Aneddoti Handeliani
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Burney racconta |
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Charles Burney, storico della musica del diciassettesimo secolo, ebbe modo di viaggiare molto per l'Europa e di incontrare persone appartenenti alla vita musicale europea (compositori e musicisti); ascoltò inoltre innumerevoli concerti strumentali e vocali; le sue sono quindi delle testimonianze che meritano un alto grado di considerazione poiché con tutto questo suo "peregrinare", anche dopo la morte del Caro Sassone, ascoltando ed interagendo coi protagonisti della realtà musicale di allora era in grado di poter fare certe considerazioni, tenendo presenti le produzioni artistiche di geni differenti. Burney racconta:
"Un altro aneddoto raccontatomi da Brown è il seguente: quando il
defunto reverendo sig. Felton scoprì che il suo primo concerto per
organo
aveva ricevuto una buona accoglienza, aprì una sottoscrizione per una
nuova
pubblicazione e pregò Brown di chiedere a Handel il permesso di
inserire il
suo nome nella lista.
Il dottor Maurice Greene, le cui
composizioni sia da chiesa che da camera non erano mai particolarmente
gradevoli, chiese una volta a Handel di esaminare un anthem solistico
che aveva appena completato onde averne una opinione.
Green lo schiacciamantice
"Quando Alexander Pope scoprì che
due suoi amici erano stimatori
di
Handel, volle che Egli mettesse in musica la sua Eurydice. Ma
Handel
aveva sentito che Pope aveva reso quest'ode lirica, cioè più adatta
alla
musica, dividendola in arie e recitativi, per il dottor Green che
l'aveva
già musicata, e per cui Handel nutriva da lungo tempo una antipatia in
quanto era sostenitore di Bononcini e legato ai suoi nemici. Handel
commentò
allora: "Il guaio è che il mio
schiacciamantice si è già preso il diploma a Cambridge".
Dubourg
"Una sera, mentre Handel era a Dublino, Dubourg aveva una parte solistica in un 'aria e doveva fare una cadenza ad libitum: egli vagò per un bel pezzo in diverse tonalità, e sembrava davvero un poco smarrito ed incerto sulla tonalità di partenza. Lentamente però giunse al trillo che chiudeva la lunga cadenza, e Handel, con grande divertimento del pubblico che si mise ad applaudire ancora più forte, esclamò, a voce così alta che fu udita anche negli angoli più remoti del teatro: "Bentornato a casa, signor Dubourg".
Maleducata curiosità
"Il defunto Mr Brown, spalla della Cappella di Sua Maestà, spesso mi raccontava diversi aneddoti sulla passione di Handel per la buona tavola e per il buon vino: una Passione che arrivavano a renderlo impaziente. Durante la stagione degli oratori Brown, insieme agli altri interpreti principali, una sera era a cena a casa di Handel in Brook Street. Durante il pasto Handel esclamò: «Oh! mi è venuta un'idea!», al che gli invitati, non volendo certo che il pubblico dovesse venire privato di un bene così prezioso come le sue Idee Musicali solo perchè ciò non era educato nei suoi confronti, lasciarono che uscisse per oandare ad appuntarla per iscritto. Lo cosa però si ripeté un po' troppo spesso, sicché ad un certo punto uno dei più sospettosi ebbe la maleducata curiosità di sbirciare attraverso la serratura della stanza accanto. Scoprì così che quelle "idee" riguardavano semplicemente una botte appena giunta di vino di Borgogna che, come poi si apprese, aveva ricevuto in dono da un amico il defunto Lord Radnor, mentre quella sera ai suoi invitati aveva offerto del più forte e vigoroso Porto."
Theodora
Nel 1749 Theodora fu completamente disertata, tanto che Handel era lieto se
qualche musicista che non suonava accettava di comprare i biglietti o di
prendere ingressi gratuiti.
Il cuoco Waltz
"Quando Gluck venne per la prima volta
in Inghilterra nel 1745 non era ancora un compositore conosciuto ed
eccellente che sarebbe poi diventato: e ricordo che la Signora Cibber
chiese ad Handel, in mia presenza, che considerazione avesse di costui.
My Heart is
Inditing All'Incoronazione di Sua Maestà il
defunto sovrano Giorgio II, nel 1727, Handel ricevette dal vescovo un
testo da mettere in musica: questo lo irritò e lo offese, giacché egli
pensava che implicasse che il vescovo lo reputasse un ignorante delle
Sacre Scritture;
Handel
arrabbiato! Handel portava una enorme parrucca
bianca e quando tutto andava bene nell'esecuzione di un oratorio, la
faceva oscillare, quasi vibrare: questo significava che era contento e
soddisfatto. Se coiò non accadeva, gli osservatori più vicini ne
potevano dedurre che non era di buon umore. Alla fine di un'aria egli
gridava "Coro!" con una potenza impressionante, e, se alle prove degli
oratori il principe e la principessa di galles giungevano in ritardo, il
suo nervosismo diventava terribile. Tuttavia le Altezze Reali lo
consideravano con tanto rispetto che ammettevano che Handel aveva
ragione e il principe fu udito affermare:
A cura
di Arsace |
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Ultimo aggiornamento: 17-10-21 |