Il percorso Iniziatico del Re Nei Giardini di Versailles, milioni di persone passano, senza nemmeno gettare uno sguardo, davanti a delle statue che non domandano altro che di parlare. “Essi hanno occhi, ma non vedono!” E’ impensabile che le statue dei Giardini di Versailles siano posizionate solamente per decorare i viali del giardino della Reggia di Versailles. Luigi XIV° ha ordinato, diretto e controllato ogni aspetto della realizzazione del Parco, ed è arrivato anche a rifiutare la proposta di porre la Monumentale statua denominata adesso Marcus Circius. Tuttavia nel suo modo di mostrare i boschetti alla Corte, non parla delle sculture. Qualche volta si sa che ne citava qualcuna per indicare un luogo dove si doveva cambiare direzione, ma del senso, della logica del posizionamento di queste statue egli non lasciò nulla di scritto. E’ concepibile di dare ordine alla realizzazione di 24 statue ordinate in 6 gruppi di quattro e di installarli senza ordine, unicamente per fare delle chiazze bianche lungo le siepi verdi? Le più belle opere si trovano lungo l’Allée Royale. Di questo viale, il Re non dice nelle memorie grandi cose, eppure le storie che vengono raccontate da Cyparisse, Achille o Artémise sono così belle e colme di elementi simbolici. E’ certo che il Re Sole ha voluto riservare la più bella parte della visita dei giardini e farne del proprio cammino, al suo percorso iniziatico, la ricerca eterna che deve passare attraverso la morte del profano. E’ necessario comprendere i messaggi di questo schieramento di statue (che non sono tutte quelle presenti nei giardini di Versailles). In ordine del senso di passeggiata, in successione ecco le statue del Re Sole:
(*) = stesso soggetto, ossia stessa statua, ma artisti differenti per la realizzazione
A cura di Arsace da Versailles |