I Giardini di Versailles sono considerati il capolavoro di André Le Notre, che si occupò della loro realizzazione fra il 1661 ed il 1668: essi costituiscono un magnifico esempio di giardino "alla francese", e furono il modello per molte Regge Europee. Le Notre creò un complesso grandioso e vastissimo in cui ogni elemento soggiace ad una rigorosa disciplina spaziale, che persegue effetti prospettici e scenografici. Criteri di ordine e di simmetria regolano la disposizione di ALLEES (viali) PARTERRES (aiuole), terrazze, bacini d'acqua, fontane, organizzati in un sistema che si spinge alla globale razionalizzazione del paesaggio, in tutti i piani prospettici. Per realizzare tutto ciò era necessario avere un terreno che presentasse una certa regolarità, ed è per questo che Le Notre fu costretto a modificare l'ambiente naturale con pesanti interventi. Ciò non tolse tuttavia che egli sfruttò anche qualche pendio naturale per creare una successione di terrazze a vari piani che venivano collegate o attraverso scalinate, oppure attraverso delle lunghe rampe. Le Notre pensò e realizzò l'impostazione assiale nel senso della lunghezza con viali minori trasversali. Si è di fronte al trionfo dell'Arte sulla Natura nell'elaborazione precisa di forme geometriche, a cui devono piegarsi alberi e siepi; i fiori, nelle loro colorazioni, in funzione della stagione, sono posizionati che un preciso intento coloristico. L'acqua, elemento naturale, assume una importanza primaria, posta nei bacini decorativi a specchio, che creano un prolungamento delle architetture e del paesaggio e nei mirabolanti giochi d'acqua. Qui sotto una piantina interattiva Le sfingi del Parterre du Midi Le 24 Statue che coronano la Fontana di Apollo Il Boschetto delle Tre Fontane Le Fontane dei Combattimenti fra animali Il Boschetto dell'Arco di Trionfo Lo specchio d'Acqua degli Svizzeri Le Potager du Roi (Esterno ai giardini) I Giardini scomparsi di Versailles A cura di Arsace da Versailles e Faustina da Versailles |