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Settimo degli undici
figli di Jean Rameau, organista della cattedrale di Digione, studiò presso i
Gesuiti e musica col padre, che fu anche il suo unico insegnante di musica.
A 18 anni intraprese un breve viaggio in Italia.
Nel 1702 fu organista ad Avignone, e in seguito a Clermont-Ferrand.
Nel 1706 si trasferì a Parigi, dove divenne organista in una chiesa di
Gesuiti, e pubblicò il suo primo Livre de pièces pour clavecin, che
passò però inosservato.
Nel marzo 1709, ritornato a
Digione,
prese il posto del padre alla cattedrale.
Nel
1715 riprese il suo incarico alla cattedrale di Clermont.
Fu attivo come organista anche a Lione e Montpellier.
Ritornò a Parigi
dal
1722, per soggiornavi definitivamente. In
quell'anno pubblicò la sua più importante opera
teorica: il Traité de l'Harmonie, che resterà per due secoli un
riferimento per tutti i musicisti.
Pubblicò inoltre il suo Secondo
Livre de pièces pour clavecin (1724) e il
Nouveau Système de musique théorique, che definisce i principi su cui si
basa tutta l'armonia moderna.
I primi anni del suo soggiorno parigino furono difficili: visse di sporadici
lavori su commissione, fino a quando, intorno
al 1730, incontrò il mecenate Riche de la Pouplinière, che gli fece
conoscere Voltaire, e lo introdusse al tanto agognato mondo dell'opera,
l'unico che potesse consentirgli di raggiungere il successo.
La sua prima opera, cosiddetta tragédies-lyriques, fu Hippolyte ed
Aricie, rappresentata all'Académie Royale de Musique il primo ottobre
1733. Seguirono 32 lavori, di cui i più celebri sono Les Indes galantes
(1735), Castor et Pollux (1737), Dardanus (1739), Les Fêtes
d'Hébé (1739), Platée (1745), Zoroastre (1749).
Nel 1745 fu nominato da Luigi XV "Compositeur de la chambre du roi".
Negli
ultimi anni della sua vita fu coinvolto nella famosa "Querelle des Bouffons"
(1752-54) dove, contro Rousseau e gli enciclopedisti, sostenitori della
musica italiana, difese lo stile d'opera che aveva, dopo
Lully, portato alla
perfezione.
Rameau si spense
all'età di ottantun anni, il 12 settembre 1742, a Parigi, mentre ancora
rifiniva gli ultimi dettagli della sua ultima
tragédies-lyriques, Abaris, ou
Les Boréades.
Oltre ai lavori citati, Rameau ha composto musica di camera, mottetti,
cantate, opéras-ballets e pastorali. Ha scritto inoltre una dozzina di
trattati musicali.
Discografia
Immagini
Rameau in video
A cura di Rodrigo |
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