflettono sul laghetto circostante, del periodo Rinascimentale, sono cadenzate con una serie di abbaini posti sul cornicione interrompendo i tetti di tegole: attualmente questa è la parte più antica del castello. La terrazza sede oggi della statua di Paul Dubois (1886), come le 7 cappelle erette nel dominio (quella di San Giovanni e San Paolo site nei giardini, mentre quella di Santa Croce è edificata nel prato dinnanzi al castello) sono il risultato degli interventi che Anne de Montmorency ha voluto nella proprietà di Chantilly. Due suoi lontani nipoti si distinsero nel valore della guerra: si tratta di Turenne e del Grand Condé, che divenne proprietario di Chantilly nel 1600. Il nipote del Connestabile, Enrico II di Montmorency (1595 - 1632) è l'artefice della costruzione della "Casa di Silvia". Enrico II di Montmorency Non volendo sottostare al regime di Luigi XIII° fu decapitato a Tolosa nel 1632: come sanzione per questa insubordinazione, il Re Luigi XIII° confiscò la proprietà di Chantilly: anche questa finì per essere un rifugio dedicato al riposo dopo la caccia. Nel parco il Sovrano fece porre l'edificio della Caboutiére, con gli stemmi impressi nel frontone. |