La Lorena non fu sempre sotto il dominio francese: 250 anni fa, il 23 Febbraio 1766, moriva a Luneville Stanislas Leszczynski, Re di Polonia ed ultimo Duca di Lorena e di Bar. In questo stesso mese, suo genero Luigi XV prese allora ufficialmente possesso della Lorena, ambita dalla Francia da parecchi secoli. Allo stesso modo della Corsica nel 1768, o la Contea di Nizza e la Savoia nel 1860, la Lorena fu una delle ultime regioni ad esser riunita al territorio nazionale francese. La Lorena assieme anche al ducato di Bar è una area che si trovava – e si trova tutt’ora – fra due potenze europee che sono sempre state rivali, con punte di scontro impressionanti specialmente sotto i Regni di Francesco I, di Francia e Carlo V, del Sacro Romano Impero.
Le vallate della Lorena, di Bar, e delle tre città Metz, Verdun e Toul sono state nutrite con il sangue franco-austriaco per tutti gli scontri fatti al fine di ottenere il controllo della zona. All'inizio del XVI° secolo, l'area che costituisce la Lorena attuale era suddivisa in parecchie entità, le più importanti erano i Ducati della Lorena e di Bar e i tre vescovati di Metz, Toul e Verdun, le cui sedi episcopali erano situate in delle città che dipendevano dal Santo-Impero romano tedesco. Territorio tra due stati, situato tra il Regno di Francia e l'Impero, lo spazio della Lorena era dunque visto come un punto strategico. Nel 1552, durante il suo viaggio in Germania, il Re Enrico II ( qui a fianco) prese il controllo di Metz, Toul e Verdun, alla faccia del suo grande nemico l'Imperatore Carlo V, che intenzionato a riprendersi Metz, condusse un celebre assedio a Metz durante l'Inverno del 1552. I Tre Vescovi divennero allora di fatto francesi. I Ducati occupati dalla Francia Un secolo più tardi, nel contesto teso della Guerra dei Trent'anni, il Duca Carlo IV di Lorena moltiplicò le provocazioni, accogliendo l'intrigante Duchessa de Chevreuse, poi il fratello di Luigi XIII, Gastone d'Orleans (qui sotto), che sposò in segreto a Nancy Marguerite de Vaudémont, sorella di Carlo IV, senza il consenso del Re di Francia. Il Duca avvicinandosi mano a mano agli Asburgo, egli finì per rendere inquieto il Cardinale Richelieu che smosse il Re ad intervenire. Le truppe francesi occuparono allora progressivamente Bar-le-Duc, Saint-Mihiel, Pont-à-Mousson, poi Nancy e si assicurarono il controllo delle principali roccaforti lorenesi. Qui a lato la Duchessa di Chevreuse. Fu solo nel 1661 al trattato di Vincennes che Carlo IV ritrovò i suoi ducati strettamente controllati dalla Francia. Tuttavia i suoi voltafaccia successivi non permisero di migliorare le sue relazioni con il Re. Nel 1663, Luigi XIV concretizzò dalla postazione di Marsal prima dell'inizio del 1670 una seconda occupazione francese che spinse Carlo IV (qui sotto) a terminare la sua vita in esilio nell'Impero.
I Francesi allora rinforzarono la frontiera militare, ristabilendo le fortificazioni de Longwy e di Nancy e costruirono la roccaforte di Serrelouis. La Lorena e la città di Luneville furono segnate nel periodo d'oro da tre personalità di spicco. Uno spicco che si sostanziò non solo in monumenti ed in piazze realizzare con lo stile urbanistico barocco del tempo, ma anche con l'edificazione di Palazzi che dovevano ospitare queste personalità, di cui oggi ne sopravvivono pochi. Fra le dimore reali sopravvissute ancor oggi, Luneville possiede le vestigia del Palazzo che, più di tutti gli altri presenti nella Lorena, fu un centro della rappresentazione del potere, del piacere e dell'arte. Quando si legge la biografia di personaggi di spicco universalmente riconosciuti, come l’Imperatrice Maria Teresa d’Asburgo, si rimane perplessi a venire a sapere che, suo marito, era Francesco di Lorena, ma la Lorena come area geografica non era sotto il controllo dell’Impero, ma della nazione rivale, la Francia. Nel passaggio di tre grandi personalità si comprende come la regione alla fine fu inglobata nel Regno di Francia. Ma andiamo per ordine, incontrando questi personaggi che hanno fatto grande la regione della Lorena.
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