Ritratto di una madre amorevole e dei suoi tre figli, questa tela - una
delle più conosciute din Elisabeth Vigée Le Brun - è realizzato negli
anni turbolenti che precedettero la Rivoluzione. Questa rappresentazione
molto lavorata della famiglia Reale, che ha ricevuto un accoglimento
mite dalla critica nella sua presentazione nel Salone nel 1787, ha
qualcosa di tragico: come la calma prima della tempesta, l'artista ha
immortalato l'immagine di una famiglia che non tarderà ad esser decimata
al momento dei terribili anni che avrebbe conosciuto la Francia.
Scelta del Soggetto, dello stile, del pittore...
nulla è stato lasciato al caso. E' a seguito dell'affare della collana
che ha intaccato la reputazione della Regina Maria Antonietta, sebbene
innocente, che la Sovrana sollecitò il talento della sua amica Louise
Elisabeth Vigée Le Brun allo scopo di migliorare la sua immagine.
Le due
donne intrattennero dei legami stretti: una aveva già realizzato un gran
ritratto della Regina in piedi nel 1778, mentre quest'ultima ebbe modo
di intercedere in suo favore per farla entrare nell'Accademia nel 1783.
Questa amicizia, importante in questo periodo dove l'arte è più che mai
al servizio della Monarchia, porterà tuttavia dei fastidi all'artista
che sarà obbligata di lasciare la Francia alla Rivoluzione.
DAL CLAVICEMBALO AL PIANOFORTE
ESEGUE SU STRUMENTO CLAVICEMBALO
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La sovrana era accusata - tra le altre cose - di
essere una cattiva Regina ed una cattiva sposa. E' questa immagine
femminile di Maria Antonietta che Elisabeth Vigée Le Brun deve correggere.
La pittrice, seguendo i consigli di Jacques-Louis David, scelse di
rappresentare la famiglia Reale seguendo il modello molto conosciuto
della Santa Famiglia, al fine di proporre una immagine più umana e più
calorosa della Regina.
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Maria Antonietta è piazzata al centro del
quadro che lei domina in tutta la sua prestanza Reale. La Regina
è vestita con un abito rosso ed acconciata con un copricapo
ornato di piume di struzzo e da un pennacchio. La sua parure è
estremamente semplice: solo dei pendenti alle orecchie vengono a
risaltare la sua bellezza, mentre il suo collo è ostentatamente
lasciato nudo.
Non volendo infatti ricordare il tristemente celebre affare del
collier, la pittrice punta alla semplicità di questa Regina più
legata alla sua famiglia che a dei gioielli materiali.
Ma più che una donna felice ed appagata nella maternità, appare
nel quadro una Maria Antonietta seria e pensierosa.
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A sinistra, del quadro,
ed alla destra della Regina appare Madame Royale,
che guarda sua madre,
affettuosamente appoggiata sulla sua spalla: il suo nome
completo Marie-Thérèse Charlotte de France.
Lei sarà l'unica sopravvisuta dei figli Reali
alla Rivoluzione.
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Al centro, seduto sulle ginocchia della
Regina appare Louis-Charles, Duca di Normandia, più conosciuto
col nome di Luigi XVII. Questo piccolo bambino, dall'aria
innocente, fu in effetti titolare della Corona di Francia. Anche
lui conoscerà un destino tragico: morirà alla prigione del
Tempio nel 1793 senza aver mai effettivamente regnato.
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A destra del quadro, Louis-Joseph, il
primogenito maschio, tutto volto a guardare lo spettatore, ha le
braccia appoggiate su una culla, di cui solleva la coperta.
Il Delfino, il figlio maggiore di Luigi XVI e
Maria Antonietta, ebbe una salute fragile, e ben presto non
tarderà a morire durante gli Stati Generali, nel 1789.
A seguito questa perdita, Maria
Antonietta non poteva più passare davanti al quadro senza
provare un dolore insopportabile:
per evitare di causarle questa sofferenza, la
tela fu tolta dai suoi appartamenti.
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La culla vuota, è un altro elemento del
quadro, e si è portati subito a pensare che essa sia quella del
piccolo Louis-Charles, ma in realtà essa sta a testimoniare un
tributo alla giovane Principessa Sophie Hèlène Béatrice, morta
quando non aveva ancora un anno, durante la realizzazione del
quadro.
E' forse questo triste avvenimento che infonde al quadro l'aria
melanconica della Regina, che, come parecchie madri del
tempo, conobbe il dolore della perdita di bimbi in tenera età.
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La mobilia ed il decoro del quadro è relativamente
semplice ed armonioso. Dietro il primo piano si trova un portagioielli,
richiama un po' maldestramente l'affare della collana, decorato con le
ami Regali.
I Drappi, i tappeti ed i cuscini, dalle tinte chiare, sono in accordo
con i colori dominanti della scena dipinta.
Sull'affare della Collana, ricordiamo qui, anche il coinvolgimento del
Cardinale di Rohan, il quale aveva a suo servizio il compositore
Honauer, a cui si rimanda per una rara
composizione eseguita sempre dal Principe del Cembalo:
QUI.
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