Leonardo Leo Decebalo |
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Napoli, 1743 Festa Teatrale, in due atti in onore di Maria Elisabetta di Borbone (figlia di Carlo III di Borbone, Re di Napoli, e di Maria Amalia di Sassonia) Musica di Leonardo Leo
Personaggi Decebalo, Re dei Daci, amante di Giulia Giulia, figlia di Tito e nipote di Domiziano, amante di Decebalo Flavio Clemente, ex console romano, marito di Flavia Domitilla Minore, esiliata, simpatizzante per il giudaismo Tito Flavio Domiziano, Imperatore (86-91 d.C.) Domizia Longina, sua sposa ripudiata, avversa alla tirannide
L’azione si finge in Roma fra l’86 e il 90 d C. durante il regno di Tito Flavio Domiziano
PARTE PRIMA
QUADRO I Atrio magnifico con cancelli che conducono agli appartamenti imperiali
Scena I L' ex console Flavio Clemente ha saputo che 1' imperatore Domiziano, che ha esiliato la sua amata Domitilla, sta condannando a morte la miglore gioventù romana. Fa leggere l'edito imperiale, per caso capitato in suo possesso, a Domizia, moglie ripudiata dall' Imperatore, alla quale esprime il suo desiderio di disarmare il tiranno, che sempre più va opprimendo ingustamene con esili e condanne il popolo romano. (N.1 Aria di Flavio: “Un genio di vendetta”).
Scena II Flavio racconta che Domiziano ha sdegnosamente respinto ogni richiestadel Senato. L'Imperatore vuole morto anche Decebalo, amato da Giulia, figlia del defunto Tio e nipote dell’'imperatore, la quale, sopraggiunta, se ne duole. Gulia si accende di rabbia e dichiara l’intenzione di incitare il popolo alla rivolta. E' a fatica trattenuta da Dornizia, che vuole fare ancora un tentativo per frenare la proterva malvagità di Domiziano. Ma Flavio teme che sia ancora un tentativo inutile. (N. 2 Aria di Flavio: “L'onda che si congela”)
QUADRO II Galleria con scale per cui si scende ai Giardini imperiali
Scena III Nel Palazzo imperiale, Domiziano, pur forte delle recenti vittorie sui Germani e sui Daci, percepisce venti di rivolta contro di lui. Rimanendo poi solo con Decebalo, cui ha sempre tributato onori di vinto onorevole, si dichiara disposto, nonostante la legge impedisca matrimoni tra stranieri e romani, di concedergli con decreti imperiale la mano dell'amata Giulia. Approfitta però subito del conseguente giuramento di fedeltà assoluta di Decebalo per chiedergli in cambio, senza possibilità di indugi, la morte del nemico Flavo, pena la sua stessa vita. (N.3 Aria di Domiziano: “Pensa che lo giurasti”)
Scena IV Restato solo, Decebalo lamenta la sua triste sorte: dovrà dunque tenere fede al giuramento dato ed uccidere un amico innocente?
Scena V Arriva Giulia che si preoccupa di trovare così corrucciato Decebalo, temendo un suo ripensamento verso di lei in amore. Decebalo però la rassicura sulla costanza dei suoi sentimenti. (N. 4 Aria di Decebalo: “Sai ben che t'amo”). Decebalo, rimasto solo, impreca contro gli Dei che gli hanno riservato un destino così infame. (N.5 Aria di Decebalo: “Se tutti i vostri fulmini”)
QUADRO III Sala Regale con tavolino da scrivere
Scena VI In una sala della Reggia, Domiziano respinge le richieste di Domizia, che io l'invita alla clemenza anche nei confronti di Decebalo, che vorrebbe definitivamente libero. (N.6 Aria di Domizia: "S 'è ver che presumi”) Soppraffatto dalla fatica, l’imperatore si addormenta, mentre Domizia si ferma a sorvegliarne il riposo.
ScenaVII Sopraggiunge Flavio e trova la situazione propizia all'assassinio dell’Imperatre ancora dormiente. Ma Domiziano si sveglia di soprassalto, rendendosi subito conto del pericolo trascorso e ne ritiene colpevoli sia Flavio che Domizia. La donna si accusa di tentativo di suicidio, col quale voleva guadagnare su di sé l'attenzione dell'Imperatre, suicidio poi sventato da Flavio. Per il momento Domiziano li lascia andare, mostrandosi per la prima volta diviso tra la fedeltà della ex consorte Domizia e l'amore per la giovane ninote Giulia, che invece gli è ribelle. (N.7 Aria di Domiziano: “Doppia catena cinge”)
Scena VIII Decebalo incontra Flavio e lo affionta a viso aperto, per far fronte al giurarnent dato. Dinnanzi allo stupore dell'amico Flavio, gli rivela il giuramento fatto a Domiziano. I due si affrontano poi in leale duello.
Scena IX Ma in questo momento arriva Giulia a separarli, che legge il decreto caduto dalla mano di Flavio con cui tutti sono mandati a morte e Giulia è designata nuova imperatrice. La grave notizia porta tregua tra i due duellanti che si ritrovano nuovanente amici ed alleati. (N. 8 Aria di Flavio: “Rinasce la fede”).
Scena X Decebalo si rassegna ormai a rinunciare definitivamente a Giulia, alla quale porge i migliori auguri per il suo glorioso futuro da Imperatrice.
Scena XI I due innamorati sono però sorpresi a colloquio da Domiziano, ingelosito, che con false accuse, impone che Decebalo sia arrestato e gettato alle bestie feroci. (N. 9 Aria di Domiziano: “Gonfio Torrente”).
PARTE SECONDA
QUADRO I Luogo magnifico con trono da un lato e sedili in faccia al Senato Romano
Scena I Flavio si presenta a Domiziano come ambasciatore del Senato, che pretende, secondo le leggi di guerra, che sia resa salva la vita ai principi stranieri. Invece che lasciato in balia delle fiere, Decebalo sia quindi solo esiliato. Ma l’Imperatore rifiuta sdegnosamente la proposta, rivendicando il suo potere assoluto. (N. 10 Aria di Domiziano: “Un solo Giove”)
Scena II Rimasta sola Domizia è nuovamente assalita dal dubbio. E’ incerta se al suddito sia lecito per validi motivi tradire il suo Sovrano o se debba comunque obbedire ciecamente ai suoi voleri. Vorrebbe quindi quasi rivelare la congiura a Domiziano, ma è tratenuta dal fatto che l’Imperaore pensa ad un altro amore. (N. 11 Aria di Domizia: “Da cento mali oppresso”)
Scena III (persa)
QUADRO II Fortezza in cui si vede prigioniero Decebalo
Scena IV Decebalo si rammarica della sua prigionia ingiusta. Giulia viene a dargli conforto ed a proporgli la fuga con i suoi vestiti. (N. 12 Aria di Giulia: “No, non t’avvilire”) Decebalo rifiuta sdegnosamente la proposta come cosa non degna di lui e la l'invita ad accettare la proposta nuziale di Domiziano. (N. 13 Aria di Decebalo: “Meglio le vostre cure”)
Scena V (persa)
Scena VI Giulia è incerta tra la freddezza dimostratale poco prima da Decebalo e le invitanti profferte amorose di Domiziano. (N.14 Aria di Giulia: “Già questo acceso petto”)
Scena VII Domizia sa che Domiziano ha concesso la mano di Giulia a Decebalo e spera quindi in un ritorno di fiamma dell'Imperatore verso di lei. Flavio cerca ancora di disilluderla, ma senza successo. (N.5 Aria di Domizia: “Traviata rondinella”) Domiziano viene ormai a reclamare la vita di Decebalo. Giulia lancia al prigioniero una spada perché possa difendersi e Flavio gli si pone al fianco. I due ribelli hanno presto la meglio ed immobilizzano Domiziano e le sue guardie, ma sono le donne, Giulia e Domizia, a salvare la vita dell’Imperatore che solo ora si ravvede della sua ottusa crudeltà, annunciando importanti cambiamenti.
QUADRO III Tempio del Sole
Scena VIII Nel Tempio del Sole Domiziano, ormai pacificato, concede definitivamente Giulia a Decebalo, revoca l'editto di esilio di Domitilla, la donna amata da Flavio, e riprende Domizia come sua sposa e futura Imperatrice tra il tripudio generale. (N.16 Coro finale a cinque: “Nova stella in cielo appare”).
Cast de IL DECEBALO 3 Agosto 2005 – Tagliacozzo, Teatro Talia
Decebalo, Adrian George Popescu - controtenore
Direttore e concertatore: Lorenzo Tozzi
[Commento tratto dal libretto del Comune di Tagliacozzo].
A cura di
Arsace |
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www.haendel.it |
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Ultimo aggiornamento: 22-10-21 |