Aneddoti Handeliani
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L'Opera della Nobiltà |
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In occasione della prima presentazione al pubblico dell'oratorio
DEBORAH, il 17 Marzo 1733, Handel ebbe l'idea di elevare il prezzo del
biglietto ad una ghinea ed escludere gli abbonamenti dei frequentatori del
teatro Haymarket.
Questo scatenò una serie
nutrita di irritazioni nei suoi confronti: libelli ed epigrammi contro di
Lui in parallelo anche con l'inviso primo ministro Walpole
(particolarmente odiato per la legge sul tabacco): infatti malgrado Handel
avesse ottenuto la cittadinanza inglese dal 1727, gli si rimproverare la
sua nascita tedesca, accomunabile con quella della dinastia invisa a
molti, e anche la particolare considerazione accordatagli da Re Giorgio II.
Caspar von Brocke, ambasciatore a Londra
del re Friedrich Wilhelm di Prussia annota: Non potendo disporre del contributo di Giovanni Bononcini, caduto in disgrazia per un malaugurato *delitto di plagio* del madrigale IN SIEPE OMBROSA di Lotti, invitarono ad assumere l'ufficio di compositore e direttore Nicolò Porpora e si scelsero come poeta Paolo Rolli (nemico di Handel quanto altrettanto grande amico di Senesino) e scritturarono una possente compagnia comprendente il Senesino, il Montagnana, la Segatti, la Bertolli, ed in seguito la Cuzzoni e il divo Farinelli. LE POUR ET LE CONTRE dell'Abbé Prévost, 1733, riporta: " Ci sono al momento sei teatri regolari a Londra, due per l'opera... Mr. Handel, mentre gode del patrocinio continuato del Re e della Famiglia Reale, sta sfruttando al massimo l'incantevole voce del Signor Carastini; e tutti i gentiluomini della Corte, che idoleggia il Signor Senesino, sono prodighi delle loro ghinee per elevarlo sopra il suo concorrente... Ciononostante ci sono ora delle paure per la fazione di Mr. Handel, da quando la Signora Cuzzoni ha fatto una mossa per rinforzare quella di Senesino... " Il principe di Galles ed una gran parte di nobili, fra cui si mostrava
zelantissimo oppositore di Handel Lord Delaware, divennero assidui
frequentatori del teatro di Porpora, laddove in contraltare il Re e la
Regina, fedeli Handeliani, invano tentavano con la loro Presenza
Augusta
di avvivare la vuota e gelida sala di Haymarket, resa spesso deserta
appunto
da un sentimento ostile alla Corte e dal desiderio di farle dispetto. " Allora l'affare si fece non meno serio di quello dei Verdi e Turchini a Costantinopoli sotto Giustiniano. Un anti-Handeliano era considerato come un anti-Realista; e votare in Parlamento contro la Corte era cosa non molto più pericolosa che dir male di Handel o andare al teatro di Lincoln's Inn Fields. " E' qui che entra in gioco
il figlio del Re, il Principe di Galles, che odiava il padre e appoggiò
l'Opera della Nobiltà: l'atmosfera di astio e disprezzo che animava i 2
schieramenti politici Re e una parete di nobiltà da una parte e Principe
di Galles dall'altra col suo schieramento di nobiltà, finirono sicuramente
per coinvolgere non soltanto l'ambiente musicale nel senso dei cantanti,
che venivano sottratti da un teatro per offrire nuove allettanti proposte
nel teatro rivale, ma pure i compositori dovevano affrontarsi, inglobati
in questo schieramento. Politica e musica, ma anche vita di tutti i giorni
si intrecciavano in questo ambiente. Tutti, dagli esperti alla gente
comune parlava di opera: era l'argomento del giorno.
Le opere rappresentate dall' Opera della Nobiltà
A cura di Arsace |
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Ultimo aggiornamento: 17-10-21 |