Salone dei Nobili o Gran Gabinetto

Soffitto del Salone dei Nobili a Versailles

Era la Sala di ricevimento ufficiale della Regina, ed appartiene alla sezione del castello denominata "Appartamento della Regina". Il soffitto di tale Salone è mantenuto uguale a quello del tempo di Maria Teresa.

Michel Corneille ha dipinto per la consorte di Luigi XIV un'allegoria alla gloria di Mercurio: qui la divinità estende la sua influenza sulle arti e le scienze, discipline che appaiono nell'immagine con diverse figure dell'Antichità nelle volte.

 

Lampadario nella Salone dei Nobili

Trasformata nel corso degli anni, delle pitture originali si conservano solo le pitture allegoriche del soffitto di Michel Corneille; gli specchi, le boiseries, le tappezzerie di damasco verde mela, il camino di marmo blu, le angoliere ed i cassettoni di Riesener con bronzi dorati di Gouthière, sono da imputare all'epoca di Maria Antonietta.

Alcune immagini del Salone dei Nobili

Il ricco camino in marmo blu turchino contrasta con i pannelli di damasco verde incorniciati e con le sovrapporte di Regnault, che rappresentano le allegorie della Pittura e della Scultura.

Variata più volte, l'ornamentazione dei muri ha trovato il suo aspetto definitivo solo nel 1785, periodo di Maria Antonietta.

Il Salone dei Nobili sfoggia alcuni dipinti, di cui qui sotto alcune altre immagini

Aspasia in mezzo ai filosofi di Grecia

Lala de Cyzique mentre impara la pittura

Dettaglio angolare del soffitto del Salone dei Nobili di Versailles

Penelope che tesse la tela

Saffo mentre canta e suona la lira

La mobilia, sistemata qui nel 1785, ha potuto oggi esser rimessa al posto originario: cassettoni e cantonali di Riesener, sgabello cinese montato come vaso dai bronzi dorati, ritratto in tappezzeria di Luigi XV, opera di Cozette secondo Van Loo, candelabri di Forestier.

Vi sono alari del modello originale del 1786: il parafuoco del camino, il pendolo ed i suoi candelabri (del Boudoir del Conte d'Artois), gli sgabelli (del Quirinale, sotto Napoleone, rivestiti come all'epoca di Luigi XVI), il lampadario in cristallo di Boemia, il tappeto della Savonnerie della Galleria del Louvre, costituiscono oggi l'arredamento. Manca la grande poltrona della Regina che non si è riusciti a ritrovare. L'arredo riesce ad evocare le presentazioni che erano fatte delle dame o delle mogli degli ambasciatori.

A cura di

Arsace da Versailles