Chiamato
successivamente "Gabinetto degli Antichi"
e "Galleria d'Acqua",
questo boschetto era attorniato da tassi, e decorato da bacini e da 29 statue.
Dal 1704 al 1706, si decise di rimaneggiare il posto, conservando solo i due
bacini dell'estremità; poi si decise di sistemare qui dei busti antichi, o
delle copie delle stesse, che permangono tutt'oggi.
Molto
rimaneggiato, questo boschetto presenta oggi un volto molto differente rispetto
quello concepito da Le Nôtre. L'acqua proveniente da una fontana superiore
colava allora in un doppio canale poco profondo che inquadrava una lunga
pavimentazione in marmo policromo e bagnava gli zoccoli di 24 statue prima di
essere aspirata da un grande risucchio a chiocciola.
Quella
che si chiamava un tempo "la Galerie d'Eau" fu oggetto di inserimento
di alberi di castagno nel 1704 per mancanza di mezzi destinati a intrattenere i
visitatori. Due statue solamente sono state conservate, installate da molto
tempo lungo le palizzate a fianco di 8 busti di imperatori troppo belli per
essere antichi. Nel suo semplice apparire, Antinoo, il giovane amante
dell'Imperatore Adriano, è di rimpetto a Meleagro, l'eroe greco che ha ucciso
col giavellotto il devastatore sanguinario di Calydon.
Queste
due opere sono state realizzate a partire da frammenti antichi: un esame
attento ne rivela si segni di assemblaggio. Se mancavano pezzi antichi, si
sapeva fabbricarne!
A
cura di
Arsace
da Versailles e Faustina da Versailles
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