Musica di George
Frederich Handel, composta: Aprile 1736.
Libretto anonimo,
da La caccia in Etolia (1715) di
Belisario Valeriani
Prima
rappresentazione:
12 Maggio 1736,
Royal Theatre, Covent Garden, Londra
Cast della prima:
Atalanta: Anna Maria Strada
del Pò, soprano Meleagro: Signor
Gizziello, castrato soprano Irene: Maria Caterina Negri, contralto Aminata:
John Beard, tenore Nicandro:
Gustavus Waltz, basso Mercurio: Henry Theodore
Reinhold, basso
Note:
8 rappresentazioni nella stagione.
L'opera fu dedicata al Principe di Galles, che era il primo sostenitore
dell'Opera della Nobiltà, concorrente di Handel.
La scena presentava un viale al tempio di Imene, adorno di statue di
divinità pagane; un arco trionfale sosteneva lo stemma della coppia
felice
ed in alto la Fama, seduta sopra una nuvola, pareva far risonare i nomi
di
Federico ed Augusta scritti in caratteri trasparenti.
Attraverso l'arco appariva la facciata del Tempio, che consisteva di 4
colonne ed un frontone su cui 2 amorini abbracciati reggevano la corona
del
principato di Wales: il tempio di Imene chiudeva la splendida scena.
L'argomento dell'opera, a carattere pastorale, non era una novità: infatti pare che nel 1667 a
Monaco di Baviera fu rappresentata un' ATALANTA su musica di Giovanni
Gaspare
de Kerl, su poesia del marchese Ranuccio Pallavicino; un'altra ATALANTA
invece era stata rappresentata nel 1698 a Brunswich con musica di
Agostino Steffani e poesia di Ortensio Mauro.
Argomento: Meleagro, re di Etolia domanda ad Atalanta la
mano;
tuttavia essa non volendo rinunciare alle gioie cinegetiche, rifiuta le
nozze reali, e per meglio seguire l'interesse per la caccia, va col nome
di
Amarilli a vivere fra le selve con Ninfe e pastori. Meleagro in veste di pastore e sotto il nome di Tirsi la segue ed ella
finisce con l'innamorarsi di lui.